Tra reddito di cittadinanza e assegno di inclusione: indicazioni INPS

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L’INPS con il messaggio 12 luglio 2023, n. 2632 ha reso nota la disciplina transitoria per la fruizione del Reddito di Cittadinanza, vigente sino al 31 dicembre 2023, e che dall’1 gennaio 2024 verrà sostituito dall’Assegno di inclusione (ADI) e dal Supporto per la formazione e il lavoro (SFL).
L’Assegno unico e universale (AUU), non verrà più erogato d’ufficio, insieme al Reddito di Cittadinanza, come è avvenuto sino adesso.

INPS -messaggio 12-07-2023, n. 2632

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Indice

1. Che cosa prevedono le disposizioni transitorie


Come si legge nel portale dell’INPS, i nuclei familiari che hanno diritto alla prestazione di Assegno Unico e Universale (AUU) anche dopo la scadenza delle sette mensilità del Reddito di Cittadinanza, dovranno presentare una domanda per il riconoscimento dell’assegno entro l’ultimo giorno del mese di competenza del Reddito di Cittadinanza stesso.
Anche i nuclei ai quali non si applica il limite di fruizione del Reddito di Cittadinanza per le sette mensilità, dovranno presentare una domanda per il riconoscimento dell’AUU, se percepiscano la quota integrativa nell’importo del Reddito di cittadinanza, entro l’ultimo giorno del mese di competenza del Reddito di Cittadinanza (RDC)per percepire l’AUU con continuità a partire dal mese successivo alla cessazione dei pagamenti di RDC.
Per i nuclei presi in carico dai servizi sociali, la fruizione della misura potrà proseguire, senza il limite delle sette mensilità, sino al 31 dicembre 2023.
È accaduto con le numerose comunicazioni che sono pervenute all’ INPS da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nei primi giorni di luglio.
La presa in carico da parte dei servizi sociali non è relativa a coloro che hanno fruito delle sette mensilità del RDC, ma esclusivamente chi si trova in una situazione di particolare disagio sociale e che non si possa inserire facilmente in un percorso di attivazione lavorativa.
Per loro è possibile iniziare o proseguire un percorso avviato con i servizi sociali e, se presi in carico dai servizi sociali attraverso l’avvio con l’analisi preliminare della definizione del percorso di inclusione sociale, potranno continuare a ricevere il beneficio sino a dicembre 2023.
A loro, come anche ai nuclei di percettori di RDC, nei quali ci siano persone disabili, minorenni, ultrasessantenni, è potenzialmente destinata la recente misura dell’assegno di inclusione (ADI), a decorrere dall’1 gennaio 2024, come misura di contrasto alla povertà, fragilità ed esclusione sociale.

2. Gli obiettivi della misura


Questa misura si propone di individuare percorsi di formazione e lavoro e prevede anche la messa a disposizione di un sistema di incontro tra domanda e offerta di lavoro allo scopo di agevolare l’occupazione.
E’ il reale obiettivo della misura che prevede anche il riconoscimento di un beneficio economico, di durata limitata, ma esclusivamente come accompagnamento durante il percorso.
Per accedere al beneficio, a parte presentare una domanda, è necessario seguire un iter.
Si deve sottoscrivere il patto di attivazione digitale, contattare le Agenzie per il lavoro, sottoscrivere il patto di servizio personalizzato.
All’avvio della frequenza ai percorsi di formazione o delle altre iniziative di attivazione, per la loro durata, verrà erogato il beneficio dei 350 euro mensili previsti dal Supporto per la Formazione e Lavoro per un massimo di dodici mensilità.
Coloro che sono stati avviati ai Centri per l’impiego e siano inseriti nei programmi nazionali per la Garanzia occupabilità lavoratori (GOL) o in progetti utili alla collettività oppure in altre iniziative di attivazione potranno proseguire nel loro percorso, che potrà portare al riconoscimento del beneficio connesso alla misura del Supporto per la formazione e il lavoro.
In fase sottoscrizione del patto di servizio personalizzato, potranno essere convalidate iniziative di avviamento al lavoro attivate ai fini del riconoscimento del beneficio SFL.
I percettori del reddito di cittadinanza che sono cessati o cesseranno dalla misura nei prossimi mesi, potrebbero ricevere dai Centri per l’impiego indicazioni per orientarsi tra percorsi di formazione e agenzie per il lavoro e arrivare preparati alla data di avvio della nuova misura del SFL
All’attuazione delle due misure (ADI e SFL) Ministero, Regioni, Servizi sociali, Centri per l’impiego e INPS stanno collaborando per garantire a ognuno, in relazione ai propri bisogni, il beneficio economico e il supporto necessario nei percorsi di inclusione sociale e lavorativa.

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Dott.ssa Concas Alessandra

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