La seguente decisione del T.A.R. Campania-Salerno viene segnalata in quanto contiene un’interessante rassegna della giurisprudenza in tema di vincoli , in particolare quello a strada pubblica di progetto, di carattere pre-espropriativo e di disciplina delle aree bianche.
In particolare, la sentenza ribadisce il principio che, a seguito dell’imposizione del vincolo preordinato all’espropriazione e decorsi inutilmente i cinque anni senza che l’Amministrazione abbia provveduto a dare corso al procedimento espropriativo, l’area non riacquista la destinazione urbanistica antecedente l’imposizione del vincolo, bensì risulta assoggettata alla disciplina prevista dall’art. 9 del D.P.R. n.380/2001, che limita le categorie degli interventi ammessi, consentendo solo attività di manutenzione ordinaria, straordinaria e di restauro e risanamento conservativo, inibendo tutti gli interventi di nuova costruzione.
Pertanto, la sopravvenuta decadenza per decorso del termine quinquennale del vincolo pre – espropriativo rende le aree in precedenza gravate assimilabili alle aree dei Comuni privi di strumentazione urbanistica, c.d. aree bianche, disciplinate dall’art. 4, ultimo comma della previgente L. 28 gennaio 1977 n. 10, con la conseguenza che l’Amministrazione deve provvedere a rideterminarsi in ordine alla destinazione da assegnare a tali aree con l’adozione di uno strumento urbanistico o individuando la nuova destinazione delle stesse.
In particolare,il vincolo urbanistico di destinazione a strada pubblica ha carattere espropriativo e non conformativo, in quanto riguarda terreni determinati e non intere zone del territorio comunale.