Le regole nella continuità spazio tempo. Dall’individualità psicologica alla complessità matematica

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Come già osservato lo spazio sociale può considerarsi in termini quadrimensionali, ossia uno spazio tridimensionale proiettato nella freccia del tempo (spaziotempo), pertanto in evoluzione e come tale assume una dimensione quadrimensionale, all’interno si osservano delle unità, sub-sistemi, che sono gli esseri umani forniti di proprie codici biologici interni in relazione tra essi, la sommatoria di tali relazioni forniscono il tessuto sociale che diventa sempre più complesso e autoorganizzante con l’evolversi del sub strato tecnologico, vi è quindi la necessità di una semplificazione teleologica verso una sostenibilità produttiva e sociale, circostanza che si risolve in una “riduzione dimensionale” che deve condurre a un “campo vettoriale” quale insieme dei “vettori umani”, si hanno pertanto delle regole vettoriali che applicate costituiranno lo spazio vettoriale della dimensione sociale, ma i vettori non saranno tutti uguali, vettori di peso diverso aventi propri coefficienti, si avranno modelli diversi per ogni varietà diversa nel contesto spaziotempo.

La codificazione normativa non è che un rapporto bidimensionale che nasce nello spaziotempo, la società che è stata fonte di questa relazionalità codificata ne diventa al contempo bersaglio, infatti la personalità fisica o giuridica che sia fa parte di un sottoinsieme o gruppo, pertanto il rapporto normativo nel legare due singole unità viene in realtà a sommarsi fino a condizionare i gruppi stessi i quali nel loro insieme verranno a formare una vibrante società in evoluzione, tuttavia ogni rapporto regolativo secondo una “simmetria speculare” ha in sé la possibilità di ottenere spazi sociali contrapposti, solo l’uso secondo “visione” ne determina il collassare provvisorio in una data dimensione, ma vi possono essere punti di vista diversi che danno luogo a “componenti connesse”, l’eventuale evoluzione circolare di un rapporto secondo codici comporta sempre dei cambiamenti anche in presenza del mantenimento di specifiche  caratteristiche (monodromia).

La visione sociale prevalente è il codice sorgente del sistema relazionale che viene regolamentato, la sua “semplicità” ed “eleganza”, senza per questo negarne la “complessità”, permette la scorrevolezza dei rapporti nel loro intreccio economico-sociale, vi sono pertanto fasci di rapporti basati comunque su una dualità di partenza che vengono a proiettarsi in una reazione a catena sui vari campi, i pilastri di questa “semplicità” ed “eleganza” sono la “consuetudine” e la “fiducia”, il venire meno di questi due elementi comporta un rallentamento dei rapporti quotidiani, una devianza sul sé premessa del suo congelamento ed isolamento.

In una società fluida i due piani dei rapporti sia con gli estranei, visti in termini di potenziali approfittatori, che quelli con i “vicini” o partner fondati sulla fiducia tendono a rimescolarsi così che viene ad allentarsi tanto la fiducia che il rapporto consuetudinario non sorretti dalla pressione sociale, vi è un continuo ribadire rapporti sull’orlo della temporaneità studiandone linguaggio e azioni (de Waal, Fogassi, Gallese), vi è in questo l’emergere di una “anticondivisione” delle stesse idee astratte fino a minacciare la trasmissione informativa cercando di allacciarsi a pretese utilità specifiche sostanziali (Stix).

La nostra riflessione sul sé come esperienza di fatti e relazioni viene a costituire la fonte primigenia dei nostri rapporti sociali e quindi anche economici, pertanto indirettamente delle future codificazioni nel passaggio da un sistema riflessivo ad uno intuitivo (Zimmer), il sommarsi di queste tipologie attraverso la loro stratificazione portano alla regolamentazione nel contesto sociale di una continuità spaziotempo che per nostra comodità interpretativa tendiamo a segmentare, la “continuità” è la nuova dimensione latente nel sistema normativo che ne permette il risparmio energetico di una necessaria continua codificazione (Sachdev), tuttavia le crisi epocali di sistema, nello sconvolgere le codificazioni date e le conseguenti consuetudini e certezze che in esse vengono a poggiarsi, costituiscono i momenti eccezionali per cui vengono a modificarsi i rapporti secondo nuove riconsiderazioni e convenienze dei gruppi più forti (Bordoni), che nel rideterminare le sponde delle regole nei rapporti spingono su nuovi tracciati.

Dott. Sabetta Sergio Benedetto

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