Il Decreto del Capo Dipartimento n. 210 del 27 giugno 2025 del MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) detta le specifiche sull’obbligo di un contrassegno identificativo per i monopattini a propulsione prevalentemente elettrica. A supporto dei professionisti, abbiamo pubblicato “Come opporsi alle contravvenzioni del nuovo Codice della Strada -Guida pratica con giurisprudenza e formulari”, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon, uno strumento pratico e agile, spendibile quotidianamente.
Indice
1. Contesto normativo
Il decreto poggia su una pluralità di riferimenti normativi che ne delineano la legittimità e la necessità. Tra questi, la Legge 13 luglio 1966, n. 559, che attribuisce all’Istituto Poligrafico dello Stato la produzione e la fornitura di carte valori e stampati per le amministrazioni statali. Importante è poi la Legge 27 dicembre 2019, n. 160 (Legge di Bilancio 2020), e in dettaglio l’articolo 1, comma 75-vicies quater, inserito dalla Legge 25 novembre 2024, n. 177. Tale disposizione stabilisce in modo esplicito l’obbligo per i proprietari di monopattini elettrici di richiedere il rilascio di un contrassegno identificativo adesivo, plastificato e non rimovibile, impresso dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. La medesima norma demanda a un decreto ministeriale la definizione delle modalità di stampa, il prezzo di vendita dei contrassegni e i criteri per la formazione delle combinazioni alfanumeriche, sentiti il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero dell’Interno. A supporto dei professionisti, abbiamo pubblicato “Come opporsi alle contravvenzioni del nuovo Codice della Strada -Guida pratica con giurisprudenza e formulari”, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon, uno strumento pratico e agile, spendibile quotidianamente.
Come opporsi alle contravvenzioni del nuovo Codice della Strada
Soluzioni di Diritto è una collana che offre soluzioni operative per la pratica professionale o letture chiare di problematiche di attualità. Uno strumento di lavoro e di approfondimento spendibile quotidianamente. L’esposizione è lontana dalla banale ricostruzione manualistica degli istituti ov- vero dalla sterile enunciazione di massime giurisprudenziali. Si giunge a dare esaustive soluzioni ai quesiti che gli operatori del diritto incontrano nella pratica attraverso l’analisi delle norme, itinerari dottrinali e giuri- sprudenziali e consigli operativi sul piano processuale. Quali sono le novità del nuovo Codice della Strada? Quali i dettagli da controllare in un verbale di accertamento? Qual è lo strumento di opposizione più efficace? Come comprendere se vi siano margini di accoglimento di un ricorso? A questi e ad altri quesiti risponde questo pratico Fascicolo, che, attraverso consigli mirati, itinerari giurisprudenziali, ri- ferimenti normativi e formulari, vuole offrire una guida utile per aiutare gli avvocati (o lo stesso automobilista) ad analizzare con metodo il verbale di accertamento, scegliere i mezzi di contestazione giusti ed avere consigli efficaci per impugnare le violazioni più frequenti. Gabriele VoltaggioAvvocato del foro di Roma. Si occupa di contenziosi civili, bancari, recupero crediti, espropriazioni e crisi d’impresa. Fondatore e curatore di Giuricivile.it. Autore di volumi, contributi e guide pratiche su riviste giuridiche e portali online.
Gabriele Voltaggio | Maggioli Editore 2024
19.95 €
2. Motivazioni
Alla base della regolamentazione c’è un duplice obiettivo: la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza stradale, e la garanzia della tracciabilità e della sicurezza dei monopattini. L’assenza di un sistema di identificazione univoco per i monopattini elettrici aveva finora creato lacune in termini di responsabilità in ipotesi di sinistri ovvero infrazioni, rendendo difficoltosa l’identificazione dei veicoli e dei loro proprietari. L’introduzione del contrassegno mira a colmare tali lacune, permettendo un più efficiente controllo amministrativo e contribuendo a prevenire gli abusi. Il testo tiene conto delle interlocuzioni con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per l’individuazione dei materiali e delle peculiarità tecniche del contrassegno, nonché col Viminale, che ha espresso parere positivo sui criteri di stampa e vendita, come anche di formazione delle combinazioni alfanumeriche.
3. Contrassegno identificativo
L’articolo 2 del Decreto n. 210/2025 definisce nei dettagli le caratteristiche del contrassegno identificativo. Si tratta di un supporto adesivo, plastificato e non rimovibile, di forma rettangolare con dimensioni di 50~mm \times 60~mm. Il fondo deve essere di colore bianco, mentre i caratteri alfanumerici di colore nero, al fine di garantire la massima leggibilità e contrasto visivo. Elementi distintivi del contrassegno includono l’emblema dello Stato, analogo a quello presente sulle targhe automobilistiche, e la presenza di incisioni antistrappo e serigrafia anticontraffazione, a garanzia dell’autenticità e per prevenire manomissioni. L’Allegato “A” al decreto fornisce ulteriori dettagli sulle caratteristiche tecniche, precisando che il contrassegno è costituito da una pellicola retroriflettente autoadesiva con un limite minimo di riflettanza del 34%. Ulteriormente, deve risultare visibile la scritta “M.E.F.” posizionata sotto la superficie plastificata.
Potrebbero interessarti anche:
4. Modalità di applicazione
Le modalità di applicazione del contrassegno vengono descritte nell’articolo 2 del decreto e nell’Allegato “A”. Il contrassegno deve essere applicato in modalità visibile e stabile sul monopattino elettrico. L’applicazione deve avvenire nell’apposito alloggiamento predisposto sul parafango posteriore. Se manca detto alloggiamento, il contrassegno deve essere applicato in senso perpendicolare al piano di simmetria longitudinale del piantone dello sterzo, nella parte anteriore del medesimo. Il contrassegno, di conformazione rettangolare, deve essere sistemato col lato corto che costituisce la base della sequenza alfanumerica, in modo che quest’ultima risulti leggibile in modo chiaro. Risulta indispensabile che l’applicazione venga seguita con massima attenzione e cura, in quanto il contrassegno non può essere riposizionato senza incorrere nella sua distruzione. Il contrassegno deve essere installato in posizione verticale, con una tolleranza massima di inclinazione di 5 gradi, e deve essere libero da coperture o ulteriori elementi che ne ostacolino la leggibilità. In ogni caso, la leggibilità a distanza in condizioni di luce diurna risulta un requisito imprescindibile. L’omessa o non corretta applicazione del contrassegno comporta l’applicazione delle sanzioni menzionate all’articolo 1, comma 75-undevicies, della legge 27 dicembre 2019, n. 160.
5. Combinazioni alfanumeriche
L’Allegato “B” individua i criteri tesi alla formazione delle combinazioni alfanumeriche dei contrassegni identificativi. Ogni contrassegno riporterà tre caratteri alfabetici e tre numerici. I primi, che iniziano dalla lettera “B”, cresceranno in successione da destra verso sinistra, avanzando a ogni completamento della serie numerica. Sono stati soppressi dall’utilizzo taluni caratteri alfabetici, al fine di sfuggire ad ambiguità: ad esempio, la “O” o la “I” per scongiurare di essere confuse con numeri. I caratteri alfabetici adoperabili sono i seguenti: B, C, D, F, G, H, J, K, L, M, N, P, R, S, T, V, W, X, Y, Z. I caratteri numerici, piuttosto, assumono tutti i valori da due (2) a nove (9), e l’avanzamento procede secondo la naturale sequenza da destra verso sinistra entro il campo numerico. Vengono escluse le combinazioni riservate a utilizzi istituzionali ovvero ritenute non idonee. Il riportato pattern mira a garantire l’univocità di ciascuna combinazione alfanumerica, fondamentale per associare ogni monopattino ai dati anagrafici del proprietario tramite una procedura sequenziale e automatica.
6. Work in progress
Il Decreto in disamina rappresenta uno step orientato a una più dettagliata regolamentazione, mirando all’obiettivo di implementare la sicurezza nell’impiego dei monopattini elettrici. L’obbligo del contrassegno identificativo, con le sue minuziose caratteristiche tecniche e modalità di applicazione, appare destinato a ottimizzare la tracciabilità dei veicoli e ad agevolare l’operatività della disciplina normativa in ipotesi di infrazioni. Si punta, al contempo, a responsabilizzare maggiormente i proprietari e gli utilizzatori dei micro-veicoli, per elevare l’ambiente urbano a migliore sicurezza e ordine. Le forze dell’ordine avranno a disposizione uno strumento immediato per l’identificazione dei monopattini, così facilitando un controllo più efficace e la prevenzione di impieghi inopportuni. Nonostante l’implementazione richiederà un periodo di assestamento da parte sia degli utenti che dei controllori, i benefici a lungo termine in termini di safety road e gestione della micromobilità elettrica, almeno ci si augura, saranno notevoli.
Vuoi ricevere aggiornamenti costanti?
Salva questa pagina nella tua Area riservata di Diritto.it e riceverai le notifiche per tutte le pubblicazioni in materia. Inoltre, con le nostre Newsletter riceverai settimanalmente tutte le novità normative e giurisprudenziali!
Iscriviti!
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento