Elezioni del 25 settembre: istruzioni semplici per il voto

 Manca ormai veramente pochissimo alle elezioni politiche del 25 settembre, le prime che eleggeranno un Parlamento in formato “ridotto” dopo la riforma costituzionale del 2020: il numero dei parlamentari è stato infatti diminuito del 30% circa e domenica 25 voteremo per 400 deputati, anziché i 630 di prima e 200 senatori, anziché 315.

Ma non si tratta dell’unica novità di queste elezioni, infatti per la prima volta è stato abolito il limite di età minimo per votare al senato: domenica 25 settembre tutti gli aventi diritto con 18 anni di età voteranno sia per la Camera sia per il Senato, senza più bisogno di aspettare di aver compiuto 25 anni per il voto a Palazzo Madama.

Vediamo ora, nella forma più semplice possibile, le istruzioni per votare correttamente.

Quando si vota? Domenica 25 settembre, dalle ore 7:00 alle 23:00. Chi si troverà già nel seggio allo scoccare dell’orario di chiusura sarà comunque ammesso al voto.

Dove si vota? Nel proprio Comune di residenza. I fuori sede dovranno pertanto rientrare presso la propria residenza, mentre abbiamo già dato le istruzioni per il voto all’estero in questo articolo.

Chi può votare? Tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto i 18 anni al 25 settembre e che godano dei diritti civili e politici.

Quali documenti servono per votare? La tessera elettorale e un documento di identità recante una fotografia. Il documento vale anche se scaduto, mentre la tessera elettorale deve avere almeno uno spazio per apporre il timbro del voto.

Dove si prende la tessera elettorale? Se questa è la prima volta che si vota, la tessera elettorale dovrebbe essere già stata spedita al domicilio, via posta. In caso di cambio di indirizzo all’interno dello stesso Comune, il tagliando adesivo da incollare alla tessera viene parimenti spedito per posta, e una nuova tessera viene invece inviata per il cambio di residenza. In tutti i casi in cui la tessera elettorale non sia arrivata o sia stata persa o siano esauriti gli spazi per la certificazione del voto, si può farne richiesta all’ufficio elettorale del proprio Comune di residenza, fino al giorno stesso delle elezioni.


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È obbligatorio andare a votare? No, il voto non è un dovere, ma un diritto. L’art. 48 della Costituzione lo definisce un “dovere civico”, ma al suo mancato esercizio non è collegata alcuna sanzione.

Quante schede si avranno per votare? Due: rosa per la Camera dei Deputati e gialla per il Senato.

Come si esprime il voto? Si vota nello stesso modo per entrambe le schede. Attenzione a non sovrapporre le schede, perché sono in carta copiativa e il segno tracciato su una potrebbe passare sotto. Se si sbaglia a votare si può chiedere una nuova scheda, mentre la scheda sbagliata viene distrutta. Per votare è necessario tracciare una sola X

  • Sul nome del candidato al collegio uninominale: in questo caso il voto si estende anche alla lista che lo sostiene e se sostenuto da una coalizione, si estende proporzionalmente ai partiti che ne fanno parte;
  • Sul simbolo del partito scelto: in questo caso il voto si estende anche al candidato uninominale;
  • Sia sul simbolo del partito scelto, sia sul relativo candidato all’uninominale;
  • Sull’elenco dei candidati al plurinominale, ma non si può votare per uno solo di questi, perché le liste sono bloccate.

È valido il voto disgiunto? No, non si può mettere la X su un candidato e un’altra X su un partito che non sostiene quel candidato.

Si possono esprimere preferenze? No.

E se si fanno altri segni sulla scheda? Il voto è nullo. La scheda può essere annullata facendo più di una X (tranne che nei casi consentiti come sopra indicato), facendo altri segni diversi da una X, scrivendo qualsiasi cosa sulla scheda. Il voto è nullo, e non viene conteggiato, anche se la scheda viene lasciata in bianco, ovvero senza alcun segno.

>>>Ascolta l’articolo in formato podcast<<<

Avv. Luisa Di Giacomo

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