Patrocinio a spese dello Stato, le rendite immobiliari vanno considerate al netto delle detrazioni fiscali

Redazione 07/02/13
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Lilla Laperuta

Ai fini della concessione del patrocinio a spese dello Stato il giudice chiamato a definire la soglia di reddito sotto la quale concedere il beneficio all’imputato non deve tener conto delle detrazioni fiscali. Il principio è stato stabilito dalla sezione quarta della Corte di Cassazione, sentenza n. 5513 del 4 febbraio.

Nell’occasione il Supremo Collegio ha affermato che giudici di merito legittimamente hanno ritenuto di poter trarre dalla consistenza patrimoniale (proprietà di immobili e di beni mobili registrati) elementi rivelatori di una situazione reddituale diversa e maggiore rispetto a quella evidenziata dal ricorrente nella dichiarazione dei redditi, richiamando circostanze di fatto ed elementi presuntivi desumibili dalla condotta di vita dell’interessato, come consentito dalle disposizioni che disciplinano la materia del patrocinio a spese dello Stato. In particolare a tal fine l’importo delle rendite da locazione di immobili vanno considerati per intero e non al netto delle detrazioni fiscali in quanto comunque parametro indicativo delle condizioni di vita del ricorrente in ossequio allo spirito del D.P.R. 115/2002 in tema di spese di giustizia.

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