Nuovo decreto Covid, le regole cambiano per scuole, green pass e tamponi

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Il Governo ha modificato di nuovo le regole per fronteggiare l’emergenza Covid, con un nuovo decreto approvato ieri in Consiglio dei Ministri.

Il nuovo decreto, al momento solo in bozza, entrerà in vigore, come da norma, il giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e sarà operativo presumibilmente dal 7 febbraio.

Le principali novità riguardano le scuole, le zone a colori ed i tamponi e la durata del green pass.

L’intento è quello di ridurre al minimo la DAD (che, lo ricordiamo, sta per didattica a distanza, situazione che si verifica quando tutta la classe si collega in rete e svolge lezione da remoto) e la DDI (che invece significa didattica digitale integrata ed è la situazione mista in cui parte della classe è in aula e parte si collega a distanza, perché in quarantena per contatti con positivi o perché positiva a sua volta.

Ma non solo, pare che il Governo abbia dichiarato l’intenzione di ridurre progressivamente le restrizioni per preparare il Paese ad un ritorno alla normalità, sulla scia di altri Paesi Europei, quali la Gran Bretagna, la Francia e la Danimarca, in vista della fine dello stato di emergenza, previsto al momento per il 31 marzo prossimo.

Le nuove regole per la scuola

  1. Scuole materne ed asili nido

Negli asili nido e nelle scuole materne le regole attuali prevedono la sospensione delle attività per tutta la classe per dieci giorni con un solo bambino positivo al Covid.

Col nuovo decreto, invece, tutti i bambini staranno a casa quando il numero dei positivi in classe sarà di cinque bambini. Fino a quattro bambini, le attività proseguiranno con obbligo per le maestre di indossare le mascherine di tipo FFP2 in classe (ricordiamo che fino alla prima elementare la mascherina non è obbligatoria per i bambini) fino al decimo giorno successivo a decorrere dal momento della conoscenza dell’ultimo caso accertato di Covid19.

  1. Scuola primaria

Nelle scuole primarie o elementari, finora la norma era di didattica a distanza per dieci giorni e quarantena per tutta la classe con due positivi in classe, mentre con un solo caso di positività accertata la classe continuava in presenza con auto sorveglianza e doppio tampone per tutti, al momento di conoscenza della positività e dopo cinque giorni.

Col nuovo decreto, invece, i bambini vaccinati o guariti resteranno sempre a scuola, con obbligo di mascherina FFP2 per dieci giorni, qualunque sia il numero di positivi in classe (naturalmente a meno che non siano positivi anch’essi).

I bambini non vaccinati andranno in DAD (o meglio DDI) dopo il quinto caso di Covid in classe e rimarranno a casa per cinque giorni. Per rientrare in presenza dovranno mostrare l’esito di un tampone molecolare o antigenico (anche rapido).

Nel caso in cui un bambino presenti sintomi compatibili con il Covid, per restare in presenza è sufficiente un tampone anche autosomministrato a casa, con l’autocertificazione del genitore.

  1. Scuole secondarie di primo e secondo grado (medie e superiori)

Gli studenti di medie e superiori vaccinati da meno di 120 giorni, guariti da meno di 120 giorni o con terza dose di vaccino non restano a casa, qualunque sia il numero di positivi in classe.

Tutti gli altri vanno in DAD, o meglio DDI, al secondo caso, staranno a casa per cinque giorni (in luogo degli attuali dieci) e potranno tornare in classe con un tampone negativo anche rapido (in farmacia).

Nel caso in cui uno studente presenti sintomi compatibili con il Covid, per restare in presenza è sufficiente un tampone anche autosomministrato a casa, con l’autocertificazione del genitore se minore di età, o propria se maggiorenne.

Leggi l’articolo
“Scuola, aggiornamento sul nuovo decreto Covid – Domande&Risposte”

Le novità per i tamponi

Gli studenti in quarantena per via delle regole sui contagi in classe potranno tornare a scuola dopo cinque giorni con un tampone negativo anche rapido, da effettuarsi in farmacia, dove sarà possibile farlo gratuitamente con la prescrizione del medico di famiglia o del pediatra.

Inoltre, per tornare in classe non sarà più necessario il certificato medico e i compagni di classe di positivi non dovranno più effettuare il doppio tampone nel momento in cui si venga a scoprire di un caso e nemmeno dopo cinque giorni (come attualmente previsto).

Per tutti coloro che abbiano sintomi compatibili col Covid sarà possibile l’auto verifica con il tampone casalingo, per non lasciare più alle scuole arbitrarietà nelle scelte di applicare o meno misure restrittive.

Le novità per i colori delle regioni

Con il nuovo decreto un ulteriore passo in avanti viene fatto per i vaccinati in relazione al colore delle Regioni. Qualunque sia il colore delle regioni, infatti, anche qualora si dovesse nuovamente scivolare in zona rossa, i vaccinati con terza dose booster, o i vaccinati con doppia dose e con guarigione da Covid non avranno alcuna limitazione nei propri spostamenti.

Il “lockdown” a seconda dei colori varrà, di fatto in tutto il Paese solo per i soggetti non vaccinati.

Per il momento permane l’obbligo di utilizzo di mascherine anche all’aperto e le discoteche restano chiuse, ma la situazione è in continuo aggiornamento.

La durata del green pass

Infine, con il nuovo decreto il green pass ottenuto a seguito di terza dose avrà durata illimitata, almeno fino al momento in cui venga prevista una quarta dose (non in agenda per ora), ovvero fino a che il vaccino anti Covid non diventi un appuntamento annuale, come quello per l’influenza.

Il che sarebbe, tutto sommato, una buona notizia, perché vorrebbe dire che la malattia si considererebbe trasformata in endemica e la fine di questo incubo sarebbe (forse) un po’ più vicina.

 

Avv. Luisa Di Giacomo

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