Guardasigilli illustra le linee programmatiche del Ministero

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Il 6 dicembre 2022, presso la Commissione giustizia del Senato, il Guardasigilli Nordio ha illustrato le linee programmatiche del ministero della Giustizia.

Indice

1. Le linee programmatiche al Senato

Il neo Ministro Nordio, in Commissione Giustizia del Senato, ha proceduto a illustrare le linee programmatiche del Ministero da lui preseduto, precisando che nel sistema complessivo il lavoro preliminare è già iniziato, col progetto di istituire le opportune commissioni e i gruppi di lavoro ma poiché alcune riforme richiederanno una revisione costituzionale, i tempi saranno meno brevi.

2. Giustizia civile

Nell’ambito della giustizia civile, che oltre a costituire un fattore essenziale di tutela dei diritti e delle persone soprattutto più deboli ha un rilevantissimo impatto nell’economia, ha evidenziato che una giustizia efficiente garantisce la protezione dei diritti di proprietà e dei crediti e favorisce dunque la commutazione del capitale, il finanziamento delle imprese, l’efficiente allocazione delle risorse, la competitività e il potenziale di crescita di un territorio. L’eccessiva durata dei processi civili in Italia agisce ancora come un freno per l’economia e quindi, appare cruciale la riduzione dei tempi di definizione perché a ogni 10% in meno di durata dei processi corrisponde un aumento di dimensione delle imprese. L’amministrazione della giustizia darà dunque il suo massimo impegno nell’attuazione degli obiettivi previsti dal piano nazionale di ripresa e di resilienza entro il 30 giugno del 2023, pur se risulta già attiva una strategia finalizzata ad anticipare i tempi. Verranno infatti adottati i decreti attuativi della riforma del processo civile, verrà data inoltre piena attuazione alla riforma costitutiva dell’ufficio per il processo attraverso la definizione della relativa disciplina organica e il completamento del piano di assunzione degli addetti assegnati ai vari distretti e alla Corte di Cassazione. Continuerà inoltre l’azione di coordinamento di monitoraggio delle iniziative. Sono state poste in essere per il miglioramento del sistema giustizia per l’abbattimento dell’arretrato e la riduzione del disposition time nei termini convenuti con l’Unione Europea. Particolare attenzione sarà posta al monitoraggio effettuato, anche in raccordo con il Consiglio Superiore della Magistratura, e con gli altri uffici giudiziari, del contributo fornito dagli addetti all’ufficio per il processo e dal personale tecnico assunto durante il 2022.

3. Codice crisi impresa e insolvenza

Nella medesima prospettiva di tutela del tessuto economico nazionale si inserisce la riforma delle norme sull’insolvenza, che persegue l’obiettivo di offrire nuovi e più efficaci strumenti agli imprenditori per sanare quelle situazioni di squilibrio economico e patrimoniale che appaiono reversibili grazie al ricorso della composizione negoziata della crisi, che è il vero cuore della nuova normativa dell’insolvenza.

4. Edilizia giudiziaria

Sarà portata a termine l’attività connessa agli interventi di manutenzione straordinaria riqualificazione ed efficientamento nei beni immobili dell’amministrazione della giustizia continuerà ovviamente l’azione di coordinamento e monitoraggio delle iniziative poste in essere per assicurare l’abbattimento dell’arretrato e la riduzione del disposition time dei termini convenuti con l’unione europea

5. Ambito penale

Quanto al sistema penale, per Nordio le criticità della nostra giustizia penale derivano da alcune contraddizioni insanabili: il nostro codice penale, che disciplina le strutture e le fattispecie dei reati del 1930, e nella sua relazione di accompagnamento viene indicato come la più significativa espressione dell’ideologia fascista. Esso, tuttavia, è stato modificato solo in pochi elementi sopprimendo i reati più odiosi, come integrità della stirpe ed altro, e introducendone altri principalmente attraverso leggi speciali non sempre coordinati con la sua struttura. Al contrario il codice di procedura penale che disciplina le indagini del processo è relativamente recente, ed è stato elaborato da un pluridecorato della resistenza, il professor Vassalli. Paradossalmente questo codice è stato oggetto di reiterati interventi non solo da parte del legislatore ma pure della stessa Corte costituzionale che ne ha soppresso alcuni principi contrari alla Carta, che peraltro era stata elaborata quando i suoi autori non immaginavano che quarant’anni dopo sarebbe stato introdotto un sistema processuale accusatorio, opposto a quello col quale, a quel tempo, si confrontava questa contraddizione. Occorre quindi una riforma del codice penale adeguandolo nei suoi principi al dettato costituzionale, e una completa attuazione del codice Vassalli, una riforma garantista e liberale che può essere attuata in parte con leggi ordinarie e, negli aspetti più sensibili, con una revisione della Costituzione.

Emanuela Pezone

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