Composizione negoziata crisi impresa: 252 euro è il diritto di segreteria

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Con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 10 marzo 2022, pubblicato in G.U. del I giugno 2022, è stato istituito il diritto di segreteria  per  la procedura di composizione negoziata per  la  soluzione  della  crisi  d’impresa, individuato in euro 252,00.

    Indice

  1. I costi a carico dell’impresa che propone l’istanza
  2. Le attività da svolgere
  3. Il numero delle CCIAA coinvolte
  4. Valore di stima del numero delle istanze
  5. L’individuazione del diritto di segreteria per ogni pratica 

1. I costi a carico dell’impresa che propone l’istanza

L’art.  5, c. 8-bis, d.l. n. 118/2021, aveva statuito che alla copertura dei  costi  che  gravano  sulle  CCIAA per  consentire  il  funzionamento  della procedura di composizione negoziata  per  la  soluzione  della  crisi d’impresa si provvede mediante il versamento, a  carico  dell’impresa che propone l’istanza, di diritti di segreteria determinati ex art. 18, l. n. 580/1993. Pertanto, il Ministro dello sviluppo Economico, di concerto col Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha evidenziato la necessità di definire i costi standard di gestione e  di fornitura del servizio, al fine della determinazione del  diritto  di segreteria da  corrispondere  alle CCIAA, tenendo conto che  la gestione dell’istanza di composizione negoziata rappresenta un servizio  di nuova istituzione, per il quale non sono disponibili  dati  contabili effettivi su cui effettuare valutazioni dirette sui costi.

2. Le attività da svolgere

La composizione negoziata della  crisi  di  impresa prevede la presentazione dell’istanza con  relativa  pre-istruttoria, la nomina dell’esperto e l’accompagnamento nella  composizione  della crisi, con i conseguenti  possibili  esiti,  dall’archiviazione  fino alla liquidazione del compenso dell’esperto, inoltre le attività delle camere di commercio  necessarie a garantire  l’erogazione  del  servizio  di  composizione  negoziata saranno fortemente concentrate nella prima fase di pre-istruttoria, e pertanto i fattori produttivi da  considerare  sono,  principalmente, l’utilizzo  delle  risorse  umane   e   gli   adempimenti   di   tipo organizzativo, che vanno quantificati in costo del personale e  costi generali di funzionamento, con una stima di massima parametrabile in circa  euro  42.000  per ciascuna  camera  di  commercio,  la  quasi totalità derivanti da costi di personale.


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3. Il numero delle CCIAA coinvolte

Il Decreto prende a riferimento il numero di sessanta Camere di commercio, che rappresentano il punto di  arrivo dei  processi  di fusione e accorpamento attualmente in  corso,  ai  sensi  e  per  gli effetti del d.lgs. 25 novembre  2016,  n. 219, tenendo altresì in considerazione che l’impatto stimato non sarà lo stesso su tutte le camere  di commercio, poiché molte attività riguarderanno solo le camere capoluogo di regione e delle Province  autonome  di  Trento  e Bolzano.

4. Valore di stima del numero delle istanze

Basandosi sulla definizione del costo annuo standard e parametrando tale valore alla stima di circa 10.000 istanze annuali, che si presume giungeranno alle 60 Camere di commercio a regime, il decreto è arrivato a valutare il costo  standard unitario per domanda pari ad euro 252,00, importo finale considerato per una corretta stima del diritto di segreteria.

5. L’individuazione del diritto di segreteria per ogni pratica 

Il diritto di segreteria per la procedura di composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa è stato quindi individuato in euro 252,00 per singola pratica.

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Avv. Biarella Laura

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