Concorso Cancellieri: si farà ricorso al TAR?

Redazione 22/05/17
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Concorso Cancellieri: sospetti di illegittimità?

Quando i concorsi pubblici coinvolgono un numero così alto di candidati, è facile paventare irregolarità nella procedura di svolgimento dell’esame. Ed è questo quello che sta accadendo proprio relativamente al Concorso per assistenti giudiziari che si sta attualmente tenendo alla Fiera di Roma.

In particolare, aumenta il numero di candidati che si dichiara impossibilitato a visionare il risultato conseguito alla prova preselettiva, mediante codice di accesso al portale.

Concorso Cancellieri: chi farà ricorso?

Inoltre, da molti la procedura è stata ritenuta deficitaria di trasparenza in quanto non è stata data la possibilità a ciascun concorrente di visionare gli errori fatti, in corrispondenza dei quali sono stati sottratti i punti utili alla graduatoria.

Non sono stati rari i casi in cui candidati sicuri di aver risposto a tutte le domande abbiano conseguito punteggi verosimilmente bassi o non concordi con i calcoli matematici del caso.

Cosa fare dunque i questi casi? In attesa della pubblicazione della graduatoria, molti studi legali hanno preso contatto con i partecipanti interessati, predisponendo già eventuali ricorsi da indirizzare ai TAR. Ma quali sono i motivi per fare ricorso?

I motivi che possono dar luogo ad un ricorso amministrativo al TAR sono tassativi. In particolare, possono inerire a diverse fasi della procedura di gara, tra cui la predisposizione del bando, lo svolgimento della prova, la predisposizione della graduatoria finale.

Concorsi Pubblici: quando posso fare ricorso?

Per ciò che interessa i concorrenti del Concorso Cancellieri, in particolare, è bene analizzare i motivi di ricorso riguardanti la procedura di svolgimento della gara.

Tra alcuni di quelli idonei a fondare un ricorso vi è sicuramente

–          La circostanza in cui sia richiesto un punteggio superiore a 21/30 per superare la prova, che integrerebbe la violazione dell’art. 7 del d.P.R. 487/1994;

–          La previsione di una doppia soglia di sbarramento: ad esempio, non può essere inibita l’ammissione ad un concorrente che abbia anche già superato una determinata soglia di punteggio nelle prove;

–          La violazione dell’anonimato nello svolgimento della prova, durante la quale gli elaborati o le prove svolte non devono essere in alcun modo riconducibili;

–          L’avvio della prova d’esame, unica a livello nazionale, in orari diversi.

Ora resta però da chiedersi se ricorra almeno uno degli estremi tra quelli indicati, o comunque tra quelli ammissibili per fondare un’istanza al giudice amministrativo, anche se a quanto pare ci sono davvero poche speranze.

 

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