In vigore il nuovo decreto giustizia

Redazione 01/09/16
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Il decreto-legge sull’efficientamento della giustizia è entrato ufficialmente in vigore. Dopo l’approvazione da parte del Governo nel corso del Consiglio dei Ministri n. 127, arrivata martedì scorso, il “decreto giustizia” è stato infatti pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale a effetto immediato. Il decreto sarà adesso presentato alle Camere per la conversione in legge, che dovrà avvenire come di consueto nei prossimi sessanta giorni.

 

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Le misure per migliorare l’efficienza degli uffici giudiziari

Al via quindi tutte le misure urgenti previste dal decreto giustizia, o più formalmente Decreto-legge n. 168 del 31 agosto 2016 per “la definizione del contenzioso presso la Corte di cassazione”, “l’efficienza degli uffici giudiziari”, e “la giustizia amministrativa”. Obiettivo centrale del decreto-legge è dunque quello di garantire l’efficienza della giustizia e di tagliare tempi morti e regolamenti inutilmente complicati. Nella pratica, si procede innanzitutto alla possibilità da parte della Corte di cassazione di impiegare i magistrati  addetti all’ufficio del massimario e del ruolo con anzianità di servizio non inferiore a due anni alle sezioni  della Corte “per lo svolgimento delle funzioni giurisdizionali di legittimità”. Entra inoltre in vigore una proroga speciale di un anno (al 31 dicembre 2017) del termine di pensionamento dei vertici di Cassazione, Consiglio di Stato e Corte dei Conti.

Il decreto-legge stabilisce inoltre che il termine minimo per ricoprire incarichi direttivi per il personale della Giustizia sarà di quattro anni (e non più di tre), e dispone il divieto di assegnazione del personale ad altre amministrazioni in assenza di nulla-osta del presidente del tribunale di sorveglianza. Novità anche per quanto riguarda i tirocini formativi, che sono estesi anche alla Corte di cassazione, e l’inserimento dei nuovi magistrati in organico, con riduzione della durata del tirocinio da 18 a 12 mesi dei magistrati dichiarati idonei all’esito di concorsi banditi negli anni 2014 e 2015.

Il processo amministrativo telematico

Il Capo II del decreto-legge contiene indicazioni sull’entrata in vigore, prevista per il 1° gennaio 2017, del processo amministrativo telematico (PAT). Il decreto introduce “misure atte ad armonizzare gli strumenti del PAT con il codice dell’amministrazione digitale“, inclusa l’estensione agli avvocati difensori della attestazione dell’efficacia probatoria delle copia per immagine di documenti cartacei. L’entrata a regime del PAT, specifica il Governo, “richiede una pianificazione di investimenti in risorse professionali con competenze adeguate”: si procederà quindi all’assunzione di 53 unità di personale a tempo indeterminato con competenze specialistiche (tre dirigenti tecnici, trenta funzionari informatici, venti assistenti informatici).

 

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