Sanzioni contro la Russia, quali sono e le conseguenze

Redazione 03/03/22
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Dal 24 febbraio è iniziato il conflitto Russia-Ucraina. Gli Stati dell’Unione europea e dell’Alleanza Nato non potendo intervenire militarmente, in quanto l’Ucraina non è parte dell’UE e della NATO, hanno deciso di impartire delle sanzioni soprattutto economiche alla Russia nella speranza di farle cessare il conflitto che tutt’ora ci tiene con il fiato sospeso.
I vari Stati manifestano il proprio appoggio all’Ucraina stanziando fondi per la crisi e prevedendo anche l’invio di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari.
Al momento l’Italia ha disposto con due decreti legge l’invio di mezzi e materiali di equipaggiamento militari non letali e ha incrementato la spesa dei fondi per i centri di trattenimento e di accoglienza dei profughi.

Ma cosa comportano queste sanzioni?
Obiettivo principale è l’economia: sono state bloccate le banche russe nel sistema SWIFT, bloccate le esportazioni dalla Russia, i voli aerei, sono stati congelati i beni detenuti all’estero da parte dell’élite politica russa.

È chiaro che le ripercussioni sull’economia russa saranno durissime, ma ce ne saranno anche per il nostro mercato che commercia con la Russia materie prime come grano, gas e carburante.

Le sanzioni

  • Blocco del sistema SWIFT alle banche russe.
    Lo SWIFT, acronimo di Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunications è una piattaforma di messaggistica che garantisce transazioni rapidissime (poche ore) con standard di sicurezza molto elevati. Ad utilizzare questo Swift sono oltre 10mila aziende e istituti finanziari. Al centro delle transazioni dalle cifre altissime ci sono beni, servizi, materie prime e prodotti energetici. Impedire alle Banche russe di accedere allo SWIFT significa tagliarle fuori da movimenti veloci di denaro e bloccare in parte l’economia del paese.
  • No all’utilizzo di Euro e Dollari per la Banca Centrale Russa. Altra sanzione prevede il divieto per la Banca Centrale Russa di utilizzo delle riserve di Euro e Dollari.
  • Divieto alle imprese europee di esportare tecnologie in Russia.
  • Esclusione della Russia dalle competizioni FIFA e UEFA.
  • Divieto di viaggio per gli oligarchi russi, mentre a Putin e a Lavrov, Ministro degli esteri, è ancora permesso di viaggiare fuori dalla Russia.
  • Congelamento degli asset stranieri di Putin e dei suoi fedelissimi.
  • Divieto per le compagnie aeree russe come la Aeroflot di entrare in UE.
  • Dagli Stati Uniti sono arrivate pesanti sanzioni anche ad aziende produttrici di gas naturale, armi ed energia elettrica.

Conseguenze delle sanzioni per la Russia

Nonostante le sanzioni impartite alla Russia, l’avanzata in Ucraina continua anche in queste ore.
La più importante conseguenza derivante dalle sanzioni è quella del crollo del sistema finanziario. Sappiamo che il valore del rublo continua a sprofondare rispetto al dollaro.

Altro rischio è il fallimento delle banche russe e questo è ben chiaro ai cittadini russi che fanno la fila ai bancomat spaventati dall’idea di poter perdere tutti i propri risparmi.
Inoltre i titoli azionari russi continuano a precipitare in borsa.

Conseguenze per gli altri Stati

Gli effetti delle sanzioni si ripercuotono nei confronti di tutti i Paesi che hanno rapporti economici con la Russia. Prima grande conseguenza è l’aumento dei prezzi delle materie prime, a partire dal gas. Stati come Italia e Germania dipendono fortemente dal gas russo e quindi ci si aspetta un significativo aumento delle bollette a cui il nostro Governo sta cercando di far fronte istituendo dei fondi appositi. Anche il prezzo di grano e mais aumenterà e di conseguenza anche quello dei prodotti derivati da queste materie prime come pasta e pane.
Ci potrebbero essere ripercussioni anche sul Made in Italy, in quanto il nostro Paese esporta moltissimi prodotti in Russia.

Le conseguenze sicuramente si verificheranno, ma la speranza principale è che si ponga fine a questo conflitto che ha pochi precedenti nella storia.

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