Scrittura privata autenticata e atto pubblico, le differenze tra loro

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In questa sede parleremo della differenza tra scrittura privata autenticata e atto pubblico.

Quali sono le caratteristiche dei due atti e che cosa li distingue in modo essenziale in termini pratici.

Il discorso e le tematiche non sono difficili e possono essere comprese anche da chi non ha studiato giurisprudenza.

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In che cosa consiste una scrittura privata autenticata

La scrittura privata autenticata non è un documento scritto dalle parti, sulla base di un’intesa tra loro raggiunta in precedenza, e firmato in tempi successivi davanti a un notaio o un altro pubblico ufficiale, ad esempio, un segretario comunale.

La presenza del pubblico ufficiale è richiesta al fine di confermare che le firme prodotte sul documento appartengano a coloro che vengono identificati nella scrittura privata, le quali generalità, di solito, si trovano nell’intestazione dell’atto.

In questo modo, nessuno dei firmatari, in un secondo momento, potrà dichiarare che la firma non è la sua e che è stata falsificata da un estraneo.

 

Una simile attestazione è utile al fine di evitare che uno dei due firmatari, un giorno possa sollevare contestazioni sull’autenticità della sottoscrizione relativa al suo nome e cognome esclusivamente per sottrarsi ai suoi doveri, ad esempio, non restituire un prestito ricevuto o non pagare un debito contratto.

Attraverso l’autentica del notaio, la firma si presume sempre “vera” salvo prova contraria che deve dare la controparte.

La prova, che deve essere data durante un apposito processo detto “querela di falso”, non è facile da raggiungere, a questo fine sono necessarie perizie calligrafiche e documenti di raffronto firmati dallo stesso soggetto in passato.

È richiesta la presenza delle parti interessate, che la dovranno anche firmare.

Il documento può avere qualsiasi contenuto, può essere una vendita, un prestito, un mutuo, una donazione, un comodato, una prestazione di servizi, oppure altro.

Qualcuno spesso si chiede quanto possa costare fare una scrittura privata.

La scrittura privata semplice non ha costi elevati, perché quello che serve è un foglio di carta (scritto anche al computer e stampato), che contenga le dichiarazioni di volontà delle parti e, soprattutto, le firme di queste ultime.

Una scrittura privata può anche essere scritta di pugno, a stampatello o in corsivo, senza che questa pratica ne faccia venire meno l’efficacia.

L’efficacia di una scrittura privata è legata alla circostanza che il documento contiene le firme di coloro che ne hanno voluto il contenuto e si sono voluti obbligare.

Se non ci dovessero essere sottoscrizioni, il documento non avrebbe nessun valore.

Quando qualcuno chiede quale sia il valore ha una scrittura privata, la risposta è pronta.

Ha efficacia esclusivamente tra coloro che la firmano.

Una scrittura con un’unica firma vincola in modo esclusivo chi l’ha posta ma non eventuali terzi.

Se ci si chiede come si faccia a capire che la firma è vera e non è stata magari falsificata, si deve rispondere che su questo viene determinata la differenza tra “scrittura privata” e “scrittura privata autenticata”.

Intanto, si inizia da una cosa basilare,la firma può essere disconosciuta esclusivamente dal suo autore, non da altre persone.

In che cosa consiste un atto pubblico

L’atto pubblico è un documento redatto dal notaio o da un altro pubblico ufficiale autorizzato, il quale attesta che le dichiarazioni riportate nello stesso sono state fatte davanti a lui, in quella data, dalle persone delle quali ha accertato l’identità.

Quello che proviene da un pubblico ufficiale si considera atto pubblico, anche se, diverse volte, quando si parla di atto pubblico si pensa esclusivamente al rogito notarile, il campionario è molto più ampio.

Di seguito alcuni esempi di atti pubblici:

Atto di compravendita immobiliare

Donazione immobiliare

Relazione di notifica dell’ufficiale giudiziario

Avviso di ricevimento compilato dal postino al momento della consegna di una raccomandata

Testamento pubblico fatto davanti a un notaio

Verbale dei carabinieri, della polizia o della guardia di finanza

Atto di sequestro della pubblica autorità

Certificato di residenza dell’ufficio anagrafe

Sentenza di un giudice o verbale di udienza.

Allo stesso modo della scrittura privata, l’atto pubblico attesta l’autenticità delle firme delle parti, le quali non potranno essere sconfessate dalle stesse in un momento successivo, salvo prova contraria da dare con la querela di falso.

Il pubblico ufficiale attesta anche che le dichiarazioni che sono contenute nell’atto siano davvero provenute dalle parti, vale a dire, corrispondano alla loro reale volontà.

Il notaio non può verificare se la volontà sia viziata.

Questo significa che non può sapere se uno dei due soggetti è in condizioni di incapacità o è sotto minaccia o è caduto in un errore grave.

L’impugnazione di un atto pubblico è di sicuro molto più difficile rispetto a una scrittura privata.

La differenza tra atto pubblico e scrittura privata autenticata

La differenza rispetto alla scrittura privata autenticata è esclusivamente di carattere pratico.

La scrittura privata autenticata viene scritta direttamente dalle parti, che lo possono fare a penna o al computer, scegliendo il contenuto ed esprimendo lo stesso secondo le formule che ritengono siano migliori.

Le stesse, successivamente, si recano dal notaio per le firme e l’apposizione dell’autentica accanto alle firme.

L’atto pubblico viene redatto direttamente dal notaio o da un altro pubblico ufficiale che conosce o viene a conoscenza in quel momento il contenuto da dare all’atto e le dichiarazioni delle parti.

Lo stesso pubblico ufficiale avrà il compito di scegliere la forma migliore da dare alle espressioni che costituiranno l’oggetto dell’atto.

L’atto pubblico non presenterà anche quelle tipiche improprietà linguistiche e ambiguità di significato che sono tipici errori di chi è poco abituato al lessico giuridico.

L’atto notarile presenta anche maggiori margini di sicurezza sotto il profilo dell’interpretazione.

 

La differenza deve essere considerata anche in relazione ai costi.

La scrittura privata autenticata è gratuita se fatta da un segretario comunale, si paga la marca da bollo da 16,51 euro, mentre costa tra 100 e 400 euro se viene fatta da un notaio.

L’atto pubblico notarile, ad esempio una compravendita immobiliare, può arrivare a costare diverse migliaia di euro a seconda di numerose variabili in essa contenute.

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