Tetto agli stipendi dei dirigenti PA: soppressione della deroga

Redazione 15/09/22
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Il Governo presenta un emendamento alla deroga al “tetto massimo” degli stipendi dei dirigenti delle Pubbliche Amministrazioni, inserita dal Senato nel dl. Aiuti Bis.

     Indice

  1. La misura
  2. Le prossime tappe

1. La misura

Il tetto massimo alle retribuzioni dei dirigenti delle Pubbliche Amministrazioni era stato introdotto nel 2011, con il cosiddetto decreto Salva-Italia, ed era stato fissato a 240mila (pari alla retribuzione del primo presidente della Corte di Cassazione).

L’emendamento approvato ieri al Senato prevede che alcuni capi di stato maggiore, nonché ai Capi dipartimento della presidenza del Consiglio e al Segretario generale della Presidenza del Consiglio, e ai Capi Dipartimento e ai Segretari generali dei ministeri, possano accedere ad un “trattamento economico accessorio per ciascuno di importo determinato nel limite massimo delle disponibilità del fondo”, determinato con decreto del presidente del Consiglio su proposta del ministro dell’Economia: tutto questo, in deroga al tetto massimo dei 240mila euro.


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2. Le prossime tappe

Il Governo ha già presentato emendamento soppressivo, che oggi verrà votato alla Camera. Il Decreto-aiuti dovrà poi tornare al Senato, il 20 settembre, per un ulteriore voto. Il termine temporale per la conversione in legge del decreto, infatti, scadrà l’8 ottobre.

Redazione

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