Nuovo dpcm: fissate le soglie per la riapertura di cinema e palestre

Redazione 26/02/21
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Il nuovo governo, presieduto dal premier Mario Draghi, in considerazione della possibilità sempre più reale di una terza ondata e tenuto conto delle varianti del covid 19, ha deciso di rinviare le possibili riaperture di cinema, teatri e palestre. Pertanto, l’attuale situazione epidemiologica, non lascia ben sperare in un probabile allentamento dei divieti con il prossimo dpcm, il quale sarà condiviso con regioni e parlamento.

Le soglie da rispettare per la riapertura di cinema e palestre

Gli scienziati hanno fissato le soglie che consentiranno di procedere con la riapertura di cinema, teatri e palestre. 50 nuovi contagiati su 100 mila abitanti sarà la soglia per la riapertura dell’attività sportiva. A preoccupare è sicuramente la possibile terza ondata della pandemia e l’incubo varianti del covid 19. In considerazione dei dati così preoccupanti, anche l’ipotesi di un allentamento delle misure restrittive, si fa sempre più lontana. Con il prossimo dpcm che verrà adottato unitamente alle regioni ed al parlamento. La fase alquanto delicata che stiamo attraversando e la necessità di adottare comportamenti improntati a cautela e prudenza, fanno propendere per la necessità di rinviare la decisione su eventuali riaperture, con ogni probabilità, alla fine di marzo se non alla seconda settimana di aprile e, quindi, dopo le festività pasquali.

E’ chiaro che si andranno a formare delle mini – zone dove ci sarà un lockdown a causa dell’alta circolazione dell’agente virale e per la presenza di mutazioni dello stesso. La fascia arancione scuro scatterà laddove i dati epidemiologici saranno più confortanti e quindi in tali aree sarà indispensabile osservare le seguenti misure:  scuole chiuse, divieto di raggiungere le seconde case ed a ciò va ad aggiungersi la chiusura di bar e ristoranti.

La riapertura di palestre e piscine

Stenta ancora a ripartire l’attività sportiva nel nostro paese. Al riguardo era stata presentata una richiesta di un parere sulla ripartenza delle attività all’interno di palestre e piscine al comitato tecnico scientifico dal ministero dello sport. Il comitato tecnico scientifico ha dichiarato che l’attività sportiva potrà riprendere solo quando il numero dei contagi sarà di 50 persone per centomila abitanti e, quindi, si richiede una situazione equivalente alla c.d. Fascia bianca.

Cinema e teatri

Allo stato attuale, il ministro dei beni culturali incontrerà il comitato tecnico scientifico per valutare una possibile riapertura di cinema e teatri. Tra le varie ipotesi, vi è la possibilità che musei e parchi archeologici siano aperti al pubblico solo nel fine settimana accompagnato dalla necessità di rispettare alcune regole, quali ad esempio l’obbligo di indossare la mascherina ffp2, prenotazione di biglietti on line nominativi per consentire il tracciamento delle persone ed evitare assembramenti all’entrata delle predette strutture pubbliche, oltre alla ricorrente sanificazione delle sale destinate ad ospitare il pubblico.

Si legga anche:”DPCM Draghi: divieto di spostamenti tra regioni e seconde case”

Ristoranti e bar

Nel rispetto delle regole volte ad impedire assembramenti e limitare la circolazione delle persone, si sta valutando la possibilità di riaprire bar e ristoranti dopo le 18:00, anche perché si tratta di uno di quei settori che sta più di tutti subendo gli effetti, alquanto disastrosi, del covid 19.

Infatti, allo stato attuale, restano ancora chiusi dopo le 18:00 anche in fascia gialla. Naturalmente, sarà possibile consentire una riapertura delle predette attività solo in presenza di un favorevole andamento dei contagi, ma anche in termini di tenuta delle strutture sanitarie.

Le differenze tra zone rosse ed arancione scuro

Le zone rosse

Al fine di arginare la diffusione del contagio causato dalle varianti del covid 19, l’isolamento dei comuni maggiormente coinvolti dalla pandemia, coinvolgerà anche le località limitrofe. Saranno chiusi scuole e negozi eccettuate quelle attività che vendono beni di prima necessità, come per esempio alimentari, farmacie, edicole e tabaccai. E’ altresì, vietato uscire dalla propria abitazione se non per comprovate esigenze lavorative, di salute oppure d’urgenza. Allo stesso tempo, è vietato recarsi presso le seconde case.

Le zone arancione scuro

Nelle zone arancione scuro valgono le stesse regole dettate per le zone arancioni, ma con qualche restrizione in più. Pertanto, oltre al divieto di uscire dal proprio comune di residenza, si aggiunge la chiusura di bar e ristoranti, nonché di tutte le scuole ed università. Trattasi di un livello intermedio tra la zona arancione ed il lockdown totale. Naturalmente, resta il coprifuoco dalle 22:00 alle 5:00.

 

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