In caso di vecchio abuso edilizio, realizzato da soggetto diverso dal proprietario attuale, il privato è titolare di una situazione di affidamento, tutelata attraverso l’obbligo dell’Ente locale di motivare in ordine alla esistenza di un interesse pubbli

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La seguente breve decisione del T.A.R. Campania- Salerno riguarda l’ipotesi particolare in cui l’abuso edilizio, contestato con un’ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi,  sia risalente nel tempo(nella fattispecie, seconda metà degli anni ’50) e sia stato commesso dal precedente proprietario dell’immobile.

La sentenza afferma il principio che ,in tale ipotesi, il privato destinatario   del provvedimento sanzionatorio è titolare di una situazione di affidamento, in virtù della quale l’Amministrazione Comunale procedente è obbligata a motivare congruamente l’ordinanza di demolizione, in ordine alla esistenza di un interesse pubblico attuale e concreto alla irrogazione della sanzione, che sia prevalente sulla evidenziata posizione di affidamento del privato.

Nel caso in esame,  il provvedimento impugnato è stato dichiarato illegittimo, per carenza di motivazione, dal momento che quest’ultima si è limitata ad evidenziare il solo difetto di un titolo abilitativo, senza nulla specificare in ordine alla esistenza di un prevalente interesse pubblico attuale alla demolizione.[Avv. ************]

 

Tribunale Amministrativo Regionale della Campania -Sezione staccata di Salerno (Sezione Prima);Presidente *************; Estensore Cons. **************.

Sentenza  n° 409 del 21 febbraio 2015

sul ricorso numero di registro generale 2311 del 2013, proposto da ****, rappresentato e difeso dall’avv. ****;

contro

Comune di Salerno in Persona del Sindaco P.T., rappresentato e difeso dagli avv. *****;

per l’annullamento

della ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi n.64 del 23.09.2013 resa dal Comune di Salerno-servizio trasformazioni urbanistiche

 

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l’atto di costituzione in giudizio di Comune di Salerno in Persona del Sindaco P.T.;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell’udienza pubblica del giorno 19 febbraio 2015 il dott. ************** e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Premesso che con il ricorso in trattazione il sig. **** impugna l’ordinanza demolitoria del Comune di Salerno, avente ad oggetto la realizzazione abusiva di un ampliamento volumetrico relativo al vano cucina per una superficie di circa 12 mq. ed un volume di circa 43 mq.;

Rilevato che dalla documentazione prodotta non emerge prova della liceità ( in quanto assistita da titolo urbanistico) dell’opera contestata, ma appare pacifica la realizzazione dei lavori in epoca remota ( seconda metà degli anni 50) da parte di soggetto diverso dall’attuale ricorrente , il quale ha acquistato l’appartamento nell’anno 2012;

Ritenuto che le richiamate circostanze ed, in particolare, la risalenza dell’abuso e la commissione dello stesso da parte di soggetto diverso dal destinatario del provvedimento in questa sede impugnato creano in capo al privato una situazione di affidamento, la quale va tutelata attraverso l’imposizione all’ente locale di un particolare obbligo motivazionale, segnatamente sulla esistenza di un interesse pubblico attuale e concreto alla irrogazione della sanzione che sia prevalente sulla evidenziata posizione di affidamento del privato;

Rilevato che il provvedimento impugnato risulta carente nella motivazione, atteso che quest’ultima si è limitata ad evidenziare il solo difetto di un titolo abilitativo senza nulla riferire in ordine alla sussistenza di un prevalente interesse pubblico di supporto alla determinazione assunta,

Ritenuto per quanto sopra che il ricorso è fondato e va accolto, con conseguente annullamento del provvedimento impugnato;

Ritenuto, in relazione alla peculiarità della vicenda ed alla ragione di accoglimento del gravame, che le spese del giudizio possono essere compensate tra le parti;

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania Sezione staccata di Salerno (Sezione Prima)

definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie per le ragioni esposte in motivazione e, per l’effetto, annulla il provvedimento impugnato.

Spese compensate.

Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa.

Così deciso in Salerno nella camera di consiglio del giorno 19 febbraio 2015 con l’intervento dei magistrati:

Amedeo Urbano, Presidente

**************, ***********, Estensore

*****************, Referendario

Avv. Iride Pagano

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