Pensione anticipata: come funziona il cumulo gratuito?

Redazione 19/10/16
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Tra le novità principali previste dalla nuova Legge di bilancio per il 2017 spicca l’estensione del cumulo gratuito dei contributi previdenziali alle pensioni anticipate. I lavoratori che nel corso degli anni hanno maturato contributi presso gestioni diverse possono quindi sommarli gratuitamente, oltre che per il raggiungimento della pensione di vecchiaia, anche per ottenere la nuova pensione anticipata. Vediamo quali sono le possibilità per il 2017 nel dettaglio.

 

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Che cos’è il cumulo gratuito dei contributi?

Il cumulo dei contributi previdenziali è una misura introdotta per la prima volta dalla Legge di stabilità 2013 che consente ai lavoratori di riunificare i contributi accreditati presso gestioni differenti gratuitamente per il riconoscimento di un’unica pensione.

La pensione così ottenuta si calcola sulla base del metodo retributivo, ovvero secondo le regole di calcolo previste da ciascun fondo. L’assegno pensionistico, in altre parole, è calcolato pro-rata tenendo conto dei diversi ordinamenti di ogni gestione.

 

Chi può beneficiare del cumulo per la pensione anticipata?

La Legge di bilancio 2017 stabilisce che dall’anno prossimo il cumulo gratuito dei contributi potrà essere utilizzato non solo per raggiungere i requisiti sufficienti alla pensione di vecchiaia, ma anche per ottenere la pensione anticipata.

Soggetti destinatari della riforma saranno i lavoratori dipendenti e autonomi iscritti a due o più forme di assicurazione obbligatoria: il fondo pensione Inps, la gestione separata e tutte le forme pensionistiche sostitutive dell’Istituto. Il cumulo va quindi a vantaggio anche di commercianti e artigiani e dei dipendenti pubblici che erano iscritti all’Inpdap. Esclusi dal cumulo gratuito, invece, i contributi versati nelle casse professionali indipendenti.

 

Come funziona il nuovo cumulo dei contributi?

Il cumulo, che come detto è gratuito anche per le pensioni anticipate e va calcolato col metodo retributivo pro-rata, deve interessare tutti e per intero i periodi assicurativi non coincidenti maturati presso le diverse gestioni.

A differenza di quanto avviene con il sistema della totalizzazione dei contributi, il cumulo non può essere utilizzato quando i contributi maturati abbiano già perfezionato i requisiti per il diritto a una pensione autonoma in una delle gestioni interessate. Inoltre, è possibile accedere alla pensione di vecchiaia solo quando si siano raggiunti i requisiti anagrafici più elevati tra quelli previsti dai singoli fondi a cui il lavoratore è iscritto.

 

Che cosa sono la ricongiunzione e la totalizzazione?

Il cumulo non è l’unica misura che permette al contribuente di andare in pensione riunificando i contributi maturati presso diverse gestioni. La legge prevede infatti che il lavoratore possa anche utilizzare il sistema della ricongiunzione e della totalizzazione.

La ricongiunzione è a titolo oneroso, con i costi che variano in base all’età e agli anni da riunire. Come per il cumulo, il lavoratore deve sommare tutti i periodi di contribuzione che ha maturato nelle diverse forme previdenziali.

La totalizzazione è invece gratuita, ma prevede un calcolo della pensione totale meno vantaggiosa rispetto a ricongiunzione e cumulo perché basato interamente sul metodo contributivo.

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