Sulla G.U. del 14 gennaio 2023 è stato pubblicato il d.l. n. 5, emesso in pari data, recante “Disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo del Garante per la sorveglianza dei prezzi, nonché di sostegno per la fruizione del trasporto pubblico”, con vigenza dal 15 gennaio.
Indice
1. Bonus carburante da 200 euro
Il valore dei buoni benzina o di analoghi titoli per l’acquisto di carburanti ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, non concorre alla formazione del reddito del lavoratore, se di importo non superiore a euro 200 per lavoratore.
2. Rafforzamento dei poteri del Garante per la sorveglianza dei prezzi
Uno specifico articolo del d.l. va a modificare talune disposizioni vigenti al fine di irrobustire il potere del Garante. In particolare, per monitorare la dinamica dei prezzi dei beni di largo consumo derivanti dall’andamento dei costi dei prodotti energetici e delle materie prime sui mercati internazionali viene costituita la Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi. Il Garante può quindi convocare la Commissione per coordinare l’attivazione degli strumenti di monitoraggio necessari alla individuazione delle ragioni dell’anomala dinamica dei prezzi sulla filiera di mercato. Se dalle analisi condotte in seno alla Commissione o dalle indagini conoscitive emergano fenomeni speculativi lungo la filiera di origine e produzione, ingrosso e distribuzione, nonché vendita e consumo, il Garante riferisce gli esiti delle attività al Ministro delle imprese e del made in Italy che ne informa, ove necessario, il Governo per l’adozione di adeguate misure correttive o di ogni altra iniziativa ritenuta opportuna.
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3. Bonus trasporti di 60 euro
Per mitigare l’impatto del caro energia sulle famiglie, in particolare in relazione ai costi di trasporto per studenti e lavoratori, viene istituito un fondo (nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali) con dotazione di 100 milioni di euro per l’anno 2023, finalizzato a riconoscere, nei limiti della dotazione del fondo e fino a esaurimento delle risorse, un buono da utilizzare per l’acquisto, fino al 31 dicembre 2023, di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale o per i servizi di trasporto ferroviario nazionale. Il valore del buono è pari al 100 per cento della spesa da sostenere per l’acquisto dell’abbonamento e, in ogni caso, non può oltrepassare l’importo di 60 euro. Tale buono viene riconosciuto in favore delle persone fisiche che nell’anno 2022 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro. Il buono reca il nominativo del beneficiario, risulta utilizzabile per l’acquisto di un solo abbonamento, non è cedibile, non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non rileva ai fini del computo ISEE. Resta ferma la detrazione prevista dal TUIR sulla spesa rimasta a carico del beneficiario del buono. Sarà un decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali (di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti) a definire le modalità di presentazione delle istanze per il rilascio del buono, quelle di emissione dello stesso, anche ai fini del rispetto del limite di spesa, come pure di rendicontazione da parte delle aziende di trasporto dei buoni utilizzati.
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