Sconti e promozioni: le norme a tutela dei consumatori

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Nel corso dell’anno si succedono periodi di saldi e offerte speciali, eventi imperdibili per gli amanti dello shopping. Oltre alle occasioni di metà e fine stagione, negli ultimi anni si sono affermati in Italia fenomeni diffusi all’estero come il Black Friday e il Cyber Monday. In questo mare di proposte, è facile, però, perdere la bussola e incappare in finti saldi, creati ad hoc solo per attirare più clienti. Una vera e propria truffa, che viene oggi contrastata attraverso regole più stringenti nella regolamentazione degli sconti
Un ambito molto delicato, che può essere approfondito rivolgendosi all’Unione Nazionale Consumatori che grazie a progetti come  Save&safe – save planet, safe people (finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ai sensi dell’art. 72, c.1 D.gls 117/2017 s.m.i. – anno 2020), realizza campagne di informazione anche in merito ai diritti sui saldi.

Indice

1. Vendite di fine stagione, di liquidazione e promozionali: qual è la differenza

Per prima cosa, è importante distinguere fra diverse tipologie di promozione, che sono state disciplinate nella “Riforma della disciplina relativa al settore commercio” (Art. 15 del D.lgs. 31 marzo 1998, n. 114) e comprendono:

  • vendite di fine stagione (o saldi), che riguardano prodotti a carattere stagionale, soggetti a deprezzamento se non sono venduti entro un certo periodo di tempo;
  • vendite di liquidazione, che possono avvenire solo se si verifica cessione dell’azienda o dell’attività commerciale, trasformazione o rinnovo dei locali oppure trasferimento dell’azienda;
  • vendite promozionali, che possono essere effettuate in periodi limitati dell’anno e per una parte specifica dei prodotti.

I periodi di saldi e promozioni vengono stabiliti dalle singole amministrazioni regionali.

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2. Trasparenza dei prezzi

Con lo scopo di integrare la normativa a tutela dei consumatori è stato approvato il 2 dicembre 2022 un decreto legislativo che si impegna a mettere in atto la direttiva europea 2016/2161, chiamata Omnibus.
Tra le regole più importanti e attese rientra la trasparenza degli sconti applicati. Da qui in poi, infatti, oltre alla percentuale di sconto e al prezzo scontato, per ogni articolo in promozione dovrà sempre essere indicato il prezzo originario, ovvero il costo più basso a cui è stato messo in vendita negli ultimi 30 giorni.
Da questa regola sono escluse alcune categorie merceologiche, ovvero i prodotti sul mercato da meno di 1 mese, quelli agricoli e gli alimenti deperibili. Per il resto, però, i commercianti sono tenuti a esporre il prezzo prima dello sconto e a rendere quindi molto più chiaro al consumatore l’effettivo risparmio proposto. La norma è stata decisa anche per evitare il ricorso, ad esempio, a improvvisi aumenti dei prezzi poco prima del periodo dei saldi e alla messa in atto di finti sconti.

3. Pratiche ingannevoli

La tutela del consumatore passa dalla garanzia di un’informazione corretta e non ingannevole e interessa quindi anche la gestione degli annunci pubblicitari, che devono essere chiaramente identificati come contenuti a pagamento. In questa prospettiva, le nuove norme si occupano, tra l’altro, di reprimere l’utilizzo di recensioni di prodotto false o non verificabili.

4. Le sanzioni previste

Per chi non rispetta la regolamentazione, sono previste da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) sanzioni che partono da 5mila euro per arrivare fino a 10 milioni di euro.

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Emanuela Pezone

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