Pensioni 2026: il nuovo scenario della Legge di Bilancio

Il testo bollinato della bozza di Legge di Bilancio 2026, approvato nel Consiglio dei ministri, ridisegna il quadro del sistema pensionistico italiano.

Redazione 06/11/25
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Il testo bollinato della bozza di Legge di Bilancio 2026, approvato nel Consiglio dei ministri, ridisegna il quadro del sistema pensionistico italiano. Dopo anni di misure transitorie e deroghe introdotte per attenuare gli effetti della riforma Fornero, il Governo sceglie una linea di stabilizzazione selettiva: alcune forme di pensionamento anticipato vengono confermate, altre cessano con il 2025.
La manovra proroga solo l’APE Sociale e prevede un aumento delle pensioni minime per soggetti in condizioni disagiate, mentre non rinnova Quota 103, Opzione Donna e i canali agevolati per i lavoratori precoci. L’obiettivo dichiarato è duplice: contenere la spesa previdenziale e accompagnare il graduale ritorno al regime ordinario.
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Indice

1. APE Sociale confermata fino al 2026


La principale misura confermata dal Ddl Bilancio 2026 è l’APE Sociale, prorogata fino al 31 dicembre 2026.
Potranno continuare a beneficiarne:

  • i lavoratori disoccupati che hanno esaurito la NASpI da almeno tre mesi;
  • i caregiver che assistono familiari con disabilità grave;
  • i lavoratori con invalidità pari o superiore al 74%;
  • gli addetti a mansioni gravose.

L’età minima resta fissata a 63 anni e 5 mesi, con almeno 30 o 36 anni di contributi a seconda della categoria.
La misura rimane incompatibile con altri redditi da lavoro, salvo quelli da lavoro autonomo occasionale entro 5.000 euro l’anno.
Il Governo stanzia 170 milioni per il 2026, che scendono progressivamente fino al 2031, segno della volontà di mantenere l’APE come strumento ponte verso la pensione ordinaria, ma con una platea più ristretta.

Altre info sulla bozza di Legge di Bilancio:

2. Stop a Quota 103, Opzione Donna e lavoratori precoci


Dal 1° gennaio 2026 non sarà più possibile accedere a Quota 103, il meccanismo che consentiva il pensionamento con 62 anni di età e 41 di contributi.
Il Ddl non contiene articoli di proroga o stanziamenti dedicati, e dunque la misura cessa naturalmente il 31 dicembre 2025.
Anche l’Opzione Donna, l’anticipo contributivo riservato alle lavoratrici con almeno 35 anni di contributi, non viene rinnovata.
La norma, prorogata di anno in anno, si interrompe in assenza di copertura finanziaria, determinando la fine del canale di uscita agevolato per le lavoratrici.
Parallelamente, non vengono previsti fondi per la pensione dei lavoratori precoci (Quota 41). Nel testo si trovano riferimenti di aggiornamento alla legge 232/2016, ma non proroghe: quindi, la deroga per chi ha maturato 41 anni di contributi e rientra in specifiche categorie sociali termina nel 2025.

3. Incremento delle pensioni minime e adeguamenti graduali


Sul versante opposto, il Governo interviene con una misura di carattere assistenziale: dal 1° gennaio 2026, l’importo delle pensioni minime per soggetti in condizioni economiche disagiate cresce di 20 euro al mese e 260 euro l’anno.
Si tratta di un passo verso la perequazione progressiva delle pensioni più basse, in linea con le raccomandazioni europee sulla protezione del reddito minimo.
Sul piano strutturale, viene inoltre stabilito che dal 2027 l’aumento automatico dei requisiti anagrafici legato alla speranza di vita sarà limitato a un mese — invece dell’incremento pieno previsto.
L’adeguamento completo viene rinviato al 2028, per garantire una transizione più graduale nel mercato del lavoro e contenere gli effetti sociali delle riforme.

4. Adeguamenti per Forze Armate e Fondo pensioni complementari


Il Ddl introduce anche alcune novità mirate per categorie specifiche:

  • Dal 1° gennaio 2027, il personale delle Forze Armate, di Polizia e Vigili del Fuoco vedrà aumentare di tre mesi i requisiti per la pensione rispetto a quelli ordinari.
    Si tratta di un allineamento tecnico, che non incide sull’aspettativa di carriera ma contribuisce alla sostenibilità del comparto previdenziale speciale.
  • Viene rafforzato il ruolo delle forme pensionistiche complementari, che potranno investire con limiti più ampi in settori infrastrutturali e innovativi, nell’ottica di favorire un canale alternativo di previdenza integrativa.

5. FAQ – Le domande più frequenti sulle pensioni 2026

6. Tabella riepilogativa delle misure previdenziali 2026

MisuraSituazione nel 2026Età minimaContributi richiestiStato
APE SocialeProrogata al 202663 anni e 5 mesi30–36 anni✅ Attiva
Quota 103Non rinnovata62 anni41 anni❌ Cessata
Opzione DonnaNon rinnovata60–61 anni35 anni❌ Cessata
Pensione precoci (Quota 41)Non rinnovataVariabile41 anni❌ Cessata
Pensioni minimeIncremento +20 €/mese✅ Attiva
Forze Armate e Polizia+3 mesi requisiti dal 2027⚙️ In vigore dal 2027

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