Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del D.lgs. 3 maggio 2024, n. 62, si conclude la prima fase del percorso legislativo noto sinteticamente come “Riforma della Disabilità”.
Il decreto realizza due operazioni fondamentali: una ridefinizione concettuale e una correzione terminologica.
In particolare, l’art. 3 della legge 104/1992 è stato riformulato recependo quasi integralmente la definizione di persona con disabilità prevista dalla Convenzione ONU:“È persona con disabilità chi presenta durature compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che, in interazione con barriere di diversa natura, possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione nei diversi contesti di vita su base di uguaglianza con gli altri, accertate all’esito della valutazione di base”.
Il decreto entrerà in vigore il 30 giugno 2024, ma le disposizioni principali – in particolare quelle relative alla valutazione di base e multidimensionale – saranno inizialmente applicate in via sperimentale e a campione in nove province: Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste.
La Legge n. 15/2025 ha inoltre prorogato la generalizzazione della riforma su scala nazionale dal 1° gennaio 2026 al 1° gennaio 2027. Ulteriori territori – tra cui Matera, Palermo, Vicenza, Lecce e Genova – entreranno nella sperimentazione a partire dal 30 settembre 2025. In materia, il Manuale pratico per invalidità civile, inabilità, disabilità e persone non autosufficienti, curato dall’avv. Rocchina Staiano, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon, si propone come una guida completa e aggiornata sulla disciplina delle prestazioni assistenziali e previdenziali in favore di soggetti invalidi, inabili e disabili.
Indice
1. Le novità della riforma: la nuova definizione e la valutazione unificata della disabilità
La riforma introduce una nuova modalità di accertamento della disabilità, assegnando in via esclusiva all’I.N.P..S. la competenza medico-legale sulla valutazione di base, basata sulla classificazione ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute) e sulla ICD (Classificazione Internazionale delle Malattie dell’OMS).
Questo approccio consente di unificare in un’unica procedura le verifiche relative a:
- invalidità civile
- cecità civile
- sordità e sordo cecità
- disabilità ai fini dell’inclusione scolastica (D.lgs. 66/2017)
- disabilità ai fini dell’inclusione lavorativa (L. 68/1999)
In materia, il Manuale pratico per invalidità civile, inabilità, disabilità e persone non autosufficienti, curato dall’avv. Rocchina Staiano, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon, si propone come una guida completa e aggiornata sulla disciplina delle prestazioni assistenziali e previdenziali in favore di soggetti invalidi, inabili e disabili.
Manuale pratico per invalidità civile, inabilità, disabilità e persone non autosufficienti
Con formulario e schemi, aggiornato al nuovo accertamento della disabilità/invalidità civile introdotto dal D.Lgs. 62/2024, come modificato dalla Legge 207/2024, e a tutte le prestazioni assistenziali e previdenziali 2025 dell’inabile al lavoro, della persona non autosufficiente, dell’invalido, del sordo e del cieco civile. Il volume analizza soggetti, procedimenti e prestazioni per offrire supporto al professionista che deve definire le opzioni disponibili per ottenere le provvidenze economiche o difendersi in un processo previdenziale.Numerose sono le novità della presente edizione:• le prestazioni assistenziali e previdenziali degli invalidi civili e dei disabili aggiornate al 2025• i limiti di reddito per le prestazioni previdenziali agli invalidi, inabili e alle persone non autosufficienti• gli ultimi orientamenti giurisprudenziali in materia di assegno sociale e soggetti beneficiari• le novità in materia di infortunio sul lavoro, infortunio in itinere, e malattia professionale• le prestazioni previdenziali degli invalidi di guerra aggiornate al 2025. Rocchina StaianoAvvocato, docente in Diritto della previdenza e delle assicurazioni sociali presso l’Università di Teramo e in diritto del lavoro presso l’Università La Sapienza (sede Latina). Componente della Commissione di Certificazione dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. Consigliera di parità effettiva della Provincia di Benevento e valutatore del Fondoprofessioni. Autrice di numerose pubblicazioni e di contributi in riviste anche telematiche.
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2. Stato attuale delle procedure
Attualmente, gli accertamenti di prima istanza sono eseguiti dalle Commissioni Mediche ASL.
Una volta effettuata la visita, l’I.N.P.S. ne convalida il verbale, verificandone la correttezza.
L’ente è inoltre competente per le revisioni periodiche.
Questo modello misto – ASL per la prima istanza e I.N.P.S. per la validazione – è quello ancora in vigore nella maggior parte del territorio nazionale.
Lo scenario futuroA pieno regime, la riforma prevede che tutta la procedura sia gestita direttamente dall’I.N.P.S..
L’intero iter, dalla domanda alla valutazione medico-legale e all’erogazione delle prestazioni economiche, sarà informatizzato e gestito da una sola amministrazione.
L’obiettivo è semplificare, uniformare i criteri valutativi, ed evitare sovrapposizioni tra enti diversi. La fase sperimentale (2025–2026) servirà a testare e correggere il sistema, prima dell’entrata in vigore definitiva il 1° gennaio 2027.
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3. Regime transitorio e garanzie
Il decreto prevede un solido sistema di garanzie per tutelare i diritti degli interessati durante il periodo di transizione:
- Il Ministero della Salute adotterà entro il 30 novembre 2026 un regolamento attuativo per aggiornare definizioni e criteri della valutazione di base.
- Fino al 31 dicembre 2026 resteranno valide le norme attuali e i diritti acquisiti.
- Le domande presentate entro quella data saranno valutate secondo le regole previgenti.
- Le prestazioni già riconosciute non potranno essere revocate con i nuovi criteri prima del 2027, neanche nelle province coinvolte nella sperimentazione.
Si tratta di un passaggio graduale e garantito, che intende evitare ogni possibile pregiudizio per le persone con disabilità.
4. Conclusione
La Riforma della Disabilità rappresenta una svolta epocale nel panorama giuridico e socio-sanitario italiano.
Essa allinea l’ordinamento interno agli standard internazionali, introducendo criteri più moderni e una visione centrata sulla persona.
La disabilità non è solo una condizione medica, ma una sfida giuridica, sociale e culturale che impone responsabilità diffuse e consapevolezza istituzionale.
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