Concorso magistratura, le tracce del 2018

Redazione 30/01/18
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Concorso magistratura, tutte le tracce estratte

Si sono concluse lo scorso venerdì le prove scritte del concorso in magistratura, la prima sessione invernale dopo diversi anni in cui la procedura si è svolta solo nei mesi compresi tra maggio e luglio. Tre le prove che gli aspiranti magistrati sono stati chiamati ad affrontare. Si ricorda che non solo la traccia viene estratta a sorte, ma altresì la materia; ciò significa che, ogni giorno, i partecipanti non conoscono neppure la disciplina di cui dovranno occuparsi. Eccezion fatta, chiaramente, per l’ultima prova che, ad esclusione, verterà sull’unica materia non ancora sorteggiata.

Tre prove; la prima in diritto penale

La prima prova, svoltasi nella giornata di martedì scorso, ha visto i candidati cimentarsi in diritto penale, con una traccia che forse era da anni annoverata tra quelle cosiddette “papabili”. L’istituto della confisca, infatti, soprattutto alla luce degli interventi della giurisprudenza sovranazionale, è uno degli argomenti al centro dei dibattiti dottrinali e giurisprudenziali degli ultimi anni, con una pluralità di questioni aperte e discusse. Precisamente, la traccia estratta chiedeva: “Natura e fondamento, anche di derivazione sovranazionale, elle confische penali, diretta, per equivalente e per sproporzione, con particolare riferimento alla titolarità del bene da confiscare.

La prove di diritto civile e la traccia discussa di diritto amministrativo

Il secondo giorno, mercoledì, gli aspiranti magistrati hanno affrontato la prova di diritto civile; la traccia, di impronta abbastanza classica e di ampio respiro, poneva al centro uno dei principi fondamentali della materia contrattualistica. In particolare, essa chiedeva di trattare del “Principio consensualistico, in particolare nel contratto di compravendita e nel contratto di appalto”.

La terza e ultima prova, di diritto amministrativo è quella che ha messo in discussione molte consegne e che ha destato più perplessità data la marginalità (per alcuni) dell’argomento oggetto della stessa, e comunque, per il carattere altamente selettivo della tematica da analizzare: “Gli strumenti organizzativi di contrasto alle organizzazioni criminali, con particolare riferimento alle interdittive prefettizie ed alle relative tutele giurisdizionali.

Si ricorda che per essere ammessi alla prova orale, occorre una valutazione di almeno 12/20 per ciascuna prova, non essendo ammesso alcun tipo di compensazione tra l’una e l’altra. A breve, saranno pubblicati i risultati delle prove scritte che si sono svolte nello scorso mese di luglio.

Peraltro, si preannuncia già l’imminente pubblicazione di un nuovo bando da 250 posti. Resta aggiornato con Diritto.it

Per approfondire, leggi anche I componenti della commissione

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