Concorso 400 magistrati 2024: pubblicato il bando

Lorena Papini 12/04/24
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E’ stato pubblicato nella G.U. n. 30 del 12 aprile 2024 – 4a serie speciale – concorsi ed esami un nuovo bando di concorso per 400 magistrati ordinari. Vediamo tutte le informazioni sul concorso.

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Indice

1. Chi può partecipare al concorso?


Per partecipare, gli aspiranti dovranno possedere, alla scadenza di 30 giorni dalla pubblicazione del bando, i seguenti reqisiti:

  1. sia cittadino italiano;
  2. abbia l’esercizio dei diritti civili;
  3. sia di condotta incensurabile;
  4. sia fisicamente idoneo all’impiego a cui aspira;
  5. sia in posizione regolare nei confronti del servizio di leva al quale sia stato eventualmente chiamato;
  6. non sia stato dichiarato per tre volte non idoneo nel concorso per esami alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda;
  7. rientri, senza possibilità di cumulare le anzianità di servizio previste come necessarie nelle singole ipotesi, in una delle seguenti categorie:
    • magistrati amministrativi e contabili;
    • procuratori dello Stato che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
    • dipendenti dello Stato, con qualifica dirigenziale o appartenenti ad una delle posizioni corrispondenti all’area C, già prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro, comparto Ministeri, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica, che abbiano costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
    • appartenenti al personale universitario di ruolo docente di materie giuridiche in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
    • dipendenti, con qualifica dirigenziale o appartenenti alla ex area direttiva, della pubblica amministrazione, degli enti pubblici a carattere nazionale e degli enti locali, che abbiano costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica o, comunque, nelle predette carriere e che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
    • abilitati all’esercizio della professione forense anche se non iscritti all’albo degli avvocati e, se iscritti all’albo degli avvocati che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
    • coloro i quali hanno svolto le funzioni di magistrato onorario per almeno sei anni senza demerito, senza essere stati revocati e che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
    • laureati in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni.
    • Resta ferma la legittimazione alla partecipazione al concorso dei laureati in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e del diploma conseguito presso le scuole di specializzazione per le professioni legali previste dall’articolo 16 del decreto legislativo 17 novembre 1997, n. 398, e successive modificazioni; laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza a seguito di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, salvo che non si tratti di seconda laurea, ed hanno conseguito il diploma di specializzazione in una disciplina giuridica, al termine di un corso di studi della durata non inferiore a due anni presso le scuole di specializzazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162; laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza a seguito di un corso universitario di durata almeno quadriennale e che hanno concluso positivamente lo stage presso gli uffici giudiziari o hanno svolto il tirocinio professionale per diciotto mesi presso l’Avvocatura dello Stato, ai sensi dell’art. 73 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, nel testo vigente a seguito dell’entrata in vigore del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito con legge 11 agosto 2014, n. 114;
  8. sia in regola con il pagamento del diritto di segreteria;
  9. sia in possesso degli altri requisiti richiesti dalle leggi vigenti.

2. Come fare domanda per il bando


La piattaforma per l’iscrizione è già attiva, e raggiungibile tramite il sito del Ministero della Giustizia, www.giustizia.it. Per l’autenticazione è necessario lo SPID di secondo livello, la Carta di Identità Elettronica, o la Carta Nazionale dei Servizi.
Il candidato dovrà inserire i dati ed inviare la domanda tramite il form sul sito, versando poi il diritto di segreteria di 50€ tramite PagoPA.
Dopo l’invio, il sistema notificherà all’indirizzo e-mail indicato dal candidato la domanda di partecipazione ed il codice identificativo, comprensivo del codice a barre, che dovrà essere esibito per la partecipazione alle prove scritte.
La domanda potrà essere inviata entro 30 giorni dalla pubblicazione del bando (12 maggio 2024), allo scadere dei quali la piattaforma non consentirà più l’invio.

3. Le prove del concorso


Il concorso consisterà in tre prove scritte ed una orale.
Le prove scritte consisteranno in tre elaborati, da consegnare ad otto ore dalla dettatura, nelle materie di diritto civile, penale ed amministrativo. Potranno essere consultati i semplici testi dei codici, delle leggi e dei decreti dello Stato, secondo le modalità che verranno determinate nel decreto ministeriale di adozione del diario delle prove scritte.
La prova orale consisterà in un colloquio, vertente sulle materie:

  • a) diritto civile ed elementi fondamentali di diritto romano;
  • b) procedura civile;
  • c) diritto penale;
  • d) procedura penale;
  • e) diritto amministrativo, costituzionale e tributario;
  • f) diritto commerciale e fallimentare;
  • g) diritto del lavoro e della previdenza sociale;
  • h) diritto comunitario;
  • i) diritto internazionale pubblico e privato;
  • l) elementi di informatica giuridica e di ordinamento giudiziario;
  • m) lingua straniera scelta fra le seguenti: inglese, francese, spagnolo e tedesco.

Le prove di esame si svolgeranno nelle date, nella sede o nelle sedi di cui al diario contenente la disciplina delle prove scritte che sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica – 4ª serie speciale, concorsi ed esami – 4 giugno 2024, e vi terremo informati su questa pagina.
Sono ammessi alla prova orale i candidati che ottengono non meno di 12/20 di punti in ciascuna delle materie della prova scritta, e conseguono l’idoneità i candidati che ottengono non meno di 6/10 in ciascuna delle materie della prova orale, e un giudizio di sufficienza nel colloquio sulla lingua straniera prescelta, e comunque una votazione complessiva nelle due prove non inferiore a 108 punti.

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