Il licenziamento illegittimo può essere comprovato da documenti aziendali riservati

Redazione 18/07/12
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In materia di licenziamento illegittimo, la Corte di Cassazione con la sentenza n. 12119 del 16 luglio 2012 ha chiarito che deve considerarsi ammissibile l’allegazione in giudizio da parte del lavoratore di documenti aziendali qualora gli stessi, oltre ad essere fondamentali per discolparlo, risultino riservati.

Nello specifico il Supremo Collegio ha sottolineato come la raccolta di documenti riservati sotto forma di fotocopie o su supporto informatico, non possa essere considerata quale impossessamento illegittimo. Tale ultimo comportamento è riconducibile solo al caso in cui la raccolta dei suddetti documenti sia effettuata a posteriori e senza l’autorizzazione dell’azienda.

In definitiva il principio scaturente dalla sentenza è volto ad anteporre il diritto di difesa in giudizio a quello di riservatezza aziendale.

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