La Corte d’Assise -Scheda di Diritto

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La Corte d’Assise, negli ordinamenti giuridici di diritto comune, è un organo giurisdizionale che giudica i reati più gravi, costituito da magistrati di carriera e privati cittadini, scelti con determinati metodi e modalità.
“Assise” era alle origini il plurale di “assisa”, termine caduto in disuso derivato dal verbo latino “assidere”, che significa “sedere” in particolare “sedere come giudice”, sotto il condizionamento del francese “assises”, con significato equivalente a “sessione” o “seduta”.
In passato indicò la seduta di un Tribunale Feudale o un’assemblea di signori feudali.

Indice

1. Le origini e l’evoluzione


La costituzione francese del 1791 stabilì il principio secondo il quale nei processi penali le questioni di fatto dovevano essere decise da una giuria di cittadini e quelle di diritto da giudici togati.
In questo modo si voleva realizzare la partecipazione dei cittadini all’amministrazione della giustizia, in coerenza con il principio di sovranità nazionale affermato dalla Rivoluzione francese. L’istituito della giuria era mutuato dal sistema giudiziario inglese, che gli illuministi francesi del XVIII secolo ammiravano e lo contrapponevano al sistema dell’Ancien Régime dove, principalmente nei potenti Parlements, le funzioni giurisdizionali erano appannaggio di un ceto ristretto, la noblesse de robe.
La denominazione Cour D’Assises risale al Code d’instruction criminelle napoleonico del 1808. Nel 2000 è stata istituita la Cour D’Aassises D’appel, mentre in precedenza contro le sentenze della Cour D’assises era possibile esclusivamente il ricorso alla Cour de Cassation.
La Corte D’assise come altre istituzioni francesi, si è diffusa in altre nazioni europee ed extraeuropee, soprattutto sulla scia delle conquiste napoleoniche e dell’espansione coloniale.
In Italia la Corte d’Assise, introdotta durante la dominazione napoleonica, fu ripresa dal Codice di procedura penale del Regno di Sardegna del 1859.
All’inizio era composta, sul modello francese, da un Presidente, tre giudici togati, due Assessori e una giuria di dodici cittadini.
Nel 1907 furono eliminati i due giudici togati che affiancavano il Presidente e nel1913il numero dei giurati fu ridotto a dieci.
In epoca fascista, con Regio Decreto 23 marzo 1931, n. 249, il ruolo dei giudici laici fu ridimensionato, furono ridotti a cinque e fatti sedere, con il nome di assessori, in un unico collegio giudicante insieme a due togati.
Il Decreto Legge 5 ottobre 1944, n. 290, mutò il nome degli Assessori in giudici popolari.
Nel 1946 si ritornò alla vecchia composizione di un Presidente e dieci giurati.
La Legge 10 aprile 1951, n. 287, ancora vigente, stabilì la composizione in due giudici togati e sei giudici popolari.
La stessa legge ha istituto la Corte D’assise D’appello

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2. Le caratteristiche


La partecipazione dei giudici laici può essere realizzata facendo sedere gli stessi in un unico collegio giudicante con i giudici professionali, come attualmente avviene sia in Italia sia in Francia, oppure in un collegio separato.
La giuria ha il compito di decidere sulle questioni di fatto, secondo il modello anglosassone all’inizio seguito in Francia e altrove.
Si può anche adottare una soluzione mista, come in Belgio, con i giurati che prima decidono in modo separato le questioni di fatto e successivamente, insieme ai giudici togati, le questioni di diritto.
Organi analoghi alla Corte D’assise sono il Tribunal del Jurado spagnolo e il Tribunal do Júri brasiliano.
Forme di partecipazione dei cittadini all’amministrazione della giustizia, attraverso la giuria o la presenza in collegi giudicanti insieme a giudici togati, cosiddetto scabinato, si ritrovano anche in altri ordinamenti.
All’inizio contro le sentenze della Corte D’assise era concesso esclusivamente il ricorso alla
Corte di Cassazione.
La situazione è ancora così, ad esempio, in Belgio, mentre in altri ordinamenti, come Italia e Francia, è stata istituita la Corte D’assise D’appello, allo stesso modo costituita da giudici togati e laici, come giudice di merito in secondo grado. 

3. La Corte d’Assise in Italia


Nell’ordinamento italiano la Corte D’assise e la Corte D’assise D’appello sono attualmente disciplinate dalla Legge 10 aprile 1951, n. 287, stabilendo che in ogni distretto di Corte D’appello siano istituite una o più Corti D’Assise, ognuna competente per una circoscrizione denominata circolo, che può coincidere con il distretto o essere una sua parte (art. 1) e una o più Corti D’assise D’appello, che giudicano sugli appelli proposti contro le sentenze e gli altri provvedimenti emessi dalle Corti D’assise (art. 2).

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Dott.ssa Concas Alessandra

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