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La Legge di Bilancio 2017, da domenica in Commissione di Bilancio alla Camera, prevede non solo la conferma del super-ammortamento al 140% del 2016, ma anche l’introduzione dello speciale iper-ammortamento al 250%. L’iper-ammortamento riguarda gli investimenti digitali di ricerca e innovazione, ma è sottoposto a particolari condizioni.
Vediamo quando le imprese potranno l’iper-ammortamento al 250%.
Che cos’è l’iper-ammortamento?
La nuova Legge di Bilancio in discussione alla Camera introdurrà con ogni probabilità un iper-ammortamento al 250% per le imprese che investono in ricerca, sviluppo e innovazione. Per determinati beni, dunque, le aziende potranno ammortizzare il cespite in oggetto al 250% del suo valore invece che al cento per cento.
L’iper-ammortamento, che nel 2017 si affiancherà quasi sicuramente al confermato super-ammortamento, è collegato al Piano Nazionale Industria 4.0 e ha lo scopo di spingere le aziende italiane a investire nell’innovazione tecnologica.
Quali beni rientrano nell’iper-ammortamento?
Rientreranno nell’iper-ammortamento per il 2017 solo alcune categorie di beni strumentali, il cui funzionamento dovrà essere controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite sensori.
Tra i beni che permetteranno di accedere all’agevolazione saranno ammesse macchine utensili operanti con laser e altri processi a flusso di energia, macchine per la realizzazione di prodotti tramite trasformazioni delle materie prime, robot collaborativi e sistemi multi-robot. Rientreranno nell’ammortamento anche gli strumenti per il carico e lo scarico, i dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati e gli AGV.
Saranno inoltre ammessi i dispositivi per la sensorizzazione, l’interconnessione e il controllo automatico dei processi, i sistemi di trattamento e recupero di acqua, aria e sostanze chimiche e organiche e i sistemi di segnalazione dell’efficienza del processo.
Quali caratteristiche tecniche sono necessarie?
I beni che rientrano nell’iper-ammortamento devono inoltre possedere delle precise caratteristiche tecniche. Le nuove macchine acquistate dalle aziende dovranno infatti essere controllate tramite CNC (Computer Numerical Control) o PLC (Programmable Logic Controller) e soprattutto essere interconnesse ai sistemi informatici di fabbrica.
I beni in oggetto dovranno anche possedere interfaccia uomo / macchina semplici e intuitive e rispondere a determinati parametri di sicurezza, salute e igiene. Solo a tutte queste condizioni potranno rientrare nella maxi-agevolazione al 250%.
Iper-ammortamento: è necessaria la perizia tecnica
Ma non è finita: per ottenere l’iper-ammortamento al 250%, le imprese dovranno produrre una perizia tecnica giurata rilasciata da un perito industriale o da un ingegnere qualificato. La perizia giurata dovrà attestare che il bene in esame possiede tutte le caratteristiche sopraelencate e può quindi accedere alle agevolazioni.
Per i beni di costo inferiore a 500mila euro, comunque, sarà consentito produrre una dichiarazione di atto notorio resa dal legale rappresentante.
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