Decreto ristori: misure per cittadini e imprese

Redazione 05/11/20
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L’aumento dei contagi da coronavirus, che sta riguardando l’Italia e molti altri Paesi europei, ha reso necessario introdurre misure più restrittive a tutela della salute di tutti.

Il Governo resta coerente con la linea che ha sempre seguito: la priorità assoluta è la protezione della salute dei cittadini e quindi il contenimento del virus, che rappresenta, allo stesso tempo, anche la migliore misura per difendere la tenuta economica e sociale complessiva del Paese.

Con gli ultimi provvedimenti è stato chiesto un sacrificio molto importante a settori che sono già stati particolarmente colpiti dalle conseguenze della pandemia. A tutela di queste categorie di imprese e di lavoratori, il Governo è intervenuto con un Decreto che mobilita risorse importanti, per realizzare un insieme di interventi caratterizzati da rapidità, semplicità ed efficacia.

Il Decreto Ristori prevede infatti un mix di misure di sostegno molto forti e nette, che saranno aggiuntive rispetto a quelle già varate all’inizio della pandemia e nei mesi scorsi e che sono disegnate per consentire che i ristori alle categorie interessate siano erogati in modo molto rapido.

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“Abbiamo sempre considerato la tutela della salute di tutti la priorità e la condizione essenziale per proteggere il tessuto economico e sociale del Paese e per permetterne la ripartenza. E abbiamo sempre detto che avremmo garantito il necessario sostegno ai lavoratori e alle imprese che devono sostenere il peso di questi sacrifici. Con il decreto siamo coerenti a questo principio dimostrando concretamente che l’Italia è in grado di affrontare questa fase difficile proteggendo chi è in difficoltà e preparando la ripresa e il rilancio dell’economia”, ha sottolineato il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri.

Decreto Ristori – un sostegno veloce, semplice, diretto.
Contributi a fondo perduto direttamente sui conti correnti delle imprese. Ulteriori sei settimane di Cassa integrazione ordinaria. Credito di imposta affitti commerciali e cancellazione della seconda rata IMU. Indennità una tantum di 800€ per i lavoratori dello sport e di 1000€ per i lavoratori del turismo. Due nuove tranche di 400€ del reddito di emergenza per chi ne aveva diritto.

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SOSTEGNO ALLE IMPRESE

Contributo a fondo perduto

Per sostenere le attività interessate dalle misure restrittive introdotte per contenere la diffusione dell’epidemia viene riconosciuto un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti con una partita Iva aperta alla data del 25 ottobre 2020. Adottando la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle Entrate per i contributi a fondo perduto previsti dal DL Rilancio (che prevedeva l’erogazione direttamente sul conto corrente bancario o postale per le imprese che avessero subito un calo del fatturato di almeno il 33% ad aprile 2020 rispetto ad aprile 2019), si conta di elargire una nuova tranche di contributi alle imprese che hanno dovuto chiudere o limitare la propria attività.

La platea includerà anche le imprese con fatturato maggiore di 5 milioni (con un ristoro pari al 10% del calo del fatturato) per un totale ampiamente superiore alle 300.000 imprese interessate. Sarà complessivamente un meccanismo più generoso di quello precedente, considerato che nella maggior parte dei casi considerati verrà corrisposto un contributo dal 100% al 400% di quello corrisposto in precedenza. L’ammontare massimo del contributo stesso è pari a 150.000 euro.

Sostegno allo sport dilettantistico

Per far fronte alle difficoltà delle associazioni e società sportive dilettantistiche viene istituito un apposito Fondo le cui risorse verranno assegnate al Dipartimento per lo Sport. Il Fondo viene rifinanziato per 50 milioni di euro per il 2020 per l’adozione di misure di sostegno e ripresa delle associazioni e società sportive dilettantistiche che hanno cessato o ridotto la propria attività, tenendo conto del servizio di interesse generale che queste associazioni svolgono, soprattutto per le comunità locali e i giovani.

Blocco dei pignoramenti

Fino al 31 dicembre del 2020 in tutto il territorio nazionale è sospesa ogni procedura esecutiva per il pignoramento immobiliare che abbia ad oggetto l’abitazione principale del debitore.

Sostegno al settore e agli operatori del turismo, della cultura e dello spettacolo

Alcuni dei settori maggiormente colpiti dall’epidemia sono quelli del turismo, della cultura e dello spettacolo, per i quali sono state adottate ulteriori azioni di sostegno, al fine di non aggravare i pesanti impatti sulle attività dei diversi comparti, sull’occupazione diretta e sull’indotto. Vengono quindi stanziati ulteriori 400 milioni di euro, per incrementare le risorse a disposizione del Fondo a sostegno delle agenzie di viaggio e dei tour operator, nonché delle guide e degli accompagnatori turistici (per 400 milioni, oltre ai 265 milioni stanziati in precedenza), del Fondo per il sostegno dello spettacolo del cinema e dell’audiovisivo (100 milioni di euro) e del Fondo per le emergenze di imprese e istituzioni culturali (50 milioni). Viene inoltre estesa al 30 giugno 2021 la possibilità di usufruire del tax credit vacanze, ferma restando la necessità di richiederlo entro il 31 dicembre 2020.

Rimborso dei biglietti per gli spettacoli dal vivo

Viene estesa fino al 31 gennaio 2021 per i soli biglietti relativi a spettacoli dal vivo la possibilità di rimborsare con voucher i biglietti per l’ingresso a tali eventi.

Sostegno all’export e al sistema delle fiere internazionali

Rifinanziati per complessivi 350 milioni di euro per il 2020 il fondo per l’erogazione di finanziamenti agevolati e il “Fondo per la promozione integrata” nell’ambito delle misure attuate per l’internazionalizzazione del sistema e per il potenziamento delle esportazioni italiane.

Contributo a fondo perduto per le filiere di agricoltura e pesca

Viene istituito un fondo con una dotazione di 100 milioni di euro per sostenere le imprese delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura interessate dalle misure restrittive per fronteggiare l’epidemia. Il sostegno viene effettuato attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto tramite l’Agenzia delle Entrate secondo modalità previste da un decreto del Ministro delle Politiche Agricole.

Credito d’imposta sugli affitti

Il credito d’imposta sugli affitti, già previsto dal Dl Rilancio, viene esteso per le categorie interessate dalle restrizioni, ai mesi di ottobre, novembre e dicembre ed allargato alle imprese con ricavi superiori ai 5 milioni di euro. Il beneficio riguarda le imprese che hanno registrato un calo del fatturato di almeno il 50% nei mesi in questione rispetto ai corrispondenti mesi del 2019 ed è cedibile al proprietario dell’immobile locato.

Cancellazione seconda rata Imu

Le categorie interessate dalle misure di contrasto all’emergenza Covid non dovranno corrispondere la seconda rata dell’Imu per gli immobili e le pertinenze in cui svolgono le proprie attività, a condizione che il proprietario sia gestore delle attività esercitate negli immobili in questione.

Decreto Ristori – un sostegno veloce, semplice, diretto.
Contributi a fondo perduto per 2,4 mld di Euro.
L’Agenzia delle Entrate eroga il ristoro direttamente sui conti correnti delle imprese (come bar, ristoranti, palestre, alberghi, discoteche, cinema, taxi-NCC, gelaterie e pasticcerie) che subiranno perdite a causa di limitazioni di orario o delle chiusure. L’entità dei ristori va dal 100% al 400% del precedente contributo ricevuto.

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Lavoro

Cig, assegno ordinario, cassa integrazione in deroga

Prolungamento, fino a 6 ulteriori settimane, dei trattamenti di Cassa Integrazione ordinaria, assegno ordinario e cassa integrazione in deroga introdotti a partire dal decreto Cura Italia, collocate nel periodo tra il 16 novembre e il 31 gennaio 2021, per i datori di lavori per cui era stato interamente riconosciuto il periodo di nove settimane degli stessi trattamenti nell’ambito del Decreto Agosto, decorso il periodo autorizzato.

I periodi di integrazione precedentemente richiesti e autorizzati nell’ambito del Decreto Agosto, collocati, anche parzialmente, in periodi successivi al 15 novembre 2020, sono imputati, ove autorizzati alle 6 settimane previste da questo Decreto.

È previsto, per questi ulteriori trattamenti, il versamento di un contributo addizionale calcolato sulla retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate durante la sospensione o riduzione dell’attività lavorativa. L’aliquota contributiva addizionale è differenziata sula base della riduzione di fatturato nei primi tre trimestri 2020 rispetto al corrispondente periodo 2020: 18% per i datori di lavoro che non hanno avuto riduzione di fatturato, 9% per una riduzione di fatturato inferiore al 20%.

Il contributo addizionale non è dovuto dai datori di lavoro che hanno subito una riduzione di fatturato pari o superiore al 20%, dai datori di lavoro che hanno avviato l’attività successivamente al primo gennaio 2019, e dai datori di lavoro appartenenti ai settori interessati dai provvedimenti che dispongono la chiusura delle attività.

I datori di lavoro che non hanno integralmente fruito dei trattamenti di integrazione salariale riconducibili all’emergenza Covid-19 o dell’esonero dei contributi previdenziali resta precluso l’avvio delle procedure di licenziamento individuali e restano sospese quelle avviate dopo il 23 febbraio 2020. Restano comunque sospese le procedure di licenziamento collettivo. Le sospensioni non si applicano in caso di licenziamenti motivati dalla cessazione definitiva dell’attività dell’impresa.

Sospensione del versamento dei contributi previdenziali

Viene sospeso il versamento dei contributi previdenziali dei dipendenti relativi al mese di novembre. I pagamenti potranno essere effettuati in un’unica soluzione entro il 16 marzo 2021 o in quattro rate con il pagamento della prima entro tale data.

Reddito di Emergenza

Per i mesi di novembre e dicembre vengono erogate due nuove tranche del Reddito di Emergenza, a partire da 400 euro, per tutti coloro che ne avevano già diritto e per chi nel mese di settembre ha avuto un valore del reddito familiare inferiore al beneficio stesso.

Indennità per i lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo

Erogata una nuova indennità una tantum di 1.000 euro per categorie di lavoratori che avevano percepito la stessa indennità con il Decreto Agosto, tra cui in particolare gli stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo danneggiati dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, e ad altre categorie di lavoratori, tra i quali gli iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo in possesso di determinati requisiti, i dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato il rapporto di lavoro involontariamente, gli intermittenti e gli incaricati di vendite a domicilio.

Esonero contributivo a favore delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura

Per le aziende di queste filiere, comprese le aziende produttrici di vino e birra, è riconosciuto l’esonero straordinario dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, con esclusione dei premi e contributi Inail, per la quota a carico dei datori di lavoro per la mensilità di novembre 2020. Esonero riconosciuto agli imprenditori agricoli professionali, ai coltivatori diretti, ai mezzadri e ai coloni per la stessa mensilità.

Lavoratori sportivi

Per il mese di novembre 2020 è erogata da Sport e Salute Spa, un’indennità di 800 euro per i lavoratori del settore sportivo che avevano beneficiato delle indennità di 600 euro previste dal Decreto Cura Italia e dal Decreto Rilancio. Si tratta dei lavoratori del mondo dello sport titolari di rapporti di collaborazione con il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, il Comitato Italiano Paralimpico, le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate, gli Enti di Promozione Sportiva e le Società e Associazioni sportive dilettantistiche, riconosciuti dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano e dal Comitato Italiano Paralimpico.

SALUTE E SICUREZZA

Tamponi rapidi

Somministrazione di 2 milioni di tamponi antigenici rapidi nei mesi di novembre e dicembre 2020, per complessivi 30 milioni, spesa a valere sulle risorse del Fondo sanitario nazionale.

Sorveglianza sanitaria e contact tracing

Istituzione, presso il Ministero della Salute, del Servizio nazionale di risposta telefonica per la sorveglianza sanitaria e le attività di contact tracing. Il servizio di supporto telefonico e telematico è rivolto alle persone risultate positive al virus SARS-Cov-2, che hanno avuto contatti stretti o casuali con soggetti risultati positivi o che hanno ricevuto una notifica di allerta attraverso l’applicazione “Immuni”, i cui dati sono resi accessibili per caricare il codice chiave in presenza di un caso di positività. I dati relativi ai casi diagnosticati di positività sono resi disponibili al servizio nazionale, anche attraverso il Sistema Tessera Sanitaria ovvero tramite sistemi di interoperabilità. La copertura è di 4 milioni per il biennio 2020-21 attraverso le risorse assegnate al Commissario straordinario per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19.

Didattica digitale integrata

Viene incrementato di 85 milioni per il 2020 il Fondo del Ministero dell’Istruzione per l’acquisto di dispositivi e strumenti digitali individuali destinati alla fruizione delle attività di didattica digitale integrata, da concedere in comodato d’uso alle studentesse e agli studenti meno abbienti, anche nel rispetto dei criteri di accessibilità per le persone con disabilità, nonché per l’utilizzo delle piattaforme digitali per l’apprendimento a distanza e per la necessaria connettività di rete.

Lavoro agile e congedo straordinario genitori

Sono stanziati 45,5 milioni di euro per consentire ai genitori lavoratori dipendenti lo svolgimento della prestazione di lavoro modalità agile per tutto o parte del periodo corrispondente alla durata della quarantena del figlio convivente, minore di sedici anni. In caso di figli di età compresa fra 14 e 16 anni, i genitori hanno diritto di astenersi dal lavoro senza corresponsione di retribuzione o indennità né riconoscimento di contribuzione figurativa, con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro.

Forze di polizia e vigili del fuoco

Sono stanziati 68 milioni di euro per il pagamento delle indennità del personale delle forze di polizia (52,4 milioni) e degli straordinari (15,3 milioni).

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