Esame avvocato 2024-25: accolta la richiesta di mantenere le modalità

Lorena Papini 14/02/24
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AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati) comunica l’accoglimento degli emendamenti proposti per il decreto Milleproroghe. Il 9 gennaio 2024, AIGA aveva infatti comunicato di aver presentato un emendamento al Decreto Milleproroghe, chiedendo di confermare le modalità dell’esame avvocato adottate per la sessione 2023. Si tratterebbe dunque di una proroga dell’entrata in vigore delle modalità di esame stabilite dalla Legge 247/12.

Indice

1. La richiesta dell’AIGA per l’esame da avvocato 2024-25


La richiesta deriva dalla sentita necessità di riforma delle modalità di accesso alla professione: «Ove le Istituzioni politiche e forensi non prorogassero l’entrata in vigore delle modalità di svolgimento delle prove di esame previste dall’attuale legge professionale» dichiara il Presidente Nazionale AIGA Carlo Foglieni, «ci troveremmo nella paradossale condizione di disattendere le decisioni prese durante il recente Congresso Nazionale Forense, durante il quale è stata approvata, a maggioranza assoluta, la richiesta di riforma dell’accesso alla professione, attraverso una modifica dell’esame di abilitazione che allo stato attuale è non solo anacronistica e non funzionale ma soprattutto in palese contrasto con quanto deliberato dalla massima assise dell’avvocatura».
La richiesta è in continuità con le proteste che l’anno scorso l’associazione aveva proposto contro il ritorno della modalità a tre scritti, di cui avevamo parlato in questo articolo.

2. Un percorso di formazione altamente qualificante


Il percorso di accesso alla professione, comunica l’associazione, dovrebbe essere ripensato in ottica di non ripetere inutilmente delle prove già superate, ma di dimostrare la preparazione e la competenza dei nuovi avvocati. «Tale modalità, (…) è disarmonica rispetto all’innovato percorso formativo cui sono tenuti i praticanti e totalmente avulso dal contesto in cui i futuri avvocati saranno chiamati ad operare» – continuano gli Avv.ti Roberto Scotti, Responsabile Nazionale della Consulta per i Praticanti AIGA, e Giulia Pesce, Coordinatrice del dipartimento Accesso alla professione, «sull’assunto che l’entrata in vigore dell’obbligatorietà delle scuole forensi, e dunque il necessario superamento di prove valutative intermedie e di una finale, garantiscono un percorso altamente professionalizzante in ragione del quale si dovrebbe favorire l’adozione di una struttura completamente diversa dell’esame di abilitazione che dovrebbe essere teso a garantire la dimostrazione del raggiungimento delle effettive competenze necessarie per adempiere alle funzioni difensive cui l’aspirante avvocato sarà chiamato».

3. L’accoglimento degli emendamenti


L’Associazione Italiana Giovani Avvocati esprime, con comunicato del 14 febbraio 2024, grande soddisfazione per l’approvazione, nelle commissioni Affari Costituzionali/interni e Bilancio riunite, degli emendamenti proposti al “decreto Milleproroghe” in tema di abilitazione all’esercizio della professione forense e per l’abilitazione dinnanzi alle giurisdizioni superiori.
Con il primo emendamento (“Esame di Stato”) vengono, infatti, confermate anche per la sessione 2024 le modalità d’esame già previste per la sessione 2023. “La conferma delle prove previste per la precedente sessione –precisa il Presidente Nazionale Carlo Foglieni- contribuirà a fornire continuità e maggiore sicurezza al percorso di formazione obbligatoria intrapreso dai giovani praticanti avvocati, garantendo univocità di trattamento fra i canditati delle varie sessioni. Rappresenta, inoltre, importante punto di partenza nel processo di avvicinamento alla riforma dell’esame di abilitazione, come prospettata dalla nostra Associazione all’ultimo Congresso Nazionale Forense”.

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