Consiglio di Stato sul bando per le Scuole di specializzazione in medicina: occorre assegnare le borse perse ai ricorrenti

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Riferimenti normativi: decreto del Ministero dell’istruzione n. 859 del 2 maggio 2019,

Il fatto

Il ricorso patrocinato dall’avvocato Elio Errichiello contro il concorso per l’accesso alle Scuole di specializzazione in medicina a.a. 2018/19 è stato accolto dai giudici del Consiglio di Stato, con conseguente obbligo per il Ministero dell’Istruzione di distribuire ai ricorrenti le borse andate perse a causa del meccanismo della cd. Sessione straordinaria, creato per la prima volta nell’ultima tornata concorsuale tenutasi il 2 luglio 2019.

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I motivi addotti nel ricorso in appello

Il Tar Roma respingeva la domanda cautelare di immatricolazione con riserva ritenendo che la decisione sulla distribuzione delle borse di studio andate perse nelle fasi di assegnazione spettasse al Ministero e non fosse sindacabile dal Giudice amministrativo.

I ricorrenti, censurando l’irragionevolezza della scelta ministeriale di consentire lo spreco di fondi pubblici, presentavano appello cautelare al Consiglio di Stato, che accoglieva la domanda.

La pronuncia è di particolare interesse non solo perchè contesta duramente le scelte fatte dal Miur nel bando per le Scuole di specializzazione, ma anche perchè lega l’esigenza cautelare alla recente epidemia di Coronavirus che rende tanto più urgente e indispensabile la chiamata in servizio di personale medico.

Le valutazioni giuridiche formulate dal Consiglio di Stato

In particolare, il Presidente della sesta sezione del Consiglio di Stato, con decreto cautelare ha rilevato che “il ricorso in appello evidenzia alcuni effetti paradossali del sistema di svolgimento di sessioni straordinarie per la riassegnazione delle borse di studio rimaste inoptate legate al fatto che a detta riassegnazione partecipano specializzandi che hanno già ottenuto una borsa di studio con il risultato, in presenza di più opzioni in successive sessioni da parte dello stesso candidato, di lasciare inoptate o abbandonate molte borse di studio nel passaggio da una scuola di specializzazione all’altra“, e tutto ciò in contrasto con “l’esigenza di pubblico interesse (divenuta preminente con l’emergenza Covid 19 di cui al dl n. 14 del 2020 ) a saturare tendenzialmente le risorse disponibili dando preferenza all’interesse dei soggetti non ammessi negli scaglioni precedenti secondo l’ordine di graduatoria rispetto all’interesse dei soggetti già immatricolati ed aspiranti ad una diversa borsa in altra Scuola”.

Il Giudice ha disposto che sia necessaria “la riassegnazione delle risorse rimaste inutilizzate nelle sessioni straordinarie svoltesi a decorrere dall’inizio dei corsi” ed ha anche lanciato al Miur un “invito a riconsiderare nei prossimi bandi tale effetto disfunzionale del sistema delle sessioni straordinarie”. Come a dire che il Ministero dovrà rivedere questo sistema nei prossimi concorsi per eliminare i vizi denunciati nel ricorso.

Conclusioni

Si tratta del terzo anno di fila in cui i ricorsi dello studio legale Errichiello in materia di Scuole di specializzazione vengono accolti, a dimostrazione della profonda esigenza di cambiamento del sistema di accesso alle professioni sanitarie progettato dal Miur, che allo stato attuale produce un insostenibile imbuto formativo, tanto più inaccettabile nel momento storico attuale in cui il fabbisogno di medici non è mai stato tanto elevato.

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Avv. Elio Errichiello

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