Personale UNEP: il Ministero fornisce indicazioni per le attività esterne

Redazione 18/03/20
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Limitare gli accessi del personale presso abitazioni private, laboratori artigianali e stabilimenti industriali, locali commerciali, ogni ufficio o struttura pubblica o privata, ai soli fini dell’espletamento di attività urgente di notificazione o del compimento di atti esecutivi parimenti urgenti“.

Il ministero della Giustizia, attraverso il competente Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, e dopo aver consultato e posto specifici quesiti anche alla Protezione civile e al Ministero della Salute, ha adottato misure di contenimento e contrasto al contagio da Coronavirus anche in favore del personale in servizio negli Uffici Notificazione Esecuzioni e Protesti, “calibrate sulle peculiarità delle competenze attribuitegli”.

Si legga anche:”Termini e udienze processuali: cosa devono fare gli avvocati?”

Il Direttore generale del personale, Alessandro Leopizzi, con la nota del 12 marzo 2020, richiamando le Linee guida emanate dal Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Giudiziaria il 10 marzo 2020 per quanto già regolamentato in ordine alla riduzione della presenza del personale in ufficio  a favore dell’adozione di modalità di comunicazioni telematiche, alla contrazione degli orari di apertura al pubblico e regolamentando l’affluenza ai soli casi assolutamente imprescindibili, ha dettato alcune specifiche indicazioni relative alle modalità di attività all’esterno che il personale degli Uffici NEP svolge come compito specifico della funzione, tenendo presente il quadro normativo introdotto dal decreto-legge 8 marzo 2020, n. 11 e il cd. “periodo cuscinetto” che sospende fino al 22 marzo 2020 le udienze e “la decorrenza di tutti i termini per il compimento di qualsiasi atto nell’ambito dei procedimenti rinviati”.

La nota, infine, autorizza il personale, nel rispetto delle prescrizioni a tutela della riservatezza, ad assumere informazioni contattando l’Autorità sanitaria “per verificare lo stato di malattia o di quarantena o di permanenza domiciliare fiduciaria o di isolamento sanitario del destinatario dell’atto o dei suoi conviventi”.

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