Il 12 novembre 2024, la Direzione Generale per i Sistemi Informativi Automatizzati (DGSIA) ha emesso una circolare per fornire chiarimenti essenziali sugli atti processuali che restano esclusi dall’accettazione automatica tramite il Portale Depositi Penali (PdP). Questo documento mira a guidare gli uffici giudiziari e gli operatori coinvolti nella gestione dei depositi telematici, mantenendo un equilibrio tra efficienza tecnologica e tutela dei principi processuali.
Indice
1. Il contesto della circolare
L’obiettivo principale della circolare è ottimizzare l’organizzazione del lavoro presso gli uffici giudiziari, chiarendo quali atti richiedano ancora una verifica manuale. Sebbene l’accettazione automatica rappresenti una pietra miliare nella digitalizzazione della giustizia penale, alcune tipologie di atti continuano a necessitare di un controllo umano per garantire la correttezza e il rispetto delle peculiarità procedurali.
2. Tipologie di atti esclusi
Gli atti esclusi dall’accettazione automatica comprendono diverse categorie, tra cui:
- Nomina difensiva nei casi in cui è richiesto un atto abilitante.
- Richiesta di accesso agli atti, avocazione al Procuratore Generale, rescissione del giudicato e revisione.
- Riparazione per ingiusta detenzione, denunce e querele.
- Istanza di procedimento e integrazioni di denuncia/querela/istanza.
- Richieste di certificati ai sensi dell’art. 335 c.p.p. e solleciti.
- Tutti gli atti depositabili al Tribunale del Riesame.
Inoltre, sono esclusi gli atti indirizzati al Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) per fascicoli in fase interlocutoria, ad eccezione di specifiche richieste come incidente probatorio, convalida di fermo o arresto, proroga dei termini d’indagine e ammissione all’oblazione. Rientrano tra gli esclusi anche i fascicoli relativi a decreti penali di condanna e sentenze ex art. 129 c.p.p.
3. Motivazioni e finalità
La necessità di escludere questi atti deriva dalla delicatezza delle fasi processuali a cui si riferiscono. In particolare:
- Tutela del segreto investigativo: gli atti relativi a procedimenti in corso o in fasi interlocutorie richiedono un controllo manuale per preservare la riservatezza.
- Complessità procedurale: alcune tipologie di atti, come le denunce o le richieste di avocazione, possono richiedere verifiche ulteriori per garantirne la conformità.
4. Indicazioni operative per gli avvocati
Il DGSIA sottolinea l’importanza della collaborazione con l’avvocatura, sensibilizzando i difensori sull’accuratezza nella fase di invio dei depositi. Tra le raccomandazioni principali:
- Verificare la corrispondenza tra contenuto e tipologia di atto selezionata nel PdP.
- Controllare i numeri di procedimento e l’ufficio destinatario.
- Consultare il servizio di assistenza disponibile al link helpdesk.giustizia.it per segnalazioni o richieste di supporto.
5. Implicazioni pratiche
Per gli atti esclusi dall’accettazione automatica, il difensore non visualizza sul PdP il numero di registro generale del procedimento. Questo dettaglio evidenzia la volontà di mantenere un controllo rigoroso e umano sui casi più sensibili, evitando automatismi che potrebbero compromettere la qualità del processo.
Vuoi ricevere aggiornamenti costanti?
Salva questa pagina nella tua Area riservata di Diritto.it e riceverai le notifiche per tutte le pubblicazioni in materia. Inoltre, con le nostre Newsletter riceverai settimanalmente tutte le novità normative e giurisprudenziali!
Iscriviti!
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento