La riserva frazionaria -Scheda di Diritto

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La riserva frazionaria è la percentuale dei depositi bancari che per legge la banca è tenuta a detenere sotto forma di contanti o di attività facilmente liquidabili.
Questa è l’insieme delle poste contabili che, in percentuale ai depositi, un istituto di credito non può erogare.

Indice

1. Le Origini e la finalità della riserva frazionaria


Nei secoli scorsi i gioiellieri, che ricevevano in deposito l’oro, compresero che si poteva tenere in cassaforte esclusivamente una piccola parte dello stesso ricevuto in deposito, perché i depositi di metallo prezioso superavano di solito i prelievi di oro ed esclusivamente in rare occasioni accadeva il contrario.
Per affrontare questa evenienza, i gioiellieri tenevano parte dell’oro ricevuto, utilizzando la restante quota di oro per impieghi redditizi.
Le stesse regole, applicate alla moneta, valgono per le banche moderne che sono l’evoluzione dell’attività dei gioiellieri.
Lo scopo della è obbligare le banche a garantire un livello minimo di liquidità, che deve soddisfare la normale operatività degli istituti.
La riserva frazionaria è uno strumento di politica monetaria, al pari della leva dei tassi di interesse, che permette alle banche centrali e ai governi di contenere il debito presente nel sistema, o, viceversa, di praticare una politica monetaria caratterizzata dall’espansione e dall’inflazione.
La riserva obbligatoria può essere decisa dai governi e dalle banche centrali, imponendo alle stesse di non prestare oltre un determinato multiplo del loro patrimonio di vigilanza, vale a dire, di accantonare presso le banche centrali una determinata percentuale dei crediti concessi.
In Italia la legge impone di depositare l’1% che è la riserva obbligatoria presso la Banca d’Italia.
A parte questa somma la banca si cautela mettendo a riserva libera un’altra percentuale dei depositi. 


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2. La descrizione


La riserva frazionaria è composta da:
Riserva obbligatoria, che deve essere accantonata alle banche centrali in appositi conti degli istituti di credito.
Serve alla banca centrale per garantire che ogni banca riesca a saldare i propri debiti con gli altri istituti in sede di Camera di Compensazione interbancaria.
Se viene aumentata più di questo limite minimo, diventa uno strumento di politica monetaria, gestito da Governi e banche centrali.
In Italia, in base al Testo Unico Bancario, questo accantonamento di depositi non viene utilizzato come garanzia dei correntisti in caso di corsa agli sportelli.
Rappresenta, di conseguenza, un accantonamento contabile e finanziario, le quali somme sono versate presso la Banca Centrale.
 Riserva a garanzia dei conti correnti, che è un fondo interbancario che funziona come garanzia  dei correntisti, di un accantonamento contabile, in altri Paesi pagato.
Riserva legale e statutaria, che sono una percentuale dei depositi che una banca decide volontariamente di accantonare, entro un massimale che stabilisce la legge.
In Paesi come Regno Unito, Canada, Australia non è richiesta neanche a copertura obbligatoria.
In Europa non è prevista riserva frazionaria per depositi con durata prestabilita superiore a due anni, depositi rimborsabili con preavviso superiore a due anni, pronti contro termine, titoli di debito emessi con durata prestabilita superiore a due anni.
È al 2% per ogni altra passività compresa nell’aggregato soggetto a riserva come stabilito dall’articolo 4 del regolamento 1745/2003 della BCE.
La banca deve possedere una contropartita in contante di ogni passività, per un valore che oggi è compreso tra 0 e 2 punti percentuali.
Dal 18 gennaio 2012 il coefficiente è 1%.
Se una banca non ha più riserve sufficienti, le deve obbligatoriamente reintegrare, ritirando qualche prestito ed eventualmente rallentando l’emissione di altri prestiti.
La riserva è indispensabile per le banche con la finalità di tenere nelle filiali il contante necessario ai prelievi ordinari dei correntisti, nei quali rientrano indirettamente assegni e bonifici da loro emessi e incassati dai destinatari del titolo di credito.
A questo proposito si deve considerare che ogni anno vengono immesse in circolazione delle banconote in relazione con alcuni parametri, tra i quali la crescita economica dei paesi.
La riserva frazionaria è il principale strumento di trasmissione della politica monetaria dalla banca centrale alle altre banche.
La riserva delle singole banche è aggiornata in modo periodico in relazione alla rilevazione del capitale prestato.
La garanzia può essere posta dopo avere effettuato la camera di compensazione con gli altri istituti di credito del sistema.

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Dott.ssa Concas Alessandra

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