Ministero della Giustizia: l’Atto di indirizzo politico

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Il 29 dicembre il Ministro della Giustizia ha siglato l’Atto di indirizzo politico-istituzionale per l’anno 2024, indicando le priorità politiche che il Ministero intende realizzare durante l’anno, in linea col bilancio di previsione e, nel contesto europeo, in relazione a un efficace impiego delle risorse messe a disposizione dal PNRR.

Indice

1. La strategia programmata dal Ministero per il 2024


Secondo il documento, si baserà sull’adozione di misure per migliorare la risposta di giustizia nella consapevolezza che l’obiettivo di una giustizia efficace ed efficiente non può essere raggiunto solo con interventi riformatori di natura processuale, e che il tema dell’efficienza del sistema giudiziario è collegato a quello della competitività del Paese. Si intente proseguire l’attuazione degli obiettivi del PNRR, rimodulando alcuni target per renderli coerenti con le risorse disponibili, grazie all’azione di rinegoziazione del Piano.

2. L’efficientamento del servizio giustizia


L’efficientamento del servizio giustizia sarà attuato mediante politiche:

  • di investimento,
  • di valorizzazione delle risorse umane,
  • di virtuosa gestione delle risorse materiali,
  • di sviluppo della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica,
  • di rafforzamento della cooperazione giudiziaria internazionale.

Secondo il documento, tale processo riformatore consentirà il superamento delle criticità che hanno dato luogo a numerose procedure di infrazione, così rimettendolo in linea coi vincoli dell’art. 11 della Costituzione. Nel contesto di tale scenario, si evidenzia l’intervento di riorganizzazione dell’Ufficio di gabinetto, tramite la creazione di un’articolazione dirigenziale finalizzata a fornire impulso alle attività di analisi e valutazione delle politiche pubbliche, di razionalizzazione e di revisione della spesa del Dicastero. Le direttrici portanti per la costruzione della programmazione strategica per l’anno 2024, coerenti coi contenuti della programmazione economico-finanziaria generale, riguarderanno:

  • Valorizzazione delle risorse umane. Il Ministero intende consolidare la politica di rafforzamento del personale, garantendo supporto alla giurisdizione attraverso concorsi per colmare le scoperture d’organico. Le politiche del personale saranno arricchite con nuove iniziative di formazione dirette anche alla diffusione dei nuovi sistemi informativi e in generale all’ampliamento delle conoscenze e competenze digitali. Verranno costituiti gli organici dei Tribunali per le persone, per i minorenni e per le famiglie, nonché degli uffici della Procura della Repubblica incardinati presso i medesimi. Proseguirà il monitoraggio delle attività svolte e l’impiego delle risorse assegnate all’UPP, con la proroga dei contratti a tempo determinato sino al 30 giugno 2026 e l’eventuale assegnazione a ulteriori Uffici giudiziari ed articolazioni amministrative a oggi esclusi.
  • Digitalizzazione, innovazione tecnologica e i.a. La digitalizzazione della giustizia è un processo che presuppone un cambiamento culturale e richiede un approccio complesso che abbraccia quattro ambiti:
    • nel settore penale, completare entro il dicembre del 2024 il livello di digitalizzazione penale;
    • consentire un accesso semplice, rapido e sicuro alla documentazione processuale in formato digitale;
    • per quanto attiene all’adeguamento infrastrutturale e tecnico, efficientare la sicurezza informatica, mitigando il rischio legato alla vulnerabilità rispetto agli attacchi informatici e assicurando la protezione dei dati sensibili; garantire un adeguato livello di connettività per l’accesso alla rete da parte degli uffici giudiziari; perseguire la migrazione verso soluzioni Cloud; completare l’allestimento delle aule di multi-videoconferenza per i procedimenti penali; rendere disponibile la video registrazione delle udienze penali e la registrazione degli interrogatori secondo quanto richiesto dalla normativa vigente;
    • quanto agli obiettivi organizzativi, la creazione di una nuova direzione generale presso il dipartimento della transizione digitale per coordinare in maniera unitaria gli investimenti informatici.
  • Riqualificazione del patrimonio immobiliare e ottimizzazione delle risorse materiali. Si intende rendere sempre più moderni e sicuri i luoghi della giustizia per migliorarne la funzionalità in favore di operatori e utenti, ottimizzando la gestione del patrimonio immobiliare per contenere il dispendio di risorse finanziarie derivante da locazioni passive, anche in considerazione delle sopravvenute esigenze logistiche dei nuovi Tribunali per le persone, per i minorenni e per le famiglie.
  • Esecuzione penale tra sicurezza e dignità. Un ruolo prioritario viene assegnato alla sicurezza negli istituti penitenziari, nell’interesse di operatori e detenuti. Sarà incentivato lo sviluppo di innovazioni tecnologiche legate alla gestione del personale e verrà consolidata la funzionalità delle piattaforme per favorirne l’accesso in sicurezza da remoto. Sul versante dell’esecuzione si riconosce come prioritaria la realizzazione di un sistema fondato sulla valorizzazione del lavoro come forma principale di trattamento, unitamente allo studio, ai rapporti con il mondo esterno e alla promozione di ogni attività culturale, ricreativa e sportiva utile al reinserimento sociale. Attenzione particolare sarà dedicata all’efficientamento energetico, col duplice obiettivo del risparmio delle risorse e della sostenibilità ambientale.
  • Giustizia minorile e di comunità tempestiva ed efficace. L’emergere delle devianze giovanili rende prioritaria l’esigenza di intervento nella giustizia minorile. Per il documento è fondamentale favorire l’integrazione socio-culturale e valoriale dei minori stranieri in carico ai servizi minorili. In attuazione del d.l. n. 123/23, occorre potenziare le capacità di intervento e aggiornare i modelli organizzativi dei c.p.a. e degli uffici di servizio sociale per i minorenni. Strategica, altresì, è l’individuazione di nuove modalità di collaborazione con le comunità del privato sociale per favorire la proposizione di nuove offerte sul territorio e per assicurare la pronta accoglienza di minori/giovani adulti sottoposti alla misura del collocamento in comunità.
  • L’affermazione della giustizia come servizio per la collettività. La vicinanza dell’amministrazione agli uffici si sostanzierà in tre fondamentali attività:
    • ascolto delle criticità operative e predisposizione di circolari esplicative sugli interventi normativi;
    • monitoraggio delle attività amministrative gestite sul territorio al fine di razionalizzare, tra le altre, le spese di giustizia, nell’ottica di efficientamento del servizio;
    • circolazione delle informazioni tra gli uffici e diffusione delle buone prassi adottate da taluni di essi per semplificare l’attività e proporre soluzioni organizzative adeguate agli standard di performance raggiungibili.
  • Rafforzamento dei rapporti internazionali dell’Italia e promozione della cooperazione giudiziaria. L’attività del Ministero a livello internazionale, secondo il documento, costituisce la base necessaria per rafforzare i rapporti internazionali di interesse, nella consapevolezza dell’imprescindibilità di un approccio integrato e sovranazionale, alla luce del carattere transnazionale delle più gravi forme di criminalità e della crescente incidenza della normativa euro-unitaria in materia di giustizia. Centrali saranno le attività legate alla Presidenza italiana del G7.

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Avv. Biarella Laura

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