Decreto aiuti bis: ok alla Camera ma torna Senato

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Nel pomeriggio del 15 settembre la Camera ha approvato, con 322 sì e 13 no, il decreto su misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali (cosiddetto Aiuti-bis). Il provvedimento torna all’esame del Senato, in terza lettura, essendo stato votato un emendamento sul tetto degli stipendi degli apicali delle P.A. Il provvedimento da 17 miliardi a sostegno di famiglie e imprese è in scadenza l’8 ottobre.

     Indice

  1. Provvedimenti vari
  2. Tetto degli stipendi agli apicali delle P.A.
  3. Docente esperto
  4. Superbonus
  5. Smart working e pensioni
  6. Bonus e fringe benefit

1. Provvedimenti vari

Nella stessa seduta la Camera, con 372 voti favorevoli, nessun voto contrario e un astenuto, ha approvato la risoluzione su cui il governo ha espresso parere favorevole, in ordine alla Relazione al Parlamento predisposta ai sensi dell’articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, numero 243, sull’aggiornamento degli obiettivi di finanza pubblica. Infine, la Camera ha approvato la proposta da parte dell’Ufficio di Presidenza di elevare un conflitto di attribuzione innanzi alla Consulta nei confronti del Consiglio di Stato e delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione.

2. Tetto degli stipendi agli apicali delle P.A.

Il 14 settembre, a palazzo Madama, alla votazione del d.l. Aiuti bis, era passato un emendamento di Forza Italia, introdotto dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato, prevedendo un trattamento economico accessorio per le figure apicali di polizia, forze armate e pubblica amministrazione, anche in deroga al tetto di 240mila euro fissato per i manager di Pubblica amministrazione e forze dell’ordine. L’esecutivo ha quindi presentato una modifica per reintrodurlo e la commissione Bilancio della Camera ha approvato l’emendamento soppressivo dell’articolo 41 bis. Necessario quindi un terzo passaggio a Palazzo Madama del testo licenziato alla Camera.

3. Docente esperto

Un emendamento al testo originario ha soppresso la qualifica di “docente esperto”, per il quale tuttavia permane l’incentivo di natura economica. Si prevede quindi, in favore degli insegnanti di ruolo che abbiano superato con valutazione positiva il percorso formativo triennale, la possibilità di “essere stabilmente incentivati, nell’ambito di un sistema di progressione di carriera che a regime sarà precisato in sede di contrattazione collettiva”.


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4. Superbonus

Un emendamento inserito al testo primigenio stabilisce che la responsabilità solidale cedenti/cessionari si attiva in ipotesi di dolo e colpa grave per i crediti relativi ai lavori successivi all’inserimento dell’asseverazione (novembre 2021), mentre la responsabilità solidale, per i cessionari di crediti da superbonus e per i cessionari dei crediti collegati ad altri bonus edilizi, qualora generati a seguito del decreto cd. antifrode, è soppressa. Per i crediti anteriori al decreto cd. antifrode viene soppressa la responsabilità solidale solamente in presenza di asseverazione, mentre rimane la responsabilità per dolo o colpa grave.

5. Smart working e pensioni

Prorogato fino al 31 dicembre lo smart working in favore dei lavoratori fragili e dei genitori di figli con meno di 14 anni. Per il secondo semestre 2022 l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti, a carico del lavoratore, passa dallo 0,8% al 2%. Viene anche estesa l’indennità una tantum di 200 euro, mentre il conguaglio per il calcolo della perequazione è anticipato al 1° novembre 2022. Per le mensilità di ottobre, novembre e dicembre 2022, compresa la tredicesima, quando l’assegno non superi globalmente 2.692 euro, viene riconosciuto in via transitoria un aumento del 2% della rivalutazione decorrente dal I° gennaio 2023. Si innalza da 750 a mille euro il limite dell’impignorabilità della pensione.

6. Bonus e fringe benefit

Potenziata di 25 milioni di euro la dotazione per il bonus psicologo da 600 euro. Da 79 milioni di euro a 180 milioni passa la dotazione, per l’anno corrente, del fondo per l’acquisto di abbonamenti per i mezzi pubblici. Il bonus tv per acquistare apparecchi compatibili coi nuovi standard di emissione del segnale da 30 viene elevato a 50 euro. Per il 2022 l’esenzione dei fringe benefit assegnati ai dipendenti si eleva a 600 euro e può comprendere anche le somme versate dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche.

 

Avv. Biarella Laura

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