Consenso rapporto sessuale: necessario per tutto il rapporto

Scarica PDF Stampa Allegati

In tema di reati contro la libertà sessuale, nei rapporti tra maggiorenni, il consenso agli atti sessuali deve perdurare nel corso dell’intero rapporto.
Per l’approfondimento si consiglia il volume: Formulario Annotato del Processo Penale dopo la Riforma Cartabia

u003cstrongu003eu003cstrongu003eCorte di Cassazione -sez. III pen.u003c/strongu003e-u003cstrongu003e sentenza n. 26497u003c/strongu003e del u003cstrongu003e30-05-2023u003c/strongu003eu003c/strongu003e

sentenza-commentata-art.-3-51.pdf 110 KB

Iscriviti alla newsletter per poter scaricare gli allegati

Grazie per esserti iscritto alla newsletter. Ora puoi scaricare il tuo contenuto.

Indice

1. La questione


La Corte di Appello di Milano riformava una sentenza emessa dal Tribunale di Busto Arsizio riqualificato il fatto di cui al capo C) nel reato di cui all’art. 612, comma 2, c.p., rideterminando la pena.
Ciò posto, avverso il provvedimento emesso dai giudici di seconde cure proponevano ricorso i difensori dell’imputato che, tra i motivi ivi addotti, deducevano violazione dell’art. 606, comma 1, lett. e), c.p.p. in relazione all’art. 192 c.p.p..


Potrebbero interessarti anche:

2. La soluzione adottata dalla Cassazione


Il motivo summenzionato era ritenuto inammissibile sulla scorta di quell’orientamento nomofilattico secondo il quale, in tema di reati contro la libertà sessuale, nei rapporti tra maggiorenni, il consenso agli atti sessuali deve perdurare nel corso dell’intero rapporto senza soluzione di continuità, con la conseguenza che integra il reato di cui all’art. 609-bis c.p. la prosecuzione del rapporto nel caso in cui, successivamente a un consenso originariamente prestato, intervenga in itinere una manifestazione di dissenso, anche non esplicita, ma per fatti concludenti chiaramente indicativi della contraria volontà (Sez. 3, n. 15010 del 11/12/2018; Sez. 3, n. 4532 del 11/12/2007); in altri termini, il consenso iniziale all’atto sessuale non è sufficiente quando quest’ultimo si trasformi in atto violento, consumando il rapporto con forme e modalità non volute dalla persona offesa (Sez. 3, n. 39428 del 21/09/2007).
Orbene, in relazione a tali principi di diritto, la Suprema Corte osservava come, nel caso di specie, la Corte di merito ne avesse fatto una corretta applicazione mentre, a suo avviso, invece, il ricorrente aveva opposto esclusivamente censure di merito che, all’evidenza, non potevano trovare ingresso nel giudizio di legittimità.

3. Conclusioni


La decisione in esame desta un certo interesse essendo ivi chiarito in che termini il consenso può elidere l’antigiuridicità del fatto in relazione ai reati di matrice sessuale, se compiuti fra maggiorenni.
Si afferma difatti in tale pronuncia, sulla scorta di un pregresso orientamento nomofilattico, che, in tema di reati contro la libertà sessuale, nei rapporti tra maggiorenni, il consenso agli atti sessuali deve perdurare nel corso dell’intero rapporto senza soluzione di continuità, con la conseguenza che integra il reato di cui all’art. 609-bis c.p. la prosecuzione del rapporto nel caso in cui, successivamente a un consenso originariamente prestato, intervenga in itinere una manifestazione di dissenso, anche non esplicita, ma per fatti concludenti chiaramente indicativi della contraria volontà.
Tal che ne discende che il consenso iniziale all’atto sessuale non è sufficiente quando quest’ultimo si trasformi in atto violento, consumando il rapporto con forme e modalità non volute dalla persona offesa.
Ove quindi si verifichi una situazione di questo genere, pertanto, è sconsigliabile intraprendere una linea difensiva volta a sostenere che sia stato validamente prestato un consenso nell’ambito di un rapporto sessuale.
Ad ogni modo, il giudizio in ordine a quanto statuito in codesta sentenza, proprio perché contribuisce a fare chiarezza su siffatta tematica giuridica sotto il profilo giurisprudenziale, non può che essere che positivo.

Volume consigliato


La struttura del volume, divisa per sezioni seguendo sostanzialmente l’impianto del codice di procedura penale, consente la rapida individuazione degli atti correlati alle diverse fasi processuali.

FORMATO CARTACEO

Formulario Annotato del Processo Penale

Il presente formulario, aggiornato al D.Lgs. 19 marzo 2024, n. 31 (cd. correttivo Cartabia), rappresenta un valido strumento operativo di ausilio per l’Avvocato penalista, oltre che per i Giudici di pace o per gli aspiranti Avvocati, mettendo a loro disposizione tutti gli schemi degli atti difensivi contemplati dal codice di procedura penale, contestualizzati con il relativo quadro normativo di riferimento e corredati dalle più significative pronunce della Corte di Cassazione, oltre che dai più opportuni suggerimenti per una loro migliore redazione.La struttura del volume, divisa per sezioni seguendo sostanzialmente l’impianto del codice di procedura penale, consente la rapida individuazione degli atti correlati alle diverse fasi processuali: Giurisdizione e competenza – Giudice – Pubblico ministero – Parte civile – Responsabile civile – Civilmente obbligato – Persona offesa – Enti e associazioni – Difensore – Gli atti – Le notificazioni – Le prove – Misure cautelari personali – Riparazione per ingiusta detenzione – Misure cautelari reali – Arresto in flagranza e fermo – Indagini difensive e investigazioni difensive – Incidente probatorio – Chiusura delle indagini – Udienza preliminare – Procedimenti speciali – Giudizio – Procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica – Appello – Ricorso per cassazione – Revisione – Riparazione per errore giudiziario – Esecuzione – Rapporti giurisdizionali con le autorità straniere.Specifiche sezioni, infine, sono state dedicate al Patrocinio a spese dello stato, alle Misure cautelari nei confronti degli enti (D.Lgs. n. 231 del 2001) ed al Processo penale davanti al Giudice di pace (D.Lgs. n. 274 del 2000).L’opera è corredata da un’utilissima appendice, contenente schemi riepilogativi e riferimenti normativi in grado di rendere maggiormente agevole l’attività del legale.Valerio de GioiaConsigliere della Corte di Appello di Roma.Paolo Emilio De SimoneMagistrato presso il Tribunale di Roma.

Valerio De Gioia, Paolo Emilio De Simone | Maggioli Editore 2024

Avv. Di Tullio D’Elisiis Antonio

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento