Evasione fiscale: anche se si prelevano ingenti somme dal conto

Redazione 19/04/16
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Tutti i versamenti non giustificati si considerano guadagni non dichiarati al Fisco, mentre i prelievi di cui non viene indicato il beneficiario si considerano investimenti, e quindi, anche per questi ultimi, scatta una presunzione di evasione fiscale.

È quanto affermato dalla Commissione Tributaria di Catanzaro con la sentenza 475 del 2016.

Secondo i giudici calabresi, il contribuente, anche nell’ambito della dichiarazione dei redditi ai fini Irpef, deve essere sempre pronto a dimostrare all’Agenzia delle Entrate il beneficiario dei prelievi dal conto.

Chi preleva ingenti somme di danaro dal proprio conto corrente senza, poi, riuscire a dimostrare al Fisco a cosa sono serviti o a chi sono stati dati rischia, infatti, una condanna per evasione fiscale.

Invero, non può sottacersi che tale meccanismo vale solo per le società e non anche per i liberi professionisti atteso che la Corte Costituzionale nel 2014 ha dichiarato incostituzionale la norma che prevedeva l’estensione anche a tali soggetti.

Tuttavia,  c’è ancora chi ritiene che la mancata indicazione del beneficiario dei prelevamenti configuri un’evasione fiscale.

Si badi, la presunzione di evasione scatterebbe solo in presenza di prelievi “sostanziosi” e non certo quando si tratta di poche centinaia di euro utilizzate per le normali attività quotidiane. 

Redazione

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