L’abuso del diritto è un principio giuridico che trova applicazione trasversale in molteplici settori del diritto, sia privato che pubblico. Esso si verifica quando un soggetto esercita un diritto formalmente legittimo, ma in modo contrario alla funzione economico-sociale per cui quel diritto è stato riconosciuto, al solo scopo di ottenere un vantaggio indebito o arrecare un pregiudizio ad altri.
Indice
1. Fondamenti normativi
Nel diritto italiano, l’abuso del diritto non è espressamente disciplinato da una norma generale, ma il suo riconoscimento deriva dall’interpretazione sistematica di principi costituzionali e normativi. In particolare, l’art. 1175 c.c., che impone il dovere di correttezza e buona fede nei rapporti obbligatori, e l’art. 833 c.c., che vieta gli atti emulativi, costituiscono i cardini normativi di riferimento. A livello costituzionale, rileva l’art. 2 Cost., che tutela la solidarietà sociale, imponendo un esercizio responsabile dei diritti.
In ambito sovranazionale, l’abuso del diritto è ampiamente riconosciuto, soprattutto nel diritto tributario dell’Unione Europea, dove è utilizzato per contrastare pratiche elusive che, pur rispettando formalmente la legge, aggirano il suo scopo.
2. Caratteristiche dell’abuso del diritto
L’abuso del diritto si caratterizza per i seguenti elementi:
- Esercizio formale di un diritto: il soggetto agisce in conformità alle norme che disciplinano il diritto in questione.
- Contrasto con la funzione del diritto: l’esercizio del diritto è contrario alla sua funzione economico-sociale o al principio di buona fede.
- Vantaggio indebito o danno ingiusto: l’abuso si concretizza quando il comportamento mira esclusivamente a ottenere un vantaggio sproporzionato o a ledere gli interessi altrui.
3. Applicazioni pratiche
L’abuso del diritto è un principio che trova applicazione in diversi ambiti giuridici:
Diritto civile
- Rapporti obbligatori: il debitore che utilizza formalismi giuridici per ritardare l’adempimento può essere accusato di abuso del diritto.
- Diritto di proprietà: il divieto di atti emulativi (art. 833 c.c.) vieta comportamenti che, pur rientrando nei poteri del proprietario, mirano esclusivamente a nuocere ad altri.
- Rapporti condominiali: il diritto di un condomino, ad esempio l’uso di una parte comune, non può essere esercitato in modo da compromettere il diritto degli altri condomini.
Diritto tributario
Nel diritto tributario, l’abuso del diritto è strettamente connesso al contrasto dell’elusione fiscale. Il D.Lgs. 128/2015, che ha introdotto nell’ordinamento l’art. 10-bis dello Statuto del Contribuente, ha codificato il concetto di abuso del diritto in materia fiscale. Esso si verifica quando il contribuente, pur rispettando formalmente la normativa, pone in essere operazioni prive di sostanza economica al solo scopo di ottenere vantaggi fiscali indebiti.
Diritto societario
In ambito societario, l’abuso del diritto può emergere nel contesto dell’abuso di maggioranza, quando i soci di maggioranza adottano decisioni che avvantaggiano sé stessi a scapito degli interessi della società o dei soci di minoranza.
Diritto del lavoro
Il principio si applica anche nei rapporti di lavoro, ad esempio nel caso di licenziamenti per giusta causa basati su pretesti formali, ma privi di sostanza giuridica.
4. Prova
La prova spetta, di norma, alla parte che lo eccepisce. Essa deve dimostrare che l’esercizio del diritto, pur formalmente legittimo, è stato finalizzato esclusivamente a perseguire un vantaggio indebito o a arrecare un danno ad altri.
La giurisprudenza ha evidenziato che la verifica dell’abuso richiede un’analisi approfondita del caso concreto, con particolare attenzione al contesto fattuale e alle motivazioni che hanno guidato il comportamento del soggetto.
5. Sanzioni e conseguenze
In caso di accertamento dell’abuso del diritto, il comportamento viene considerato illegittimo e privo di effetti giuridici. Nel diritto tributario, ad esempio, l’Amministrazione Finanziaria può disconoscere i vantaggi fiscali derivanti dall’operazione abusiva. Nel diritto civile, l’abuso può comportare la nullità o l’inefficacia dell’atto compiuto.
6. Orientamenti giurisprudenziali
La giurisprudenza italiana ha avuto un ruolo fondamentale nell’elaborazione del principio. Le sentenze più significative hanno sottolineato come il concetto non debba essere utilizzato per limitare arbitrariamente i diritti, ma solo per contrastare comportamenti contrari ai principi di correttezza e buona fede.
Un esempio rilevante è rappresentato dalla Corte di Cassazione (Sez. Unite, n. 30014/2008), che ha esteso il principio di abuso anche a fattispecie nuove, evidenziando l’importanza della funzione sociale dei diritti.
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