Perché si affiggono le pubblicazioni di matrimonio? 

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La finalità delle pubblicazioni è accertare che gli sposi siano in possesso dei requisiti di legge necessari per procedere con la celebrazione. 
Le pubblicazioni sono obbligatorie, sono una prassi burocratica che precede la formalizzazione del matrimonio e rientrano tra i documenti indispensabili per potere celebrare le nozze.
Hanno la funzione di “avvisare”, perché attraverso questo atto una coppia annuncia pubblicamente le proprie nozze.
Si tratta di una comunicazione obbligatoria e necessaria per permettere a coloro che sono a conoscenza di un eventuale motivo ostativo al matrimonio di opporsi allo stesso, evitando, così, che vengano celebrate delle nozze invalide giuridicamente.
Le pubblicazioni sono affisse all’albo pretorio nella sede del Comune di residenza dei futuri sposi, oppure nel relativo sito istituzionale.

Indice

1. Le pubblicazioni di matrimonio nel codice civile

Il codice civile disciplina le pubblicazioni di matrimonio negli articoli 93 e seguenti, stabilendo per prima cosa che:
La celebrazione del matrimonio dev’essere preceduta dalla pubblicazione fatta da parte  dell’ufficiale dello stato civile.
La pubblicazione consiste nell’affissione alla porta della Casa Comunale di un atto dove si indica il nome, il cognome, la professione, il luogo di nascita e la residenza degli sposi, se siano maggiorenni o minorenni, nonché il luogo dove intendono celebrare il matrimonio.
L’atto deve anche indicare il nome del padre e il nome e il cognome della madre degli sposi, salvi i casi nei quali la legge vieta questa menzione

2. I requisiti necessari per richiedere le pubblicazioni di matrimonio

Possono fare richiesta delle pubblicazioni di matrimonio due persone di sesso diverso, di stato libero, vale a dire non legati da un precedente matrimonio civile o religioso con effetti civili, non legate tra loro da vincoli di parentela, maggiorenni o che abbiano compiuto il sedicesimo annodi età se muniti di autorizzazione del Tribunale per i Minorenni, in possesso del nulla osta o certificato di capacità matrimoniale del proprio Stato nel caso di cittadini stranieri.
Nel caso nel quale mancassero le condizioni indicate e se la documentazione fosse incompleta, l’ufficiale di stato civile potrebbe rifiutare la pubblicazione.

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3. Quanto tempo prima delle nozze si devono richiedere le pubblicazioni di matrimonio

Le pratiche si iniziano almeno due mesi prima della data delle nozze perché è necessario reperire alcuni importanti documenti.
Si deve  tenere in considerazione che il tempo di affissione dell’atto è di 8 giorni ai quali devono seguire altri 3 giorni per eventuali opposizioni.
Una volta trascorso questo tempo l’ufficiale del Comune rilascia il certificato di eseguita pubblicazione.
Ci possono essere due fattori determinanti che potrebbero allungare la pratica.
Il fatto che i partner abbiano Comuni di residenza diversi e il fatto che abbiano optato per il matrimonio religioso.
Le pubblicazioni vanno esposte in entrambi i Comuni e sesono diversi, i tempi di affissione si possono allungare perché non è detto che i due uffici espongano i documenti in contemporanea, ci può essere uno scarto di qualche giorno.
Se la coppia si unirà in matrimonio attraverso rito religioso, il Comune per iniziare le pratiche ha bisogno della domanda di pubblicazione del sacerdote, un passaggio in più rispetto all’unico rito civile.

4. La validità delle pubblicazioni di matrimonio

I documenti hanno una validità di 180 giorni sia per i matrimoni civili sia per quelli religiosi.
Se il matrimonio non viene celebrato in questo arco di tempo, la pubblicazione si considera decaduta e si deve ripetere la procedura.
Un tempo le pubblicazioni di matrimonio venivano chiamate consenso, termine che richiamava la loro funzione di verifica della possibilità di celebrare il matrimonio.
In Italia le pubblicazioni di matrimonio svolgono la funzione della tipica frase “chi ha qualcosa da dire parli adesso o taccia per sempre”!
In questi documenti, gli sposi vengono chiamati nubenda e nubendo, dal latino che si sta per sposare”.

5. Le pubblicazioni per rito civile

In caso di matrimonio civile, ci si deve rivolgere direttamente al Comune che si preoccuperà di reperire i documenti per le pubblicazioni di matrimonio necessari per potere procedere con l’affissione, vale a dire, i due atti di nascita nei rispettivi comuni di nascita e il certificato contestuale di residenza, cittadinanza, stato civile.
È indispensabile il documento d’identità, oltre al certificato di divorzio o di morte nel caso uno dei due richiedenti sia stato in precedenza sposato o sia vedovo.
Una volta ricevuti i documenti il Comune chiama gli sposi che sono tenuti a firmare l’atto di pubblicazione che verrà esposto nella Casa Comunale,o entrambe le Case Comunali, di residenza per 11 giorni, dopodiché verrà emesso il certificato di avvenuta pubblicazione.

Dott.ssa Concas Alessandra

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