Doppio cognome: la madre di una coppia di fatto può evitare che il figlio abbia il cognome del padre? 

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Dopo la recente pronuncia della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo attribuire ai figli in modo automatico il cognome paterno, alcuni hanno subito provveduto a chiedere se la madre possa dare al figlio il suo cognome se il padre non vuole oppure, a questo fine, e in attesa di una legge che chiarisca come ci si debba comportare in simili casi, ci si è chiesti se sia sempre necessario il consenso di entrambi i genitori.

La questione è stata presa in considerazione, in tempo record, da un giudice.

Il Tribunale di Pesaro con una recente sentenza, ha fornito una risposta interessante. 

In questo articolo scriveremo sulla questione.

Indice 

  1. Un figlio appena nato quale cognome ha?
  2. Il padre può fare opposizione opporre in merito al cognome della madre dato al figlio?
  3. In una coppia di fatto quale cognome prende il bambino?
  4. I genitori possono scegliere l’ordine del cognome del figlio?
  5. I genitori possono dare al figlio un cognome unico?
  6. Che cosa accade se i genitori non si accordano?
  7. La madre può dare al figlio esclusivamente il suo cognome?
  8. I figli dei figli quale cognome avranno?
  9. È possibile cambiare il proprio cognome?
  10. Il provvedimento del Tribunale di Pesaro

1. Un figlio appena nato quale cognome ha?

Al momento della nascita il figlio prende, in automatico, senza che ci debba essere l’accordo dei genitori, il cognome sia del padre sia della madre.

Questo significa che dal giorno della sentenza della Corte Costituzionale, che ha valore per ogni cittadino, i bambini che nasceranno avranno il doppio cognome.

2. Il padre può fare opposizione in merito al cognome della madre dato al figlio? 

Il cognome della madre, allo stesso modo di quello del padre, viene attribuito al neonato indipendentemente dal volere contrario di uno dei due genitori

Il padre non si potrà opporre al fatto che il bambino abbia il doppio cognome. 

La sintesi della pronuncia è stata che il cognome della madre viene aggiunto a quello del padre anche se l’uomo si oppone. 

3. In una coppia di fatto quale cognome prende il bambino?

Anche nelle coppie di fatto il bambino prende il cognome del padre e della madre

La madre non può dare al figlio esclusivamente il suo cognome in segno di ripicca per l’abbandono del  padre.

Il cognome del padre è subordinato al fatto che lo stesso riconosca il figlio come suo. 

La madre non può dare al figlio il cognome di un uomo che ancora non ha fatto il riconoscimento, ma può citare in Tribunale il presunto padre, in modo che, attraverso il test del Dna, il giudice accerti la paternità e disponga coattivamente il riconoscimento.

4. I genitori possono scegliere l’ordine del cognome del figlio?

L’attribuzione al figlio in modo automatico del doppio cognome prevede che venga attribuito, prima il cognome del padre e poi quello della madre. ( C. Cost. sent. n. 24/4/2017)

Nonostante questo, la coppia può anche optare per un ordine diverso, dando prima il cognome della madre e poi quello del padre.


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5. I genitori possono dare al figlio un cognome unico?

Il doppio cognome non è obbligatorio

I genitori potranno dare al figlio anche un unico cognome, quello del padre o quello della madre. 

Questo è subordinato al loro accordo.

6. Che cosa accade se i genitori non si accordano?

Se i genitori non riescono a trovare un accordo sul cognome da dare al minore o sull’ordine dei cognomi, dovrà essere il giudice a scegliere, lo dovrà fare in base agli interessi del minore

Forse, in mancanza ancora di una legge che faccia ordine nella materia, il Tribunale attribuirà al figlio il cognome di entrambi i genitori, nel seguente ordine, prima quello paterno e poi quello materno. 

Esistono casi nei quali il giudice ha negato il cognome paterno quando lo stesso è collegato a degli ambienti criminali di particolare rilievo nazionale.

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L’opera si pone quale strumento utile al professionista per affrontare le problematiche e le questioni inerenti i rapporti genitori – figli, sul piano civilistico, penalistico e, altresì, internazionale.La trattazione delle singole tematiche è accompagnata dall’analisi della relativa giurisprudenza.Particolare rilievo è dato alle tipologie di tutela accordate ai figli e alle diverse forme di responsabilità dei genitori nei confronti dei figli stessi, nonché dei terzi.Completano l’opera i riferimenti alla normativa sovranazionale in materia di prole e, in particolare, di minori.Alessio AnceschiEsercita la professione legale a Sassuolo (MO). È Autore di numerosi contributi giuridici in materia di Diritto di famiglia, diritto privato internazionale e responsabilità professionale. Tra le sue opere giuridiche possono ricordarsi “Il minore autore e vittima di reato” (2011), “L’azione civile nel processo penale” (2012), “Il diritto comunitario e internazionale della famiglia” (2015) e “Il compenso dell’avvocato” (2017). Per questa casa editrice ha scritto, tra gli altri, “Inadempimenti e responsabilità civile, penale e disciplinare dell’avvocato” (2011), “Illeciti penali nei rapporti di famiglia e responsabilità civile” (2012) e “L’assegnazione della casa” (2013). Di recente ha pubblicato anche il libro “Geografia degli antichi Stati emiliani” (2018) e varie monografie sulla storia dei confini d’Italia.

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7. La madre può dare al figlio esclusivamente il suo cognome?

Anche in una coppia di fatto, la madre non può dare al figlio esclusivamente il suo cognome senza il consenso del padre. 

Anche agendo in modo autonomo, magari perché il padre è scappato, gli dovrà dare il cognome di entrambi i genitori. 

Come scritto in precedenza, il cognome paterno scatta esclusivamente se lo stesso ha riconosciuto il figlio.

8. I figli dei figli quale cognome avranno?

In relazione alle “seconde generazioni” che, avendo due genitori con doppio cognome, dovrà essere la legge a stabilire quali cognomi i nipoti porteranno. 

In Spagna, i nipoti prendono esclusivamente il primo cognome dei genitori. 

Ad esempio, il figlio di Anna Bianchi Verdi e di Paolo Greco Romano si chiamerà Simone Bianchi Greco.

In Italia si attende che sia il Parlamento a disciplinare questo fenomeno e a stabilire quale cognome avrà il figlio di due genitori con doppio cognome. 

Forse anche in questo caso i genitori potranno scegliere un unico cognome a testa e indicare quali di questi dare al figlio.

9. È possibile cambiare il proprio cognome?

La sentenza della Corte Costituzionale non ha effetto retroattivo. 

Questo non toglie che chi è nato prima della pronuncia della Consulta si possa rivolgere al Prefetto per chiedere la modifica del suo cognome aggiungendo, a quello paterno, anche quello materno.

In simili casi, per i minorenni si renderà necessario il consenso di entrambi i genitori. 

10. Il provvedimento del Tribunale di Pesaro

Il Tribunale di Pesaro ha pronunciato il suo decreto, immediatamente esecutivo, il 28 aprile chiarendo che, nel caso esaminato, l’aggiunta del cognome è in linea con l’interesse del minore.

L’ufficiale di Stato civile riceve l’ordine di modificare l’atto di nascita aggiungendo al cognome del padre quello della madre, oltre alla disposizione di annotare il decreto a margine dell’atto rettificato.

In realtà la madre del minore aveva chiesto di anteporre il suo cognome a quello del padre, una possibilità che potrebbe essere motivo di altro contenzioso visto che la Corte costituzionale passa la parola al giudice nel caso di contrasti sull’ordine. 

Per il momento, non pensiamo all’ordine, siamo soddisfatti del risultato ottenuto – dice l’avvocato Andrea Nobili – la nostra richiesta era supportata dalla sentenza del giudice delle leggi del 2016, e dalla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo. 

Ma certo sarebbe stata molto più dura senza l’ultimo miglio, compiuto della Consulta pochi giorni fa. 

Ora serve una legge.

Intanto aspettiamo anche le motivazioni della Corte costituzionale.

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