La Presunzione -Scheda di Diritto

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La presunzione è un istituto giuridico che fa parte del diritto italiano.
La sua definizione sostiene che sia come la conseguenza che la legge o il giudice trae da un fatto noto per risalire a un fatto ignoto.

Indice

1. Presunzione semplice e presunzione legale


Su questo argomento, in diritto processuale sia civile sia penale, si è formata una fitta rete di regole legali di valutazione che limitano il potere del giudice nel valutare liberamente le presunzioni.
Da queste regole nasce la distinzione tra presunzioni semplici e presunzioni legali.
Le presunzioni semplici o praesumptiones hominis, sono quelle che la legge lascia al libero apprezzamento del giudice.
Le presunzioni legali o praesumptiones iuris, sono quelle il quale valore probatorio è riconosciuto in modo automatico dalla legge, senza che il giudice le possa valutare liberamente.
A loro volta le presunzioni legali si suddividono a seconda del grado di vincolo in
Presunzioni legali assolute e Presunzioni relative
Nelle prime, dette anche praesumptiones iuris et de iure, non è ammessa la prova contraria.
Nelle seconde, dette anche praesumptiones iuris tantum è possibile fornire una prova contraria.
Le presunzioni semplici sono quelle che la legge non stabilisce espressamente, rimettendole al libero apprezzamento del giudice.
In questo senso si esprimeva il codice civile del 1865 all’articolo1354:
 “Le presunzioni che non sono stabilite dalla legge, sono lasciate alla prudenza del giudice” e ancora adesso si esprime il codice civile del 1942 all’articolo 2729:
Le presunzioni non stabilite dalla legge sono lasciate alla prudenza del giudice”.
Sono quelle che il giudice trae da un fatto noto per risalire a un fatto ignoto.
Gli stessi articoli aggiungono:
Il giudice non deve ammettere che presunzioni gravi, precise e concordanti.
Non si tratta di una libertà di apprezzamento senza limiti.
La legge esige una particolare cautela nel lasciare entrare nel processo le regole di esperienza con le quali dedurre da fatti noti i fatti ignoti.
Gravi e precise significa che queste regole devono essere serie.
Concordanti significa che si auspica un concorso di più indizi, non escludendo che al convincimento del giudice possa bastare un’unica presunzione.
Presunzioni legali sono quelle la quale efficacia, o il quale valore, non sono riportati al libero apprezzamento del giudice, ma sono stabilite direttamente dalla legge.
Sono quelle conseguenze che la legge trae da un fatto noto per risalire a un fatto ignoto. 

2. Praesumptio iuris et de iure


Praesumptio iuris et de iure è una locuzione latina che indica la presunzione giuridica che non ammette una prova contraria.
Anche in diritto canonico, secondo l’insegnamento romanistico, valgono gli stessi principi.

3. Praesumptio iuris tantum


Praesumptio iuris tantum o iuris sempliciter che è la locuzione utilizzata in diritto canonico, è una locuzione latina che indica la presunzione giuridica che ammette una prova contraria, prevede esclusivamente un’inversione dell’onere della prova.
Normalmente nelle cause civili onus probandi incumbit actori, vale a dire, spetta a chi fa valere in giudizio un suo diritto provare i fatti materiali posti a base della sua affermazione, mentre ha esclusivamente la facoltà, e non l’obbligo, di provare il suo diritto perché per questo subentra il principio iura novit curia.
Il magistrato conosce le regole di diritto e può integrare con le sue conoscenze un’eventuale insufficiente prospettazione dei principi di diritto fatta dall’attore.
L’inversione dell’onere della prova si realizza, ad esempio, in materia di responsabilità contrattuale. Chi causa il danno deve provare di avere adottato le misure idonee con la finalità di evitarlo.

4. Id quod plerumque accidit


Id quod plerumque accidit è una locuzione in lingua latina utilizzata nel linguaggio giuridico.
Significa quello che accade più spesso, quello che accade di solito, o anche il caso più possibile, quello che costituisce la comune esperienza.
Sulla base di questa locuzione il legislatore introduce la presunzione relativa, che inverte l’onere della prova lasciando lo spazio alla prova contraria.
La stessa deve essere distinta dalla presunzione semplice o praesumptiones hominis che la legge lascia al libero apprezzamento del giudice.

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Dott.ssa Concas Alessandra

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