Cassazione: chi suona il pianoforte a tutte le ore del giorno disturbando i vicini è obbligato al risarcimento del danno biologico e morale

Redazione 13/06/12
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La Corte suprema così ha deciso con la sentenza n. 9434 dell’11 giugno 2012, confermando le statuizioni dei giudici di merito.

Due studentesse del conservatorio si esercitavano allo strumento costantemente ed in qualsiasi orario: per questo i vicini le citavano in giudizio. Costoro, avvisano i giudici, hanno diritto al risarcimento dei danni morali e biologici, per un ammontare di trentamila euro, pari a 2.500 euro all’anno moltiplicando tale somma per l’intero periodo intercorso fra la data della proposizione della domanda introduttiva del giudizio e la data della pubblicazione della sentenza di primo grado, sebbene le ragazze dopo il provvedimento d’urgenza ne avessero interrotto l’utilizzo.

Non è necessario, invece, interrompere la pratica per sempre: è sufficiente, secondo i giudici di legittimità, limitarla ad orari consentiti ed isonorizzare le pareti. Infatti, le perizie d’ufficio svoltesi avevano evidenziato che le immissioni di rumore non superavano il limite massimo consentito; al riguardo i giudici hanno osservato che «il limite della tollerabilità di cui all’articolo 844 del codice civile non ha carattere assoluto, ma relativo, e deve essere fissato tenendo conto delle peculiarità del caso concreto».

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