Garante privacy: ok per i certificati anagrafici alle poste

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Il Garante per la protezione dei dati personali ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto predisposto dal Ministero dell’Interno in merito alla possibilità di richiedere ed ottenere i certificati anagrafici alle Poste, nei Comuni al di sotto dei 15mila abitanti, così come si legge nella newsletter dell’Autorità del 27 novembre 2023.

Indice

1. Lo schema di decreto


Lo schema del decreto proposto dal Ministro dell’Interno si colloca all’interno del progetto “Polis – case di servizi di cittadinanza digitale”, il quale prevede che i certificati disponibili nell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR) possano essere rilasciati ai cittadini dei Comuni con abitanti inferiori alle 15mila unità, anche presso gli sportelli di Poste Italiane.
Data la delicatezza della materia, che implica il trattamento di dati personali su larga scala, il Ministero ha previsto per gli sportelli postali che vorranno fornire questo servizio l’adozione di specifiche misure tecniche ed organizzative di sicurezza e protezione dei dati personali, che sono state considerate valutate positivamente dall’Autorità a protezione dei dati, anche perché sono state seguite le indicazioni e linee guida fornite dal Garante stesso per assicurare il rispetto della disciplina in materia di protezione dei dati personali.
È stata svolta una valutazione di impatto (DPIA Data Protection Impact Assessment) e nella nota che ha rilasciato il parere sono state prese in considerazione anche le misure dal lato della cybersicurezza.
Questa proficua collaborazione tra Ministero e Garante è stata valutata come il segnale positivo del fatto che si assiste ad una attenzione sempre crescente non solo ai temi della data protection, le cui disposizioni, dopo un iniziale periodo di diffidenza, sono sempre più spesso accolte nei progetti con consapevolezza e cognizione di causa, ma anche a quelli della sicurezza dal lato tecnico-informatico, il che dimostra che il nostro Paese è ben intenzionato a recuperare il gap che ci separa dal resto dell’Europa sul punto.
Il testo del decreto prevede, in particolare, che il richiedente e i componenti della propria famiglia anagrafica possano richiedere i certificati anagrafici da remoto tramite i servizi telematici di Poste Italiane. Soltanto i dipendenti di Poste Italiane, abilitati all’accesso alla Piattaforma Polis, potranno essere operatori in esclusiva dell’erogazione dei certificati anagrafici degli iscritti nell’ANPR.


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2. Come funziona il rilascio dei certificati


Gli addetti al rilascio dei certificati, che senza dubbio dovranno ricevere una adeguata formazione, non solo sul processo di rilascio dei certificati, ma anche in materia di protezione dei dati personali, dovranno svolgere il loro compito seguendo una procedura redatta ad hoc volta principalmente a identificare i soggetti e permettere loro l’autenticazione tramite l’utilizzo di smart card coperte e protette da crittografia. È prevista la registrazione dei log di accesso e la conservazione dei dati di accesso per trentasei mesi, al fine di assicurare che tutte le operazioni svolte vengano tracciate.
Per ottenere il certificato i cittadini dovranno recarsi di persona presso gli sportelli dedicati di Poste Italiane. L’identificazione avviene tramite presentazione del proprio codice fiscale e di un documento di riconoscimento. Dopo la verifica dell’identità del richiedente, l’operatore di Poste potrà stampare il certificato.
Ricordiamo che questa procedura è prevista solo per i Comuni con una popolazione che non superi i 15.000 abitanti. Una volta superata detta soglia, la richiesta dei certificati potrà effettuarsi come sempre solo tramite gli sportelli dell’anagrafe di riferimento.

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Avv. Luisa Di Giacomo

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