Liquidazione e composizione negoziata: nuove opportunità di risanamento alla luce del Correttivo Ter

Liquidazione e composizione negoziata: Il Tribunale di Perugia riconosce nuove opportunità di risanamento alla luce del Correttivo Ter.

Allegati

Liquidazione e composizione negoziata: Il Tribunale di Perugia riconosce nuove opportunità di risanamento alla luce del Correttivo Ter. Il Tribunale di Perugia, con la sentenza n. 299 del 15 luglio 2024, ha affrontato un tema centrale nella disciplina della composizione negoziata della crisi: la compatibilità tra lo stato di liquidazione dell’impresa e l’accesso alle misure protettive. Tale pronuncia si colloca in un quadro evolutivo della giurisprudenza e delle modifiche normative introdotte dal Correttivo Ter (d.lgs. 136/2024), che ha ampliato le possibilità di risanamento anche per imprese in liquidazione. Per approfondire tutte le novità del Correttivo-Ter, consigliamo il corso per professionisti: Il terzo correttivo al Codice della crisi d’impresa: applicazioni pratiche, questioni interpretative e strategie. Consigliamo anche i corsi Corso abilitante e di aggiornamento per Gestore della crisi d’impresa, Curatore, Commissario giudiziale, Liquidatore e Attestatore – IV edizione e Corso abilitante e di aggiornamento per Gestore della crisi da sovraindebitamento -Corso on-line ON DEMAND

Tribunale di Perugia – Provvedimento n. 299 del 15-07-2024

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Indice

1. Il fatto


Una società in liquidazione volontaria ha richiesto la conferma delle misure protettive previste dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII), ai sensi dell’art. 19, per facilitare la composizione negoziata della crisi (CNC). La società intende procedere con la cessione del proprio unico immobile, a fronte di una manifestazione di interesse vincolante. La misura mira a sospendere azioni esecutive e cautelari dei creditori per un massimo di 120 giorni, al fine di consentire lo sviluppo di trattative con il ceto creditorio. Sul tema, consigliamo il volume “Nuovo correttivo alla crisi di impresa -Cosa cambia per professionisti e imprese”

FORMATO CARTACEO

Nuovo correttivo alla crisi di impresa

Il presente volume illustra le novità di interesse per gli operatori del settore delle procedure concorsuali contenute nel c.d. Decreto Correttivo Ter (D.Lgs. 13 settembre 2024, n. 136) al Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza. Il commento operativo articolo per articolo si propone di fornire una guida completa all’interpretazione ed all’applicazione delle rilevanti modifiche apportate al CCII, a breve distanza dalla sua entrata in vigore. Tra le principali novità, l’ampliamento della composizione negoziata della crisi come procedura per il superamento della situazione di squilibrio dell’impresa prima che si arrivi all’insolvenza e il potenziamento del ruolo dell’esperto. Rilevanti interventi riguardano anche la disciplina del sovraindebitamento e del concor- dato minore, aperto al debitore sovraindebitato diverso dal consumatore, e i requisiti più rigorosi per ottenere il cram down fiscale, uno dei punti più significativi della nuova disciplina, con cui il Legislatore risponde all’esigenza di conciliare la tutela delle ragioni dei creditori pubblici ed il superamento della crisi d’impresa. Per agevolare la lettura delle novità è riportato a confronto il vecchio ed il nuovo testo in cui sono evidenziati i cambiamenti operati dal legislatore.Giorgio CherubiniAvvocato, ammesso al patrocinio innanzi le giurisdizioni superiori, esercita nel settore del diritto commerciale e della crisi d’impresa. Già Presidente e attualmente socio onorario di INSOL Europe, è Vice Presidente dell’ISIR. Founding Partner dell’Associazione professionale Explegal, ricopre incarichi su nomina del Ministero delle Imprese e del Made in Italy in numerose procedure concorsuali. Già curatore fallimentare presso il Tribunale di Roma, commissario liquidatore su nomina dell’IVASS, è autore di pubblicazioni e relatore in conferenze nazionali e internazionali.

Giorgio Cherubini | Maggioli Editore 2024

2. Ragionamento del Giudice


Il giudice ha confermato le misure protettive, evidenziando:

  • Compatibilità tra liquidazione e CNC: la liquidazione, contrariamente a precedenti orientamenti restrittivi, può essere una modalità di risanamento aziendale se contribuisce alla soddisfazione dei creditori e al superamento della crisi, anche tramite soluzioni parziali o transitorie.
  • Valutazione dell’esperto: l’esperto ha evidenziato la sostenibilità del piano proposto, pur considerando le incertezze legate al valore dell’immobile e alla trattativa con i creditori.
  • Equilibrio degli interessi: le misure protettive temporanee sono funzionali a garantire la trattativa senza arrecare pregiudizi irreparabili ai creditori.
  • Carattere temporaneo: le misure possono essere revocate o abbreviate in caso di mancato buon esito delle trattative.

3. Principio di diritto


Il piano liquidatorio non è di per sé ostativo alla concessione delle misure protettive nella CNC, purché dimostri una ragionevole possibilità di soddisfazione del ceto creditorio e di superamento dello squilibrio economico-finanziario dell’impresa.

4. Principio giuridico


In un contesto di composizione negoziata, il risanamento dell’impresa può includere soluzioni liquidatorie che, anche se finalizzate alla dismissione del patrimonio aziendale, tutelano l’interesse dei creditori a una soddisfazione più efficiente rispetto alla liquidazione giudiziale.

Massima
“Il piano liquidatorio non preclude l’accesso alla composizione negoziata della crisi e alla concessione delle misure protettive temporanee se risulta potenzialmente migliorativo rispetto alla liquidazione giudiziale, garantendo il rispetto del principio di competitività e un’equa trattativa con il ceto creditorio.”

4. Le misure protettive nella CNC


Le misure protettive, disciplinate dall’art. 18 CCII, mirano a sospendere temporaneamente le iniziative esecutive e cautelari dei creditori, offrendo uno spazio di trattativa all’imprenditore. La conferma delle misure, ai sensi dell’art. 19, richiede una valutazione di ragionevole perseguibilità del risanamento.

5. Evoluzione giurisprudenziale sulle imprese in liquidazione


In passato, l’accesso alla CNC veniva negato a imprese in liquidazione (Trib. Bergamo, 15 febbraio 2022), ritenendo incompatibile lo stato di liquidazione con la finalità di risanamento. Tuttavia, il Tribunale di Perugia ha superato questa impostazione, riconoscendo che il risanamento può includere soluzioni liquidatorie, purché migliorative rispetto alla liquidazione giudiziale.

6. La novità introdotta dal Correttivo Ter


Il d.lgs. 136/2024 ha consolidato questa visione, precisando che il risanamento non si limita alla prosecuzione aziendale in continuità, ma può comprendere anche il pagamento dei creditori mediante la liquidazione di beni, purché effettuata in modo competitivo e trasparente. Per approfondire il tema, consigliamo l’articolo “Il Correttivo ter che riforma il Codice della Crisi”.

7. Il caso specifico


Nel caso in esame, il piano liquidatorio della società ricorrente prevede la cessione dell’unico immobile per un valore di 3,5 milioni di euro, finalizzata a soddisfare creditori ipotecari e privilegiati. L’esperto ha confermato la praticabilità del risanamento, sottolineando la necessità di sviluppare ulteriori trattative per migliorare le condizioni proposte.

8. Implicazioni pratiche e opportunità


Questa pronuncia offre uno strumento importante per le imprese in difficoltà, consentendo loro di sfruttare la CNC anche in contesti di liquidazione. Tuttavia, è fondamentale:

  • -Garantire trasparenza e competitività nelle operazioni di cessione.
  • -Coinvolgere attivamente i creditori nelle trattative.
  • -Monitorare costantemente l’andamento del piano per evitare abusi o dilazioni strumentali.

9. Conclusioni


La sentenza del Tribunale di Perugia segna un passo avanti nell’interpretazione della composizione negoziata, confermando che il risanamento può assumere forme molteplici, adattabili alle specifiche esigenze dell’impresa e del ceto creditorio. Il Correttivo Ter rafforza questa prospettiva, offrendo nuove opportunità per prevenire il fallimento e preservare il valore aziendale.

Formazione per professionisti


Per approfondire tutte le novità del Correttivo-Ter, consigliamo il corso per professionisti: Il terzo correttivo al Codice della crisi d’impresa: applicazioni pratiche, questioni interpretative e strategie
Il percorso si compone di quattro incontri in cui vengono analizzate in modo approfondito le novità più significative previste dal terzo correttivo al Codice della Crisi d’impresa e insolvenza esaminandone le applicazioni, gli impatti su imprese e consumatori e offrendo possibili soluzioni e strategie rese necessarie dalla nuova normativa.
>>>Per info ed iscrizioni<<<
Per formarsi alla gestione delle procedure di crisi, invece, consigliamo il Corso abilitante e di aggiornamento per Gestore della crisi d’impresa, Curatore, Commissario giudiziale, Liquidatore e Attestatore – IV edizione, valido ai fini dell’abilitazione e ai fini dell’aggiornamento.
Il percorso formativo oltre a fornire gli elementi per individuare quali sono i protocolli idonei da seguire per trovare le soluzioni che mirano al salvataggio dell’impresa in stato di difficoltà economica-finanziaria, consente altresì di preparare l’impresa al cambiamento, per prevenire o rispondere ad eventuali segnalazioni da parte dei creditori (siano esse banche, amministrazione tributaria o previdenziale); per strutturare gli adeguati assetti; per essere compliance alla normativa comunitaria e al nuovo CCII.
Il corso garantisce l’acquisizione del requisito formativo, con obbligo di effettiva frequenza di 40 ore, per l’iscrizione all’Albo dei Curatori, Gestori, Liquidatori e Commissari giudiziali, di cui agli artt. 356-358 CCII.
In particolare, il corso si propone di dotare i professionisti delle specifiche competenze teoriche e tecnico pratiche necessarie per l’esercizio di attività di consulenza, assistenza legale e amministrativa agli imprenditori in stato di pre-crisi e di crisi (o ai debitori insolventi) e di consulenza aziendale e programmazione di soluzioni stragiudiziali per la composizione della crisi d’impresa.
Il corso è aggiornato alle novità del terzo Correttivo al CCII: l’organizzazione e il Comitato Scientifico si impegnano ad aggiornare il corso alle novità che dovessero sopravvenire in itinere.
>>>Per info ed iscrizioni<<<

Corso abilitante e di aggiornamento per Gestore della crisi da sovraindebitamento -Corso on-line ON DEMAND
Definito dalle Linee guida generali elaborate dalla Scuola Superiore della Magistratura ed erogato ai sensi dell’art. 16 del D.P.R. 162/1982, dell’art. 4 co. 5 e 6 del d.m. 202/2014, e dell’art. 356 CCII.
Il corso tiene conto delle novità del Terzo Correttivo al CCII, di cui al D.Lgs. 136/2024.
Il corso permette la maturazione delle ore formative obbligatorie per la richiesta di iscrizione all’Albo dei gestori della crisi da sovraindebitamento per avvocati e commercialisti e per l’aggiornamento biennale.
Il corso, articolato in 44 ore e 30 minuti, fruibili in lezioni separate di un’ora circa ciascuna, è volto alla formazione abilitante per richiedere l’iscrizione all’albo dei Gestori della crisi da sovraindebitamento e al relativo aggiornamento biennale.
Le lezioni sono in versione on demand, fruibili in qualsiasi momento: l’attestazione valida ai sensi di quanto disposto dalla normativa di riferimento sarà rilasciata a coloro che matureranno le 40 ore formative richieste con superamento del test finale entro il 28 febbraio 2025.
Con la effettiva visione di 40 ore dei video messi a disposizione, vengono maturati i 20 crediti formativi per avvocati.
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Avv. Monica Mandico

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