Dal 19 marzo 2015 la riforma sulla responsabilità civile dei magistrati sarà operativa.
E’ stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale di oggi la Legge 27 febbraio n. 18 sulla “Disciplina della responsabilità civile dei magistrati”.
Visualizza il testo di legge
Nonostante il clima di accese polemiche che hanno caratterizzato l’iter di questa riforma si è giunti all’approvazione definitiva.
La nuova normativa riscrive la legge Vassalli (l.117/1988), che fino ad oggi ha disciplinato la materia, pur mantenendo la responsabilità indiretta dei magistrati. Sarà quindi sempre lo Stato a risarcire il cittadino per i danni subiti dalla “mala giustizia”, rifacendosi poi sul giudice responsabile.
Tra le principali novità vi è l’innalzamento della soglia economica del danno, la cui entità passa da un terzo alla metà dello stipendio annuo del magistrato.
Ad essa si aggiungono l’obbligatorietà per lo stato di esercitare l’azione di rivalsa entro due anni dall’esborso del risarcimento; l’eliminazione del filtro di ammissibilità, per cui non verrà effettuato un controllo preventivo e selettivo sulle richieste di risarcimento ed infine la possibilità di imputare il magistrato per grave negligenza o colpa grave, di travisamento del fatto e delle prove, senza, però, chance di aprire ulteriori indagini in merito.
Per ulteriori approfondimenti, visita questo link
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento