Riparazione per ingiusta detenzione: giudizio autonomo dal penale?

Il giudizio per la riparazione dell’ingiusta detenzione è autonomo rispetto al giudizio penale di cognizione? Commento a sentenza

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Il giudizio per la riparazione dell’ingiusta detenzione è autonomo rispetto al giudizio penale di cognizione? Per supporto ai professionisti, abbiamo preparato uno strumento di agile consultazione, il “Formulario annotato del processo penale 2025”, giunto alla sua V edizione.

Corte di Cassazione -sez. IV pen.- sentenza n. 15233 del 9-04-2025

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Indice

1. La questione: erronea applicazione dell’art. 314 cod. proc. pen. e vizi di motivazione anche per travisamento della prova


La Corte di Appello di Napoli rigettava una domanda formulata per la liquidazione dell’equa riparazione dovuta ad ingiusta sottoposizione ad una misura cautelare personale.
Ciò posto, avverso questa decisione proponevano ricorso per Cassazione i difensori dell’istante, lamentando erronea applicazione dell’art. 314 cod. proc. pen. e vizi di motivazione anche per travisamento della prova. Per supporto ai professionisti, abbiamo preparato uno strumento di agile consultazione, il “Formulario annotato del processo penale 2025”, giunto alla sua V edizione.

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Il presente formulario è stato concepito per fornire all’avvocato penalista uno strumento di agile consultazione.Attraverso gli schemi degli atti difensivi, sono esaminati i vari istituti processuali alla luce delle novità intervenute nell’ultimo anno, con l’evidenziazione della normativa di riferimento e delle più rilevanti linee interpretative della giurisprudenza di legittimità. La selezione delle formule, accompagnate da suggerimenti per una migliore redazione di un atto, tiene conto degli atti che un avvocato è chiamato a predisporre come difensore dell’imputato, ma anche come difensore delle parti private (parte civile, persona offesa, responsabile civile, civilmente obbligato per la pena pecuniaria).  Il volume contiene sia gli atti che vanno proposti in forma scritta, sia quelli che, pur potendo essere proposti oralmente nel corso di un’udienza, sono di più frequente utilizzo.Un approfondimento particolare è dedicato al fascicolo informatico e al processo penale telematico, alla luce del D.M. 27 dicembre 2024, n. 206, che ha introdotto rilevanti novità in materia di tempi e modi del deposito telematico.Completa il volume una sezione online in cui sono disponibili le formule anche in formato editabile e stampabile. Valerio de GioiaConsigliere della Corte di Appello di Roma.Paolo Emilio De SimoneMagistrato presso il Tribunale di Roma.  

 

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2. La soluzione adottata dalla Cassazione


La Suprema Corte riteneva il ricorso suesposto infondato.
In particolare, tra le argomentazioni che inducevano la Corte di legittimità ad addivenire a siffatto esito decisorio, era richiamato quell’orientamento nomofilattico secondo il quale «il giudizio per la riparazione dell’ingiusta detenzione è del tutto autonomo rispetto al giudizio penale di cognizione, impegnando piani di indagine diversi e che possono portare a conclusioni del tutto differenti sulla base dello stesso materiale probatorio acquisito agli atti, ma sottoposto ad un vaglio caratterizzato dall’utilizzo di parametri di valutazione differenti» (Sez. 4, n. 39500 del 18/06/2013).

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3. Conclusioni: il giudizio per la riparazione dell’ingiusta detenzione è autonomo rispetto al giudizio penale di cognizione


La decisione in esame desta un certo interesse essendo ivi chiarito se il giudizio per la riparazione dell’ingiusta detenzione è autonomo rispetto al giudizio penale di cognizione.
Si fornisce difatti in questa pronuncia una risposta positiva a siffatto quesito sulla scorta di un pregresso indirizzo interpretativo con cui è stato per l’appunto postulato che il giudizio per la riparazione dell’ingiusta detenzione è autonomo rispetto a quello penale, poiché si fonda su piani di indagine e criteri valutativi differenti, che possono condurre a conclusioni diverse pur basandosi sul medesimo materiale probatorio.
Tale provvedimento, quindi, deve essere preso nella dovuta considerazione ogni volta si proponga una istanza di questo genere.
Ad ogni modo, il giudizio in ordine a quanto statuito in codesta sentenza, poiché prova a fare chiarezza su tale tematica giuridica sotto il versante giurisprudenziale, non può che essere positivo.

Avv. Di Tullio D’Elisiis Antonio

Avvocato e giornalista pubblicista. Cultore della materia per l’insegnamento di procedura penale presso il Corso di studi in Giurisprudenza dell’Università telematica Pegaso, per il triennio, a decorrere dall’Anno accademico 2023-2024. Autore di diverse pubblicazioni redatte per…Continua a leggere

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