Smartworking, le nuove regole fino al 31 dicembre approvate in senato

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Un emendamento nel decreto Aiuti bis al Senato ha approvato la norma che proroga fino al 31 dicembre il diritto al lavoro agile o Smartworking nel settore privato per i genitori di figli fino a 14 anni nonché per i lavoratori fragili, che il 31 luglio scorso avevano visto terminare questa possibilità senza la presenza di un accordo individuale con il proprio datore di lavoro.

Oggi è di nuovo possibile, per alcuni lavoratori, fare ricorso a questa norma e poter continuare a lavorare da casa, senza alcun accordo con la propria azienda, ma solo in presenza di talune condizioni.

      Indice

  1. Chi potrà farvi ricorso?
  2. Quando entrerà in vigore la norma?
  3. Che cosa succede per le Pubbliche Amministrazioni?

1. Chi potrà farvi ricorso?

Sono due le categorie principali che potranno fare ricorso al lavoro da casa fino al 31 dicembre prossimo:

  • i lavoratori dipendenti del settore privato, genitori di almeno un figlio di età inferiore ai 14 anni, a patto che anche l’altro genitore lavori o non sia beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa e sempre che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione;
  • i lavoratori fragili, maggiormente esposti a rischio di contagio, in ragione dell’età o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o, comunque, “da comorbilità che possono caratterizzare una situazione di maggiore rischiosità accertata dal medico competente, nell’ambito della sorveglianza sanitaria”, sempre a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione lavorativa. In questo secondo caso, farà fede la valutazione dei medici competenti.

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2. Quando entrerà in vigore la norma?

Il decreto Aiuti bis dovrà essere approvato dalla Camera giovedì e successivamente pubblicato in Gazzetta. La data ultima è l’8 ottobre ed il decreto entrerebbe in vigore dal giorno successivo.

Non si parla, nella norma, di quale percentuale di smartworking possa essere accordata, valutazione che verrà rimessa alle singole aziende, anche se la tendenza, anche in assenza di normativa ad hoc, ed anche in questo periodo di interregno che dura ormai dal 31 luglio scorso, è quella al lavoro cosiddetto “ibrido”, parte in presenza, parte da remoto, almeno nella misura del 50-50.

3. Che cosa succede per le Pubbliche Amministrazioni?

Per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni vale quanto stabilito già da un anno ed è il principio generale della prevalenza, per i lavoratori del lavoro svolto in presenza, per assicurare il corretto svolgimento della funzione pubblica.

Spetterà ai dirigenti pubblici, dopo la pausa estiva, riorganizzare il tempo dei propri dipendenti secondo le varie modalità di lavoro, tenendo conto delle diverse esigenze dei lavoratori e con un occhio sempre vigile all’andamento della pandemia in questi mesi autunnali.

Avv. Luisa Di Giacomo

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