Rapina: gli occhiali da sole fanno scattare l’aggravante del travisamento

Redazione 29/04/16
Scarica PDF Stampa

Anche solo un paio di occhiali da sole è sufficiente, almeno sulla carta, ad alterare l’aspetto esteriore del rapinatore. Corretta, perciò, l’applicazione della “aggravante del travisamento” nella definizione della condanna.

È quanto affermato dalla Corte di Cassazione, sez. II Penale, con la sentenza n. 17397 depositata il 28 aprile 2016.

Il ladro in poche ore aveva effettuato una rapina e ne aveva tentato altre due.

In Cassazione il difensore contesta la «circostanza aggravante del travisamento».

A tal proposito, l’avvocato fa leva sulla circostanza che «la parte offesa era stata comunque perfettamente in grado di riconoscere il rapinatore», nonostante quest’ultimo avesse indossato un «casco da motociclista» e degli «occhiali».

Gli Ermellini ritengono priva di pregio la contestazione.

Ciò che conta, secondo i Magistrati, è la «alterazione» – seppur lieve e «conseguita con qualsiasi mezzo, anche rudimentale» – «dell’aspetto esteriore della persona», e quindi la difficoltà nel «riconoscimento».

Di conseguenza, è irrilevante che «la parte offesa sia riuscita o meno a riconoscere le sembianze del rapinatore».

E comunque, concludono i Giudici, anche il semplice «uso di un casco» o, addirittura, l’indossare degli «occhiali da sole», da parte del rapinatore, consentono di modificarne «l’aspetto esteriore».

 

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento