Autismo e trattamenti riabilitativi comportamentali

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Autismo – Appartengono alla giurisdizione del Giudice Amministrativo le controversie sull’ampliamento di un programma riabilitativo per il Disturbo dello Spettro Autistico con una specifica prestazione (ovvero l’intervento ABA).
È quanto sancito dall’Ordinanza n. 1781 delle SS. UU. della Cassazione depositata il 20.01.2022, con la quale la Suprema Corte in un regolamento preventivo di giurisdizione risolve il più volte sollevato conflitto di giurisdizione nella materia degli interventi riabilitativi richiesti ad Aziende Sanitarie e previsti nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).

Corte di Cassazione – SS.UU. Civ. – Ordinanza n. 1781 del 20-01-2022

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Indice

1. Il caso

La vicenda nasce dal ricorso proposto dai genitori di un  minore con DSA ex art. 700 c.p.c., con il quale veniva richiesto al Tribunale di Verbania, Sezione Lavoro, di provvedere in via cautelare ed urgente ad assicurare al figlio – in via diretta ovvero per equivalente monetario – il diritto ad un trattamento riabilitativo adeguato (25 ore settimanali fino al raggiungimento della maggiore età ovvero fino a diverse indicazioni terapeutiche) alla accertata gravità della sua condizione (autismo infantile/adolescenziale).
Il Tribunale, in composizione monocratica, con ordinanza in sede cautelare del 27 aprile 2020, declinava la propria giurisdizione, indicando quella del giudice amministrativo. Recependo tale indicazione i genitori del minore adivano il TAR Piemonte proponendo la medesima domanda di merito e contestuale istanza cautelare. Provvedendo su tale ultima richiesta il TAR adito la rigettava, ma profilava peraltro il difetto della propria giurisdizione, inverando una situazione paradossale per la famiglia dei ricorrenti.
Pertanto gli stessi proponevano il regolamento preventivo di giurisdizione di cui innanzi, chiedendo che venisse dichiarata la giurisdizione del TAR Piemonte.

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2. La decisione

La S. C. ha ritenuto che la domanda dei genitori, finalizzata ad accertare il diritto del minore ad uno specifico, individualizzato, trattamento terapeutico ad opera dell’ASL territorialmente competente rientrasse nella sfera di applicazione della previsione del Codice del Processo Amministrativo (D.Lgs. n. 241 del 2013) art. 133, comma 1, lett. c) a mente del quale “Sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo … le controversie in materia di pubblici servizi … relative a provvedimenti adottati dalla pubblica amministrazione …”.
Si è ritenuto, nel suddetto giudizio, che nel caso di specie si vertesse in tema di “pubblico servizio” e che il provvedimento negativo da ritenersi impugnabile fosse l’omissione provvedimentale della PA sanitaria in relazione alle specifiche richieste azionate giudizialmente.
Peraltro interessante è il distinguo della Cassazione in ordine a controversie che resterebbero nell’orbita del Giudice del Lavoro, in quanto attinenti alla mera contestazione dell’esecuzione di un “programma individuale” di intervento terapeutico in favore del soggetto disabile.
In altre parole l’ipotesi di contestazioni insorte in ordine all’esecuzione di un trattamento deliberato dall’ASL (ad esempio perché non attuato o eseguito per un numero di ore minori di quelle riconosciute) darebbe luogo a controversie di competenza del Giudice Ordinario, in funzione di Giudice del Lavoro.
La pronuncia in commento è destinata ad ampie ripercussioni in tutte le controversie finalizzate al riconoscimento, a favore di minori con autismo, di un intervento ABA strutturato, precoce ed intensivo. L’esecuzione di tale intervento, a dispetto delle previsioni dell’art. 25 lettera j) del D. P. C. M. del 12.01.2017 e della Legge  18  agosto  2015  n.  134, è fonte di crescenti controversie, legate all’incremento dei Disturbi dello Spettro autistico e all’indisponibilità di molte ASL a riconoscere tale approccio riabilitativo, sovente per ragioni di costi.
Altri non trascurabili risvolti pratici per le famiglie sono rappresentati dalla maggiore onerosità dei costi di accesso alla giustizia amministrativa e da una diversa, meno celere, tempistica del giudice amministrativo rispetto al giudice ordinario che potrebbe penalizzare i ricorrenti.
Si auspica un intervento del legislatore per ampliare la platea dei beneficiari di tale intervento, mediante fondi dedicati da stanziare a favore delle Regioni per l’attuazione dei LEA.

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L’opera, con taglio eminentemente pratico, si propone come valido supporto ai familiari e ai professionisti che si occupano dell’assistenza e della tutela di un soggetto disabile.Il testo offre soluzioni operative, allegando laddove possibile lo strumento, sia esso rappresentato dall’istanza per la nomina dell’amministratore di sostegno, dal ricorso in sede giurisdizionale per l’accertamento tecnico preventivo in materia previdenziale, o infine e per quanto occorra, dall’atto istitutivo di un trust ex lege 112/2016.Ragioni di ordine sistematico hanno inoltre suggerito di analizzare le problematiche dell’inserimento nel mondo del lavoro dei soggetti svantaggiati, dando spazio all’esperienza di alcune cooperative sociali, impegnate quotidianamente nel perseguire l’inclusione sociale, valorizzando l’importanza di “fare rete”, tra istituzioni, famiglie ed enti del Terzo settore.La parte finale del testo è integralmente dedicata agli strumenti con cui il legislatore ha inteso favorire la costituzione di patrimoni separati nel “Dopo di Noi”, analizzando non solo le agevolazioni fiscali, all’uopo previste, ma ponendo in risalto le difficoltà operative che ha incontrato la legge 112/2016.Il volume fornisce non solo un utile supporto redazionale per gli atti esaminati nel testo ma, individuando i limiti propri dei negozi su base individuale, enfatizza la centralitàassunta dall’aspetto assistenziale, proponendo il ricorso al “trust collettivo”, declinato in un’ottica mutualistica, per superare i suddetti limiti, e al contempo per rafforzare l’importanza assunta dal progetto di vita che verrebbe così monitorato e garantito dalle competenze dell’Ente assistenziale.Marco Avanza, Paola Baldini, Fernando Bellelli, Piero Bertolaso Brisotto, Marta Bregolato, Daniele Corrado, Michele Falzone, Nabila Grisa, Marilena Hyeraci, Alessandro Jacobi, Nicola Pietrantoni, Giammatteo Rizzonelli I diritti d’autore e una parte del ricavato ottenuto dalla vendita di questo libro verranno devoluti ad associazioni di volontariato che operano per il sostegno dei soggetti disabili e delle loro famiglie.

A cura di Piero Bertolaso Brisotto e Giammatteo Rizzonelli | Maggioli Editore 2022

Vincenzo Grimaldi

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