Criteri di redazione atti giudiziari: da oggi il decreto è efficace

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È stata inviata al CNF per il relativo parere, la bozza di decreto che stabilisce i criteri di redazione e limiti di dimensione degli atti del processo civile, nonché gli schemi informatici degli atti giudiziari, attraverso la strutturazione di campi necessari per l’inserimento delle informazioni nei registri del processo. In merito alla forma degli atti civili, consigliamo il volume: Tecniche di redazione degli atti civili -Guida pratica con regole, modelli ed esempi

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Indice

1. Chiarezza e sinteticità degli atti giuridici


Viene ribadito il principio secondo cui essi devono esporre gli argomenti in modo chiaro e sintetico dettando al contempo l’articolazione di citazioni, ricorsi, comparse di risposta, memorie difensive, atti di intervento, che in modo compatibile si applicano anche agli ulteriori atti del processo civile.

2. Indicazione del numero di ruolo


Gli atti processuali che sono cronologicamente successivi alla costituzione in giudizio devono indicare il numero di ruolo del processo a cui si riferiscono.

3. Limiti di carattere


Salvo alcune esclusioni e deroghe previste dal medesimo decreto, l’esposizione deve essere contenuta entro tre limiti di carattere:

  • 50.000 per atto di citazione, ricorso, comparsa di risposta, memoria difensiva, atti di intervento e chiamata di terzi, comparse e note conclusionali, atti introduttivi dei giudizi di impugnazione;
  • 25.000 per memorie, repliche, tutti gli altri atti del giudizio;
  • 4000 per le note scritte in sostituzione dell’udienza nei casi in cui non sia necessario svolgere attività difensive possibili soltanto in sede di udienza.

In merito alla forma degli atti civili, consigliamo il volume: Tecniche di redazione degli atti civili -Guida pratica con regole, modelli ed esempi

FORMATO CARTACEO

Tecniche di redazione degli atti civili

“La brevità e la chiarezza, quando riescono a stare insieme, sono i mezzi sicuri per corrompere onestamente il giudice”. Dalle parole di Calamandrei fino ai nostri giorni, con il recente d.m. 7 agosto 2023, n. 110 sulla chiarezza e sinteticità degli atti, che impone criteri di redazione, limiti di battute e schemi per redigere gli atti giudiziari, il tema della formazione sulla scrittura giuridica acquista sempre maggiore attenzione. Il presente volume vuole fornire una guida pratica alla redazione degli atti giudiziari che spieghi in modo chiaro e comprensibile le regole e le tecniche più efficaci per la redazione degli atti civili con esempi guidati e modelli: dall’atto di citazione alla comparsa di costituzione e risposta, dalla memoria di replica alle convenzioni di negoziazione assistita e tutti i modelli degli atti più frequenti. L’ultima parte è dedicata alle regole di redazione del documento digitale e alle novità del deposito telematico con consigli utili per evitare gli errori più frequenti. Completano il volume pratiche tavole sinottiche e una sezione online contente i modelli, la normativa e la prassi di riferimento. Francesca SassanoAvvocato, già cultrice di diritto processuale penale presso l’Università degli Studi di Bari, ha svolto incarichi di docenza in molti corsi di formazione ed è legale accreditato presso enti pubblici ed istituti di credito. È autrice di numerose pubblica- zioni e monografie.

Francesca Sassano | Maggioli Editore 2024

4. Spazi esclusi


Viene altresì precisato che nel conteggio del numero massimo di caratteri non sono computati gli spazi.

5. Regole e tecniche redazionali


L’articolo 6 della bozza contempla le regole e le tecniche redazionali, disponendo l’interlinea pari a 1,5, margini orizzontali e verticali di 2,5 cm, caratteri di dimensioni pari a 12 punti.

6. Osservatorio permanente


La stessa bozza prevede l’istituzione di un osservatorio permanente sulla funzionalità di criteri redazionali e dei limiti dimensionali stabiliti dallo stesso decreto, al rispetto del principio di chiarezza e sinteticità degli atti del processo. Tale osservatorio provvede anche a raccogliere elementi di valutazione ai fini dell’aggiornamento del decreto medesimo con cadenza biennale. Tra i membri, nominati dal Ministro, sono inclusi esperti nella linguistica giudiziaria.

7. Efficacia


L’inizio dell’efficacia del decreto è stato fissato al 30 giugno 2023, con applicazione finanche ai procedimenti che pendono a tale data.

8. Apertura del Ministro alle modifiche dello schema


Il 16 giugno, sul website del CNF, è stato riportato che nel corso dell’incontro tra il relativo Presidente e il ministro della Giustizia, in ordine a eventuali modifiche allo schema di decreto col regolamento sui limiti degli atti processuali, lo stesso ha esposto le preoccupazioni degli avvocati sugli attuali limiti redazionali previsti dal decreto, nonché ha illustrato le richieste all’esito degli Stati generali dell’avvocatura del 14 giugno. Il ministro ha manifestato aperture significative su tali temi, esprimendo la disponibilità a rivedere il testo, tenendo conto delle esigenze espresse dagli avvocati, per garantire un adeguato svolgimento del diritto di difesa. Nella nota è riportato che il ministro ha inoltre accolto con favore la proposta del CNF di includere rappresentanti degli avvocati sia all’interno dell’Osservatorio permanente sulla funzionalità dei criteri redazionali e dei limiti dimensionali che sarà istituito presso il Ministero della Giustizia, sia all’interno della struttura del ministero.

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