Riforma Cartabia civile: l’Ufficio del Massimario

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Con la Relazione n. 8 dell’8 febbraio 2023, l’Ufficio del Massimario e del Ruolo della Corte di cassazione ha spiegato le novità normative introdotte dalla l. n. 197 del 2022 nonché dal d.l. n. 198 del 2022 (disposizioni transitorie).
L’Ufficio Studi del CNF ha diffuso un documento in tema di anticipazioni e proroghe in materia di giustizia civile, dando atto delle modifiche apportate alla riforma civile Cartabia dalla Legge di Bilancio per l’anno 2023 e dal decreto cd. Milleproroghe.
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Indice

1. Il documento dell’Ufficio Studi del CNF

La legge 29 dicembre 2022, n. 197 (legge di bilancio per il 2023) e il d.l. 29 dicembre 2022, n. 198 (c.d. Milleproroghe) contengono disposizioni relative alla giustizia civile:

  • la prima, in vigore dal 1° gennaio 2023, anticipa alcune disposizioni della riforma Cartabia (d.lgs. n. 149/2022);
  • il secondo, in vigore dal 30 dicembre 2022, proroga la vigenza di talune delle prescrizioni adottate nel periodo di emergenza sanitaria e oggetto di sperimentazione successiva.

Il documento diffuso dal CNF dà atto che il quadro normativo che ne risulta è frammentario e di complessa esegesi, pertanto, l’Ufficio Studi del CNF offre un quadro di sintesi nello stesso testo, corredato da uno schema riepilogativo del tempo di applicazione delle disposizioni di interesse.
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2. Decreto milleproroghe

L’art. 8 del c.d. decreto milleproroghe, entrato in vigore il 30 dicembre 2022, è dedicato ai termini in materia di giustizia. Con esso numerose disposizioni già oggetto del decreto milleproroghe 2021 vengono ulteriormente prorogate per il 2023: si tratta in gran parte di previsioni adottate nel periodo pandemico e postpandemico. Le disposizioni che impattano sul processo civile sono contemplate dal c. 8 che prevede:

  • La vigenza fino al 28/2/2023 dell’art. 23, co. 9 bis, D.L. 137/2020, consentendo fino a tale data il rilascio delle formule esecutive in modalità telematica;
  • La vigenza fino al 30/6/2023:

– dell’art. 221, co. 8, L. n. 77/2020, secondo cui il giuramento del CTU avviene mediante dichiarazione sottoscritta con firma digitale da depositare nel fascicolo telematico;
– dell’art. 23, co. 8 bis, D.L. 137/2020 (convertito con L. n. 176/2020), secondo cui le udienze in camera di consiglio nei giudizi dinanzi alla Corte di Cassazione avvengono mediante trattazione scritta.
Il comma 8 specifica che le suindicate proroghe operino anche in deroga a quanto disposto dalla riforma Cartabia ma nel rispetto della disciplina transitoria ivi prevista. Disciplina transitoria che è stata oggetto di modifica ad opera della legge di bilancio, con un evidente difetto di coordinamento col milleproroghe.

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3. Legge di bilancio 2023 in materia di giustizia civile

L’art. 1, c. 380 legge di bilancio per il 2023 interviene sulla disciplina transitoria della riforma del processo civile e delle ADR disposta dal d.lgs. n. n. 149/22, modificandone gli artt. 35, 36 e 41, incidendo, dunque sia sul c.p.c. e relative disposizioni di attuazione (art. 35), che sul d.lgs. n. 28/10 e sulla l. n. 162/2014 (art. 41) e infine sul c.p. che sulle relative disposizioni di attuazione (art. 36). La regola generale introdotta è quella dell’applicabilità delle norme riformate ai procedimenti instaurati dopo la data del 28 febbraio 2023, rispetto all’originaria data del 30 giugno 2023. A essa, tuttavia, si accompagnano disposizioni di dettaglio che:

  • anticipano al 1° gennaio 2023 talune significative modifiche, differenziando tra procedimenti di nuova introduzione e già pendenti;
  • richiamano, senza ragioni specifiche, la regola generale dell’applicabilità ai procedimenti instaurati successivamente al 28 febbraio 2023 (norme sulle impugnazioni in generale, art. 283 ecc.);
  • lasciano ferma al 30 giugno 2023 la vigenza di alcune disposizioni per alcune categorie di soggetti (difesa in giudizio amministrazioni dello Stato) ovvero uffici giudiziari e soprattutto la disciplina degli incentivi fiscali e dell’ammissione al patrocinio a spese dello Stato delle ADR.

4. La Relazione 8 febbraio 2023 dell’Ufficio del Massimario e del Ruolo della Corte di Cassazione

Con la Relazione n. 8 dell’8 febbraio 2023, l’Ufficio del Massimario e del Ruolo della Corte di cassazione ha spiegato le novità normative introdotte dalla l. n. 197 del 2022 nonché dal d.l. n. 198 del 2022 (disposizioni transitorie). In particolare, il 29 dicembre 2022, il quadro normativo delineato dal D.Lgs. n. 149/2022 (riforma civile Cartabia) è risultato nuovamente modificato attraverso due nuovi interventi inseriti, il primo, nella legge di approvazione del bilancio e, il secondo, nel decreto legge c.d. milleproroghe. Più in dettaglio, mediante il primo intervento è stato modificato l’art. 35 (reca la disciplina transitoria in materia di processo civile, al fine di regolamentare il passaggio dalla normativa precedente a quella nuova, tenuto conto sia dei procedimenti pendenti sia di quelli di nuova instaurazione) del d.lgs. n. 149 del 2022, anticipando la data in cui gran parte della riforma del rito civile inizierà ad avere efficacia e sarà applicabile, mentre attraverso il secondo intervento in via d’urgenza, è stata prorogata una esigua parte della disciplina speciale, la quale era stata introdotta nel corso dell’emergenza pandemica, rientrante tra le misure finalizzate a garantire il distanziamento sociale e a ridurre la diffusione dei contagi.

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Il legislatore ha previsto diverse tappe per l’entrata in vigore della c.d. Riforma Cartabia del processo civile. Non sempre è agevole per il professionista avere una cognizione chiara e complessiva delle date in cui le singole novità devono trovare applicazione. Il presente testo vuole rappresentare uno strumento di facile consultazione che riassume, per ogni singolo articolo interessato dalla riforma, le disposizioni per l’applicazione. Nella presente tabella sono riportati gli articoli del codice di procedura civile e delle relative disposizioni di attuazione, come, da ultimo, modificati, sostituiti e/o aggiunti dal D.Lgs. 10 ottobre 2022, n. 149 (Attuazione della legge 26 novembre 2021, n. 206, recante delega al Governo per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata), a sua volta modificato dalla L. 29 dicembre 2022, n. 197 (Legge di bilancio 2023). Sono altresì riportate alcune norme modificate dal D.Lgs. 10 ottobre 2022, n. 151 (Norme sull’ufficio per il processo in attuazione della legge 26 novembre 2021, n. 206, e della legge 27 settembre 2021, n. 134). In particolare:– nella colonna di sinistra è riportato il testo dell’articolo e/o la rubrica della sezione, del capo o del titolo eventualmente modificato, sostituito o aggiunto dalla riforma;– nella colonna di destra è riportata l’indicazione puntuale dell’entrata in vigore di ciascuna norma ed eventualmente ulteriori specificazioni di carattere transitorio. Luigi TramontanoGiurista, già docente a contratto presso la Scuola di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, è autore di numerosissime pubblicazioni giuridiche ed esperto di tecnica legislativa; curatore di prestigiose banche dati legislative e commentari e direttore scientifico di corsi accreditati di preparazione per l’esame di abilitazione alla professione forense.

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Avv. Biarella Laura

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